00 02/07/2011 22:21
Re:
ToMegaTherion, 02/07/2011 19.20:



....
Ciò che effettivamente rimane oscuro è se le due entità si siano sviluppate in tempi diversi o in tempi paralleli e poi sia avvenuto il sincretismo.
Sia il Wilkinson che il Lanzone sono abbasta oscuri su questo e nei titoli che quest' ultimo elenca non trovo indizi.

Sul geroglifico, nulla da aggiungere a quanto hai spiegato te.

Il dizionario del Tosi non dice nulla a riguardo di questi argomenti ?




E' esattamente quello che vorrei appurare. Purtroppo, come ho già riferito in altri contesti, parte dei miei libri sono tuttora "parcheggiati" in garage, per mancanza di spazio. Mi sono fatta costruire una libreria su misura, a tutta parete, ma ho sottovalutato il numero di libri che dovevo sistemarci.... [SM=x822736] I due volumi del Tosi si trovano in una scatola, oggi ho fatto un tentativo per individuarli, ma non ha dato gli esiti sperati, quindi non mi è stato possibile consultarli. Ne ho portato su altri, nella speranza di trovare qualche riscontro.

A proposito dei nomi dell'Egitto, nell'antichità, oggi ho scordato di citare Ta merit, "La Terra Amata":

N16
U7
D21
M17X1M4N5
O49



In riferimento all'iscrizione di cui ci occupiamo qui, non ho ancora avuto modo di leggere la spiegazione contenuta nel pdf linkato da TMT, tuttavia sottolineerei un dettaglio che ritengo importante (qualora fosse già riferito nel documento, mi scuso per la ripetizione): il termine "terra", in generale, è reso esplicitamente dal segno N16, la terra piatta con tre segni di grani di sabbia (a volte omessi). Nel caso proposto qui sopra lo possiamo appurare. Nell'iscrizione proposta da Wilkinson invece no. In quel caso i segni sono tre e precisamente:

X1
O49
M1


Il primo segno da sinistra, in alto, è X1, che effettivamente si legge "t". Ma semplicemente "t" e non mi risulta che sia mai stato impiegato in luogo di N16, per indicare la "Terra". Questa iscrizione, pertanto, a mio avviso non è traducibile con "la terra degli alberi", oltretutto l'albero è uno, quindi al più occorrerebbe impiegare il singolare. La sua lettura potrebbe essere semplicemente fonetica ed essere resa con iAt/iAmet/imAt/imet.
[Modificato da -Kiya- 02/07/2011 23:27]