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Le stelle cadenti

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    Biceleon
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    00 03/03/2011 14:41
    Re:
    pizia., 02/03/2011 16.11:

    Secondo me gli antichi egizi non potevano aver capito che le stelle cadenti fossero meteoriti e quindi nemmeno potevano mettere in relazione il fenomeno visibile nel cielo con eventuali frammenti colti a terra, oppure con gli effetti di una caduta colti nel momento in cui si producono, a cui davvero raramente si può assistere, come già ha fatto notare Hotepibre.



    Io credo invece che gli egiziani avevano una qualche idea della provenienza celeste del ferro, il termine utilizzato per indicare il “ferro” era bj3 che significa anche “firmamento”, infatti questo termine è accompagnato dal geroglifico N41 “un vaso pieno d'acqua”, che starebbe ad indicare il cielo, non credo che la cosa sia solo una mera coincidenza.
  • Hatshepsut76
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    00 03/03/2011 15:31
    Ricordo di avere un pdf con tutti i modi in cui gli Egizi scrivevano la parola "cielo", e se non ricordo male erano circa 50. Purtroppo non ho il pdf qui con me, stasera dò un'occhiata a casa e lo allego. Magari, chissà che non possa tornare utile...
  • Hatshepsut76
    Viandante
    00 03/03/2011 16:28
    intanto ho trovato questo, frugando in un'altra discussione. Non so però se è lo stesso che ho io, o se si tratta di un altro: verificherò a casa. [SM=g999103]
  • Hatshepsut76
    Viandante
    00 03/03/2011 16:34
    ecco il link alla discussione cui facevo riferimento nell'intervento precedente
  • Hatshepsut76
    Viandante
    00 03/03/2011 20:38
    e questo è l'altro file cui mi riferivo oggi...
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    Biceleon
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    00 03/03/2011 20:51
    E' da precisare che il termine bj3 usato per indicare il ferro venne utilizzato fino alla XVIII dinastia, dalla XIX comparve un nuovo termine bj3-a-pt “il ferro del cielo”, contrariamente a quanto si potrebbe pensare questo termine veniva utilizzato per indicare sia il ferro meteorico che quello estratto dalle miniere. Il riferimento al "cielo" da parte degli egizi potrebbe indicare la loro pregressa conoscenza sulla sua provenienza.
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    pizia.
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    00 03/03/2011 20:57
    Re: Re:
    Biceleon, 03/03/2011 14.41:



    Io credo invece che gli egiziani avevano una qualche idea della provenienza celeste del ferro, il termine utilizzato per indicare il “ferro” era bj3 che significa anche “firmamento”, infatti questo termine è accompagnato dal geroglifico N41 “un vaso pieno d'acqua”, che starebbe ad indicare il cielo, non credo che la cosa sia solo una mera coincidenza.


    Purtroppo in egittologia, le dimostrazioni basate solo su etimo e linguistica spesso non hanno riscontro, un'osservazione che è già stata fatta, ad esmpio a proposito del termine trono in relazione al nome di Iside, o della vita designata con il sandalo... però potrebbe anche essere, non è che sia da escludere in toto, è un'ipotesi possibile, come tante altre.
    In fondo ognuno è libero di pensarla come vuole...


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    - ḥtm mr r ry.t '3.t
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    00 03/03/2011 22:53
    Non lo so... essendo quella Egizia un'espressione "visuale", ed essendo i geroglifici essi stessi una forma di tale espressione, non riesco ad escludere che possa esservi connessione tra ciò che vedevano e ciò che "scrivevano".
    Io, però, faccio parte di coloro che non si accontentano di vedere nel segno ankh il legaccio di un sandalo... ;)
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    00 04/03/2011 20:28
    Re:
    Sul sandalo-ankh ho delle forti resistenze anche io, mentre su altri termini ho dovuto ricredermi più volte e lasciar predere le similitudini linguistiche, in particolar modo quelle riscontrabili nella scrittura.
    Anche perché questo metodo di espressione nasce in un'epoca (in Egitto attorno alla metà del quarto millennio a. C.), in cui il linguggio esisteva già da migliaia di anni, quindi le cose avevano già un loro nome composto da suoni emessi con la bocca e le corde vocali.
    E' anche vero che il linguaggio cambia molto velocemente nel tempo e da un luogo all'altro, quindi quei suoni che una volta si assomigliavano possono anche non assomigliarsi più col passare del tempo, e magari cominciare ad assomigliare ad altri che non c'entrano.
    A questo punto potrtebbero entrare nell'analisi tantissimi fattori determinanti di tipo logico.
    Quando il ferro è stato scoperto dagli egizi, anzi, direi dai loro antenati, si parlava già l'egizio, cioé quella lingua a cui facciamo riferimento noi?
    Secondo me no, probabilmente lo conoscevano da molto tempo prima un po' tutti i popoli africani, (chissà, a me viene in mente anche il popolo di Nabta Playa), perché conferisce ai minerali caratteristiche abbastanza singolari.
    Siamo sicuri che il ferro conosciuto fosse solo quello di natura meteorica?
    Penso di no, l'uomo paleolitico era un grandissimo esperto di pietre, moto più di noi, perché quelle erano le sue materie prime e la sua vita era riempita in gran parte da quelle, facilmente aveva già assegnato un nome a tutti i tipi di sasso incontrati.
    Possiamo affermare che tutte le "cose" che cadono dal cielo siano di ferro?
    In caso negativo ogni meteorite, se riconosciuto come tale, dovrebbe avere un nome riferito al cielo, e quindi non solo il ferro.

    Ma certamente gli uomini del paleolitico osservavano il cielo e ne davano spiegazioni ed interpretazioni, fra le quali quella, nemmeno tanto originale, delle stelle=antenati.
    Gli antropologi culturali, per ricostruire le culture antiche ormai estinte, si avvalgono spesso delle osservazioni su culture analoghe ancora esistenti; potrebbe essere un buon indizio conoscere come le stelle cadenti vengono interpretate nelle culture africane in cui sopravvive l'equazione suddetta...
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    Biceleon
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    EgiTToPhiLo/a
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    00 04/03/2011 22:44
    Re: Re:
    pizia., 04/03/2011 20.28:


    Siamo sicuri che il ferro conosciuto fosse solo quello di natura meteorica?



    Può essere di no, ma il ferro meteorico era quello più facile da reperire e da lavorare, sicuramente è stato il primo “ferro” ad essere utilizzato come dimostrano i reperti archeologici più antichi.

    pizia., 04/03/2011 20.28:


    Possiamo affermare che tutte le "cose" che cadono dal cielo siano di ferro?



    Certamente non tutte, ma la stragrande maggioranza delle “cose” che cadono dal cielo hanno una buona percentuale di ferro e nickel, l'elevata percentuale di quest'ultimo elemento è uno dei dati di riferimento per confermare se un reperto è composto da “ferro meteorico” o “terrestre”.

    Voglio ricordare che anche in altre lingue abbiamo quasi lo stesso curioso modo di chiamare il “ferro” ad esempio: il termine utilizzato dagli ittiti per definire il metallo letteralmente si legge “il nero ferro dal cielo, i sumeri chiamavano il ferro AN.BAR letteralmente si può anche leggere “il metallo dal cielo”.

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