Si tratta di una testa di Sovrano, in foggia Osiriaca, risalente alla XVIII Dinastia, precisamente all'epoca Thutmoside (dalle fattezze e dai lineamenti, ricorda il volto di Hatshepsut). Misura 50 cm di altezza, è in arenaria ed è di proprietà del Museo Egizio di Torino e, insieme ad un centinaio di altri reperti, si trovava in Giappone per l'allestimento di una mostra itinerante durata un anno. Un'occasione che il Museo Torinese ha colto anche in virtù del fatto che molte delle sue sale sono attualmente coinvolte nei lavori di ristrutturazione, quindi sgravare il numero dei reperti, prestandoli a paesi stranieri, facilitava ulteriormente le cose.
La notizia era già trapelata alla fine del mese di Agosto, ma soltanto ora gli organi di stampa l'hanno divulgata ufficialmente.
Le testa si trovava su una pedana, al momento dello smontaggio dell'allestimento, quando è stata urtata ed è caduta. La corona è andata in frantumi, il volto invece sembra essersi preservato in modo discreto.
Attualmente il reperto è rientrato a Torino, insieme al resto, e si trova in nel laboratorio di restauro del Museo, dove tenteranno di fare il possibile per rimediare al danno arrecato.
Il Prof. Roccati si dice scettico a riguardo, trattandosi di un materiale di estrema fragilità e coglie inoltre l'occasione per esprimere il proprio dissenso a riguardo della decisione di includere reperti così delicati tra i prescelti per prestiti. In qualità di presidente del Comitato Scientifico del Museo, inoltre, il Prof. Roccati sottolinea di aver espresso le sue perplessità a riguardo, a tempo debito.
Immediata la risposta della direttrice, la Dott.ssa Vassilika, la quale non conferma le parole del prof. Roccati. Secondo la stessa, la scelta dei pezzi da mandare in Giappone e stata fatta congiuntamente al Comitato Scientifico, ilquale non avrebbe espresso riserve. La direttrice, inoltre, sottolinea che, a suo parere, la testa è recuperabile e che tornerà come prima.
Ecco le sue dichiarazioni, tratte dall'articolo pubblicato sul quotidiano La Repubblica, in data odierna:
Racconta Vassilika che la testa aveva originariamente due corone, poi negli anni Settanta si era deciso di abolirne una, risalente al Basso Egitto: "Gli spazi vuoti sono stati riempiti di materiali, fiberglass e metalli, che invece di rinforzarla l'hanno indebolita. Nonostante questo, le sue condizioni non destavano preoccupazione, tanto che era già stata inviata nel 2005 per un'esposizione negli Stati Uniti, e in quell'occasione aveva subito un ulteriore restauro. Si è trattato di un incidente che poteva capitare anche qui, non penso che questa fatalità debba portarci a rinunciare ad altre future occasioni per portare in giro le nostre opere". Opere che, continua Vassilika, non appartengono solo a Torino, ma sono proprietà di tutti: "I giapponesi sono sempre stati molto attenti, io personalmente ero già alla terza esperienza con loro, mi sono sempre trovata bene. E poi, guardi, se fosse l'Egitto a chiedercele, le opere, dovremmo forse dire di no? Lo ripeto, questo fatto non deve tradursi precipitosamente in un limite nei confronti delle persone che amano andare in giro a visitare le mostre"