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Egittophilìa Forum dedicato all'antico Egitto e all'Egittologia. Storia e Mnemostoria dell'Antico Egitto, ossia la storia per come recepita, nel tentativo di comprendere la storia per come stata.

Contenuti di un romanzo storico

  • Sondaggio:: L'autore di un romanzo storico
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    -francis-
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    - Waenra,
    MerytWaenRa, Semenet -
    00 13/10/2010 18:05
    Perfetto Giuseppe.
    Mi viene in mente un romanzo di Mahfuz "Rhadopis. La cortigiana del faraone". Un romanzo che mi è piaciuto molto per la storia d'amore narrata, per la dolcezza che profonde, e dove lo scrittore usa nomi non corrispondenti a faraoni o faraone esistiti!
    [Modificato da -francis- 14/10/2010 10:25]
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    Hotepibre
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    00 14/10/2010 00:14
    ...stiamo parlando di un altro "mostro sacro" della letteratura mondiale, Nobel a sua volta, ma mi permetto, di dissentire (sia pure parzialmente).

    Mahfuz, infatti, fa un'opera ancora differente: il tempo storico è reso bene, ma inserisce nel contesto personaggi non autentici, ovvero inventati. Tutto OK se si trattasse di due personaggi minori, ma nel momento in cui "inventa" un Re che si sa non essere mai esistito, questo ingenera, o potrebbe ingenerare, proprio quel possibile stravolgimento della realtà, quel "corto circuito" storico-temporale cui sopra abbiamo fatto cenno e che un po' tutti, in questa discussione, abbiamo criticato.

    Dalla sua, tuttavia, c'è il fatto che proprio l'aver inventato di sana pianta nomi e situazioni, sia pure ad "alto livello", non crea "distorsioni" della storia "vera" poichè il racconto, la narrazione, si attesta in un mondo "realistico" se non reale.
    E' di certo più semplice dire ad un "profano" di storia egizia che quel re, quella storia è pura invenzione, è pura poesia se volete, che non doversi districare tra fatti veri mostruosamente travisati, ad esempio, dal sig. Drake.
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    -francis-
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    - Waenra,
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    00 14/10/2010 10:27
    E' vero quello che scrivi, però almeno non ha usato i nomi dei soliti tre o quattro faraoni conosciuti anche dagli inesperti in materia. Però, a inizio romanzo, viene riportata una tavola cronologica della storia d'Egitto, con tutti i nomi e le relative dinastie.
    Basta darci una letta per capire che il nome del faraone è frutto dell'inventiva dello scrittore.
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    Hotepibre
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    00 14/10/2010 10:48
    ...e questo, come ho sopra accennato, è il punto di forza del lavoro di Mahfuz, la chiarezza con cui, anche con dati concreti (non ricordavo la presenza della tavola cronologica), esplicita che quel fatto non è vero perchè storicamente non lo è.
    Un macro "errore", perciò, così chiaro, così pubblicizzato, che anche il neofita, l'inesperto, il non appassionato, il lettore estraneo a quel mondo, non può "spacciare" per verità qualcosa che ufficialmente non lo è!

    In tale quadro, indipendetemente dal Nobel, lode a Mahfuz per aver trovato la strada giusta per scrivere un romanzo di pura fantasia che è, però, ben calato nel contesto storico.
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    EGIZIA72
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    = Useret mes en Ra,
    Sepet em-bah Aton =
    00 14/10/2010 11:04
    Condivido in pieno il ragionamento di francis,è vero,un romanzo ben scritto in un epoca storica antecedente nella quale vive l'autore non ci può inventare cose assurde,dare libero sfogo alla fantasia sicuramente ma senza andare oltre ai limiti concessi della propria preparazione,è bello anche leggere nomi inusuali,ambientazone dell'epoca dove nel leggere ti incuriosce,per arrivare al termine del racconto,ma se poi leggi gli egizi vanno al ristorante ecc...come ho letto nel post di francis,ovvio frutto dell'immaginazione dell'autore..io mi fermo!
    Quindi minima fantasia senza eccellere!
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    NEFERNEFERURE
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    Artista del Re
    - MerytMaat SitenAton -
    00 14/10/2010 12:38
    Re:
    Hotep scrive:


    Vuoi invece narrare di personaggi sconosciuti, o inventati, sfruttando solo l'ambientazione storica?
    Allora puoi scrivere quel che vuoi, purchè, in questo caso, sia perfetta l'ambientazione di sfondo.
    Se decido di raccontare la storia di un illustre Sig. "X" che vive durante la rivoluzione francese, non posso far morire il Re di infarto e far diventare Robespierre un filantropo che raccoglie francobolli.
    Su quella scena, su quello sfondo di sangue, di rivoluzione, di dissoluzione del potere reale, debbo far muovere personanggi credibili, che non pensino in termini moderni, ma che si muovano, ad esempio, per strade che esistevano allora e che, oggi, magari non ci sono più (per inciso, per un altro lavoro che mi piacerebbe scrivere, mi sono addirittura documentato sulla toponomastica cittadina della Napoli del '700).




    Questo è ciò che penso anch'io - se lo scriverai, Hotep, sarò la tua prima lettrice [SM=x822708]



    [SM=g1621242] [SM=g1621242]

    [Modificato da -Kiya- 14/10/2010 13:48]
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    Hotepibre
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    00 15/10/2010 19:20
    Re:
    EGIZIA72, 14/10/2010 11.04:

    Condivido in pieno il ragionamento di francis,è vero,un romanzo ben scritto in un epoca storica antecedente nella quale vive l'autore non ci può inventare cose assurde,dare libero sfogo alla fantasia sicuramente ma senza andare oltre ai limiti concessi della propria preparazione,è bello anche leggere nomi inusuali,ambientazone dell'epoca dove nel leggere ti incuriosce,per arrivare al termine del racconto,ma se poi leggi gli egizi vanno al ristorante ecc...come ho letto nel post di francis,ovvio frutto dell'immaginazione dell'autore..io mi fermo!
    Quindi minima fantasia senza eccellere!



    ...questa è la mia recensione sul libro di Drake su aNobii (premetto che cose simili, molto, ma molto peggiori, le ho scritte direttamente alla Casa Editrice. Ma a quanto pare il prodotto "tira" ed è uscito il secondo libro della serie... e d'altro canto una casa editrice non bada certo ad un pigmeo come me!):

    "il peggior libro ambientato nell'antico Egitto che abbia mai letto... gli strafalcioni storico-archeologici si susseguono in un bailamme di sciocchezze che non meritano di certo il prezzo speso per acquistarlo. Sembra un romanzo scritto per un altro periodo storico e poi, chissà perchè, sbattuto nell'Antico Egitto forse per far cassetta... non buttate i vostri soldi acquistandolo!
    Oltre alla "lista dei vini" in una sorta di bistrot da lungo Senna (ma non certo da lungo-Nilo), dove lo mettiamo il "diario" che era stato spaginato mentre il nostro "eroe" era fuori dalla sua stanza? ...qualcuno spieghi a questo "signore" (nel caso non lo sapesse) che ha ambientato il suo romanzo all'incirca nel 1350 a.C. e che all'epoca non esisteva nessun tunnel che passava sotto il Nilo!!!!!! "


    ...ma queste sono quelle di alcuni altri lettori

    "...Trovo che lo scrittore non abbia saputo rendere l'epoca passata in tutte le sue potenzialità: come ha scritto qualcun'altro nelle recensioni, l'Antico Egitto è una povera cornice, in realtà i fatti potrebbero benissimo sussistere nell'era moderna...."

    "...Un romanzo veramente noioso che non riesce neppure nell'intento di rievocare nel lettore le ambientazioni e i riti dell'antico Egitto..."

    "...... mi pare una bella sola. Di storico c'è ben poco"


    ...ecco, il Nefertiti di Drake è un chiaro esempio di come NON SI SCRIVE un romanzo storico...

    Questi sono i libri che stravolgono l'egittologia nell'immaginario collettivo e che meriterebbero vere e proprie campagne di idnignazione storico-artistica!
    [Modificato da Hotepibre 15/10/2010 19:20]
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