Vuoi invece narrare di personaggi sconosciuti, o inventati, sfruttando solo l'ambientazione storica? Allora puoi scrivere quel che vuoi, purchè, in questo caso, sia perfetta l'ambientazione di sfondo. Se decido di raccontare la storia di un illustre Sig. "X" che vive durante la rivoluzione francese, non posso far morire il Re di infarto e far diventare Robespierre un filantropo che raccoglie francobolli. Su quella scena, su quello sfondo di sangue, di rivoluzione, di dissoluzione del potere reale, debbo far muovere personanggi credibili, che non pensino in termini moderni, ma che si muovano, ad esempio, per strade che esistevano allora e che, oggi, magari non ci sono più (per inciso, per un altro lavoro che mi piacerebbe scrivere, mi sono addirittura documentato sulla toponomastica cittadina della Napoli del '700).
EGIZIA72, 14/10/2010 11.04:Condivido in pieno il ragionamento di francis,è vero,un romanzo ben scritto in un epoca storica antecedente nella quale vive l'autore non ci può inventare cose assurde,dare libero sfogo alla fantasia sicuramente ma senza andare oltre ai limiti concessi della propria preparazione,è bello anche leggere nomi inusuali,ambientazone dell'epoca dove nel leggere ti incuriosce,per arrivare al termine del racconto,ma se poi leggi gli egizi vanno al ristorante ecc...come ho letto nel post di francis,ovvio frutto dell'immaginazione dell'autore..io mi fermo! Quindi minima fantasia senza eccellere!