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Tiāmat

Tiāmat è la personificazione delle acque salate nella mitologia mesopotamica. Sposa di Apsû, secondo il mito fu la progenitrice della stirpe divina.

Appartenente alla mitologia babilonese, secondo il poema Enūma Eliš, genera insieme al marito i serpenti mostruosi Laḫmu e Laḫamu. Questa progenie dà poi vita agli dei primordiali Anšar (dio dell'Alto) e Kišar (dio del Basso), i quali generano gli dei Anunnaki. Fra questi Marduk (dio della terra), unico valoroso in grado di affrontare e sconfiggere Tiāmat.
Marduk imobilizzò la dragonessa con una rete magica e le scagliò contro Imhullu, demone del vento. Tiamat lo ingoiò ma esso si gonfio e la bloccò. Marduk impugnò quindi la spada e taglio in due Tiamat; quindi con il corpo del drago spaccato in due parti, Marduk crea il Cielo e la Terra.

Generalmente è descritta come una specie di drago. In alcune versioni la si descrive come una creatura con testa di coccodrillo, denti da orso, corna da toro, criniera e zampe da leone, ali da aquila, corpo da serpente; altre versioni si soffermano sulla caratteristiche da androgino primitivo, evidenziate dalla doppia faccia, dai quattro occhi e orecchie.