00 18/07/2009 17:25
Si sa che gli egizi adottarono agli inizi della loro lunga civiltà un calendario lunare, basato su una successione di cicli lunari.
A questo calendario fu aggiunto in seguito un calendario solare costituito da 12 mesi di trenta giorni più cinque giorni aggiuntivi.
Il calendario lunare era estremamente impreciso mentre quello solare di 365 giorni approssimava l’anno solare di ~365,2422 abbastanza bene.
Malgrado la buona approssimazione era inevitabile però che gli eventi astronomici quali i due solstizi e i due equinozi si spostassero abbastanza velocemente, ritardando di 0,2422 giorni ogni anno solare.
Gli astronomi egizi si accorsero che in cielo si verificava un particolarissimo evento che con la sua ciclicità approssimava meglio la durata dell’anno solare e nel contempo annunciava la benefica piena e inondazione del Nilo.
Questo evento era la levata eliaca della luminosissima Sopedet (Sothis per i Greci e Sirio per noi), apparsa nel cielo egizio intorno al 10000 a.C.
Ricordo che la levata eliaca di una stella si ha quando la stella sorge circa un’ora prima del Sole, così da potersi osservare in cielo per pochi minuti prima di essere “cancellata” dalla luce dell’alba.
La levata eliaca di Sopedet si verifica con una ciclicità prossima a 365,25 giorni, approssimando dunque in modo spettacolare la durata dell’anno solare. La differenza di 0,0078 giorni all’anno portava lo spostamento della levata eliaca di Sopedet dal Solstizio d’Estate di circa 8 giorni ogni mille anni. Per una fantastica casualità la civiltà egizia sorse e visse quanto la levata eliaca di Sopedet era prossima al Solstizio d’Estate, così che la comparsa della stella si verificava quasi in coincidenza dell’inondazione del Nilo (evento non ciclico, ma comunque associato ai grandi caldi che seguivano il Solstizio d’Estate).
Gli Egizi associarono così alla stella Sopedet la dea Aset / Iside, la quale avrebbe benedetto l’Egitto con la benefica inondazione.

Gli astronomi egizi definirono così un nuovo calendario religioso della durata di 365,25 giorni e considerarono il capodanno di questo nuovo calendario con l’apparire in cielo della stella Sopedet dopo una lunga “assenza” di circa 70 giorni.

Gli Egittologi ritengono che l’inaugurazione di questo nuovo calendario si sia verificata in coincidenza del capodanno del calendario solare di 365 giorni. La differenza di 0,25 giorni fra i due calendari avrebbe portato il capodanno del calendario solare a spostarsi rispetto alla levata eliaca di Sopedet, così che questa avrebbe vagato nell’intero calendario solare in 1460 anni. I due capodanni avrebbero coinciso dunque dopo questo lunghissimo periodo, definito Grande Anno.
La conoscenza del verificarsi della coincidenza dei due calendari nel 139 d.C. porta a ipotizzare che teoricamente la stessa coincidenza si sia verificata anche negli anni 1320, 2779 e 4238 a.C.
Gli Egittologi hanno a lungo discusso se l’inaugurazione del calendario religioso si sia avuta nel 4238 o nel 2779 a.C.
La questione sembrava irrisolvibile a causa della scoperta di una tavoletta di Djer (faraone della I dinastia) nella quale quasi sicuramente fu rappresentata l’inaugurazione del calendario religioso.
Le due date però non corrispondevano al regno di Djer nelle cronologie Corte e Cortissime, per cui gli Egittologi furono costretti a salti mortali e ipotesi fantascientifiche, ipotizzando che il calendario religioso sia stato scoperto da Djer intorno al 3100/3050 a.C., ma inaugurato solamente alcuni secoli dopo quando la levata eliaca di Sopedet coincise col primo giorno dell’anno solare.
Alcuni Egittologi propendono ora per una cronologia estremamente corta così da superare l’empasse e definiscono l’inizio dell’età faraonica intorno al 2800 a.C.

Io non concordo con queste ipotesi e ritengo che l’inaugurazione del calendario religioso di Sopedet si sia avuta quando la levata eliaca di Sopedet coincise col Solstizio d’Estate. E’ abbastanza facile da dimostrare che questa particolarissima coincidenza si ebbe intorno al 3770-3750 a.C.
I miei studi hanno evidenziato una coincidenza nel 3761 a.C.
E’ evidente che l’inaugurazione del calendario religioso da parte di Djer prevede, in questa ipotesi, l’adozione di una cronologia Lunga.
La cronologia Lunga di Manetone/Africano, da me rivisitata, prevede l’inizio dell’età faraonica intorno al 3856 a.C. per cui il 3761 a.C. potrebbe essere incluso nel regno di Djer.
La cronologia lunga consente di soddisfare le datazioni assolute al C-14 dei regni dei faraoni dell’Antico Regno e altre particolarissime coincidenze storiche.

[Modificato da antonio crasto 18/07/2009 19:12]