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Un po' di storia.

Poichè, come anticipato, i Fenici non costituirono mai una nazione, il loro popolo non ebbe mai un'autorità centrale, né adotto una politica unitaria.
Non siamo in possesso di molti dati storici che li riguardano e quel poco che abbiamo è riferito esclusivamente ad alcune delle loro città principali.
Tra queste si contempla la regione Cananea, la cui storia è abitualmente suddivisa in due periodi:
a) Periodo paleofenicio (dal 3000 al 1200 a.C.);
b) Periodo "fenicio", propriamente detto (dal 1200 al 332 a.C.).

Al primo periodo posero termine i grandi sconvolgimenti provocati dai Popoli del Mare, causa del crollo del Regno Ittita. Il periodo "fenicio" terminò con l'avvento di Alessandro Magno.

Durante la fase "a", il territorio di Canaan fu occupato progressivamente da Eblaiti, Accadi, Neosumeri, Urriti, Amorriti ed Hyksos. Ci è ben noto lo scontro di questi ultimi con gli Egizi che si impossessarono del territorio esercitandovi la loro influenza, fino a quando non ebbe luogo la Battagli di Qadesh (1296 a.C.), tra Ramesse II e Muwattali, conclusasi in parità.

Per tutto il periodo paleofenicio fu Biblio ad esercitare egemonia. Successivamente all'invasione degli Hyksos, oltre a Biblo si assiste alla fioritura di Ugarit e Tiro, che si specializzarono sul commercio marittimo estero. Uno sviluppo costante troncato, come anticipato, dall'avvento dei Popoli del Mare.

Dalla crisi del 1200 a.C. Ugarit ne uscì completamente distrutta, comportando per i fenici la perdita di una fetta ingente di territorio. Già in precedenza si videro costretti a cedere i territori meridionali della regione Canaanita alle tribù di Israele. Quindi dovettero rinunciare anche a parte delle zone settentrionali a beneficio degli Aramei, che vi edificarono un imponente regno, con capitale a Damasco.
Le città-stato Fenicie si ridussero quindi alla sola fascia costiera del Mediterraneo, trovandosi a combattere con ingenti difficoltà causate da un eccesso demografico e da una pesante carestia. Non ebbero pertanto altra scelta, se non quella di indirizzare il loro interesse verso il mare.

Grazie ai commerci marittimi, città come Biblo, Sidone e Tiro conobbero anni di effettivo splendore, incrementando le relazioni commerciali con altri popoli del Mediterraneo e fondando numerose colonie sulle sue principali isole, spingendosi fino alle coste dell'Africa Settentrionale. Intorno al 900 a.C. si trovarono, però, a dover affrontare nuove minacce. Pesanti conquiste e altrettanto pesanti tributi imposti prima dagli Assiri, poi dai Babilonesi e quindi dai Persiani ridussero Fenicia, Siria e Cipro ad un'unica provincia del loro Impero.
Con l'avvento di Alessandro Magno, nel 332 a.C., passarono nelle sue mani. Ma la prematura morte del Grande ne fece oggetto di rivalità tra Seleucidi e Tolomei. Infine conquistate da Roma, divennero definitivamente provincia Siriana.