00 05/05/2009 08:53
La Storia come scienza da indagare

Tutti noi siamo da sempre abituati a leggere libri di Storia che ci presentano un forma tipicamente narrativa. Di conseguenza tendiamo a considerarla come un'attività letteraria piuttosto che scientifica. Questo è largamente legato al fatto che buona parte della storia degli ultimi 1000 anni proviene da testi scritti e documenti che ci parlano direttamente di avvenimenti e storie dell'umanità.

Le cose si fanno diverse quando iniziamo ad andare indietro nel tempo dove i testi iniziano a scarseggiare e dove, anche quando ci sono, non dimostrano di avere un'idea "oggettiva" della storia, ovvero di raccontare le cose come erano, ma di scrivere cose che servono a qualcuno o a qualche fine. Bisogna cioè sempre ricordarsi che la Storia come "cronaca" oggettiva è un'invenzione moderna, per nulla ricercata nell'antichità. Anzi, a dire il vero, anche oggi è continuo il tentativo di alterare la verità storica per loschi fini politici o religiosi.



Direi che qui riassumi perfettamente il concetto di Storia e Mnemostoria, così come affrontato da Jan Assmann. Un concetto che mi ha colpito molto e che mi ha fatto riflettere, a suo tempo.
Da qui la citazione che ci accompagna quotidianamente, in cima alla testata del Forum.
L'errore più comune è quello di ritenere la Storia come un qualcosa di statico, in quanto passato. E come tale passibile di definitiva interpretazione.

Ma c'è modo e modo di interpretare. E certo operare un'interpretazione oggettiva, scevra da influenze e convinzioni personali e ben contestualizzata é, di gran lunga, l'operazione più difficile.

Ciò che bisogna, quindi tenere ben presente è che la Storia, seppur passata, è pur sempre in continua e costante evoluzione e progredisce di pari passo alle scoperte che la riguardano.

In tal senso, cito un altro grande esponente dell'Egittologia, a mio parere, che è Erik Hornung, il quale afferma, più o meno, che chi prende in seria considerazione la Storia, non riterrà definitivo nessun punto di vista.