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Djoser, primo Re della III Dinastia, fu deposto all'interno di un massiccio sarcofago di granito rosso e collocato a 30 metri di profondità, sotto la sua Piramide, a Saqqara.
Questa meraviglia architettonica, concepita da Imhotep, ha il vanto di essere il primo lavoro monumentale interamente in pietra mai concepito al mondo.

In questi ultimi anni, un team tutto egiziano si è dedicato alla conservazione e alla restaurazione della Piramide a Gradoni. La loro priorità è stata quella di eliminare un grosso quantitaivo di detriti che avevano letteralmente sepolto il sarcofago del Re.
Oggi, finalmente, il sarcofago è libero ed è visibile. Possibilità che era stata preclusa per un lasso di tempo immemorabile.
Inoltre, a seguito dello sgombero dei detriti, è stato possibile individuare un passaggio che permetterà di accedervi e di poterlo esaminare su tutti i lati.

Al più presto verrà realizzata un'impalcatura nel pozzo centrale che avrà il compito di sorreggere le fragili pareti e il soffitto, allo scopo di prevenire crolli ulteriori e la caduta di detriti nell'area preposta alla sepoltura.
Si tratta di una realizzazione assai difficile e pericolosa, che quindi dovrà essere vagliata con la massima cura attenzione e che propone già numerosi dubbi ai restauratori. Tuttavia, se non verranno prese al più presto misure urgenti, la Piramide a Gradoni rischia di andare perduta. Per questa ragione, Hawass ha autorizzato il team a prendere qualsiasi decisione sia necessaria, e ad adottare misure decisive, per la salvaguardia e la protezione di questa inestimabile eredità.


[fonte di riferimento: www.drhawass.com]