Scritto da: Hatshepsut76 04/06/2006 10.17 Io invece non sarei molto d'accordo... Pensate un po' a quante opere nel Medioevo, oppure in tempi anteriori sono state scritte cifrando delle conoscenze che non dovevano essere divulgate per paura di scomunica o peggio... I libri allora erano un espediente; al tempo di Senenmut, invece, credo che la sua tomba fosse il luogo più consono per diffondere la conoscenza astronomica raggiunta allora... probabilmente un papiro non sarebbe stato sufficiente, mentre invece un disegno potrebbe aver reso più di ogni altra cosa il suo pensiero in merito...
Scritto da: iakopo 12/06/2006 1.01 sì però scusa: una tomba non è mica aperta a pubblico? ....cioè dici che Senenmut riponeva speranze nei suoi profanatori per divulgare le sue(?) conoscenze?
Scritto da: Hatshepsut76 12/06/2006 11.09 Iakopo, io non mi riferivo ai profanatori... non credo che a loro potesse importare qualcosa delle conoscenze astronomiche di quel periodo; piuttosto sono più propenso ad interpretare la cosa secondo l'opinione di Kiya, oppure (altra possibile, quanto ipoteticamente fallace ipotesi) Senenmut desiderava che i visitatori della sua tomba, quelli del suo tempo, si rendessero conto delle conoscenze astronomiche a cui si era arrivati...
Scritto da: -Kiya- 12/06/2006 14.10 Hat... ti ricordo che non erano previste "visite" alle tombe, ma si faceva in modo che il luogo delle medesime fosse il più segreto possibile...
Scritto da: -redrider- 24/06/2006 21.58 Non so se tu abbia ragione o meno. Tra l'altro ho visto quel soffitto dal vivo e, la guida, un'egittologa che per pagarsi la permanenza lì faceva la guida, asserì che il soffitto fosse stato imbiancato e che fu scoperto per caso. Sicuramente voleva significare qualcosa, sicuramente il defunto aveva conoscenze mooolto particolari. Se ricordate fu il favorito di Hatshepsut e, caso unico nella storia egizia, fu architetto e grande sacerdote. Caso unico perché era vietato. Un caso?
Scritto da: -Kiya- 24/06/2006 22.02 credo di non sbagliare definendo Senenmut una delle figure più affascinanti della storia Egizia. Uomo degno di "affiancare Hatshepsut, anch'essa altrettanto meritevole di rispetto e stima. Pensando a lui, mi torna in mente un altro grande che eleggo suo pari: Imohtep. Le sue conoscenze archeologiche e non solo, le definerei più che attestate da quanto è giunto sino a noi, soprattutto questo soffitto. Immagino l'emozione che hai provato nel poterlo ammirare.... è questo uno dei sogni che spero di poter realizzare un giorno non troppo lontano :sm12: