00 22/01/2021 17:15
Salve a tutti! Bentrovati ed auguri di buon anno... anche se in ritardo!
Purtroppo in questo periodo non riesco in nessun modo ad essere puntuale! Troppe "distrazioni".

In un momento di relax ho avuto modo di rileggere un passo delle "Storie" di Erodoto (II, 96) che descrive la navigazione in Egitto. 
Leggendolo mi è sembrato alquanto strano, la navigazione in Egitto sembra "rudimentale" nonostante la tecnica fosse stata affinata (quando Erodoto scrive) in circa 2600 anni. Non mi sembra, inoltre, di aver visto sulle rappresentazioni tombali quello che descrive (mi riferisco alla tavola gettata davanti e alla pietra legata dietro).

Ho anche focalizzato quanto poco so di un aspetto fondamentale nella vita degli antichi Egizi; il fiume è una sorta di "arteria"  che collega tutte le città muovendo persone e merci; è così importante che anche il dio sole usa la barca nei suoi viaggi diurni (la Mandjyt) notturni (la Mesektet). 

Quindi quali tipi di barche e navi esistevano? Quali materiali e tecniche di costruzione? E poi come si navigava in egitto? vela? remi? col bastone (come sui canali)? 
Se qualcuno ha qualche risposta in merito, immagini o pubblicazioni... Fatevi avanti!!!

Aspetto fiducioso!
per il momento rinnovo gli auguri di un  buon 2021 (o al limite normale che sarebbe già qualcosa...)

Hor

Per chi non conoscesse il passaggio di Erodoto lo allego di seguito:

Storie, Libro II, 96.
 "1) I battelli egiziani per il trasporto delle merci sono costruiti in legno di acacia: un albero di aspetto similissimo al loto di Cirene, e da cui goccia della gomma. Tagliano da questa acacia pezzi di legno di circa due braccia, che mettono insieme come mattoni, costruiscono il battello come segue.
2) Collegano i pezzi di legno, di due cubiti, con lunghi e frequenti cavicchi; e quando hanno costruito in questo modo vi tendono sopra delle traverse. Nessun uso di tavole laterali. Turano le commessure interne on papiro;
3) e apprestano un solo timone, che passa attraverso la carena. Per l’albero adoperano l’acacia e per le vele il papiro, Questi battelli non possono risalire il fiume se non domina un forte vento, e vengono tirati da terra. Invece in discesa ecco come vanno.
4) C’è un graticcio costruito di tamarisco, tenuto insieme da una stuoia di canne, e una pietra forata del peso di circa due talenti. La tavola vien gettata, legata a una fune, avanti al battello, che il fiume la porti - alla superficie-, e dietro, con un’altra fune, la pietra.
5) La tavola sotto l’urto della corrente cammina veloce trascinando la baris tal nome hanno appunto questi battelli, e la pietra, trascinata dietro e stando sul fondo de fiume, mantiene diritto il corso della navigazione. Gli egiziani hanno una grande quantità di questi battelli, di cui alcuni trasportano molte migliaia di talenti."

[Modificato da Hotepibre 23/01/2021 17:32]