00 21/05/2020 21:30
Questo interessante documento dimostra come gli egiziani non erano poi così formali e schematici nelle loro rappresentazioni.
Siamo abituati a vedere rappresentazioni di personaggi statici o in movimento, ma quasi tutti rispettano uno stesso canone e le figure raramente sono la vera espressione delle caratteristiche personali del personaggio.

Questa stele si discosta da questa espressività e rappresenta il personaggio quale realmente è, inserendo anche un tocco di personalismo, indicando nella rappresentazione la debolezza dell’uomo che non resiste alla tentazione di allungare una mano sulle offerte, forse nel tentativo di effettuare un “assaggio”.
Altra peculiarità interessante e forse unica, è che a ricordare il defunto non è un parente come sarebbe logico, ma bensì un “caro (amato) amico”.

Il breve testo di questa stele, contiene diversi punti di interesse.
Chissà se qualcuno vuole cimentarsi nella traduzione ?



ps. La formula d’offerta è abbastanza classica meno un particolare.
I passaggi successivi sono un insieme di titoli e nomi e le frasi hanno forme di lettura non ben comprensibili.
Nessun problema se non si riesce a tradurre.

...Nec