Egittophilìa Forum dedicato all'antico Egitto e all'Egittologia. Storia e Mnemostoria dell'Antico Egitto, ossia la storia per come recepita, nel tentativo di comprendere la storia per come stata.

N. Reeves: "The burial of Nefertiti?" [La sepoltura di Nefertiti?]

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    nectanebo
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    EgiTToPhiLo/a
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    Maestro degli Scribi
    00 18/03/2016 23:31
    Innanzi tutto bentornata, e un particolare ringraziamento a Reeves, quale artefice principale... [SM=g999108] [SM=g999097] .

    Ho guardato le foto pubblicate da factum Arte, ma non riesco a trovare le connessioni che tu citi.
    Vero che i cartigli sono su sfondo bianco ad eccezione della parete che accede alla camera del tesoro (est),
    però qui, a dire giusto, si hanno i due es.: sfondo bianco e non... (nel catafalco)

    Stessa cosa per le correzioni in rosso presenti nella parete est (nel catafalco) e sopra ad AY.

    Su questa frase:
    ...Dietro la parete est (quella che accede alla camera del tesoro, con la porticina) non è stato rilevato alcun vuoto...
    vorrei essere più preciso, dipende dalla parete della stanza del tesoro che si prende in considerazione. Per farmi capire ecco l'immagine delle scansioni:



    La freccia indica la parete da prendere in considerazione, già indicata da me qui, quale punto
    in cui fare un sondaggio con microforo.

    [SM=g999100] ...Nec.
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    Hotepibre
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    00 21/03/2016 09:54
    Alcuni filmati per comprendere il lavoro per la realizzazione della copia:

    Presentazione della copia della Factum-Arte (tempo 15'17")
    La Tomba di Tutankhamon (36'48")

    ...sarebbe forse il caso che entrambi ci deste qualche elemento in più per vedere anche noi le foto di cui state trattando poiché, ad essere sincero, i vostri riferimenti mi appaiono un po' "oscuri"...
    [Modificato da Hotepibre 21/03/2016 09:56]
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    nectanebo
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    EgiTToPhiLo/a
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    00 21/03/2016 18:46
    Ciao Hotep, ho cercato di seguire le osservazioni di Kiya.
    Come differenza dei cartigli (lo sfondo), io ho notato solo questo:



    Ho inserito le immagini contenenti “gli abituali segni rossi” che sono visibili (con un po’ di attenzione).
    Notare il cobra dell'ureo !





    Per il resto, il ragionamento di Kiya mi sfugge, si ipotizza il rifacimento dei cartigli, con il successivo cambiamento del colore dello sfondo ?

    Ps: le foto allegate qui sono di riferimento. Consiglio di rivederle dal sito originale (indicato in questo post ma che non ho ritrovato)

    [SM=g999100] ...Nec.
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    sargon.
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    EgiTToPhiLo/a
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    00 23/03/2016 14:59
    La kv 62 ha la stessa tipologia di altre tombe non decorate come le KV 21, 27, 28, 30, 31 e 60, usate per la sepoltura di personaggi di alto status, ma non sovrani. Nulla di più facile che si sia radunato il relativo materiale funebre originario, magari con la mummia in una camera poi murata, utilizzandola dopo averla rifinita con pitture, come sepoltura di Tutankhamon. Va considerato il fatto che alcuni studiosi affermano che Tut morì in autunno e fu inumato in primavera, giusto il tempo per rifinire una tomba grezza.
    Come primo occupante più che Nefertiti penserei altri, come la Madre di Amenofi III Mutemwja o la sua sconosciuta nutrice, oppure ancora Sitamon o Iset.


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    Hotepibre
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    00 24/03/2016 09:05
    I "segni rossi" sottolineati da Kiya (che è nuovamente sparita) e da Nec sono una sorta di sinopia ante litteram; si tratta cioè dei disegni originali tracciati dal "maestro" che gli "artigiani" dovevano poi seguire nel lavoro giornaliero.
    Ma in altri casi, come la tomba di Horemhab se non ricordo male, i segni rossi sono stati volutamente lasciati ben visibili, quasi a voler dimostrare proprio come si svolgeva il lavoro di pittura nelle tombe. Sappiamo che anche gli "artigiani" dovevano essere abbastanza bravi poiché i segni in rosso sono talvolta solo schizzi abbozzati.
    Nel caso dell'ureo sopra evidenziato è probabile che il decadimento della pittura sovrastante abbia fatto trasparire il rosso o che il lavoro fatto in fretta, e la scarsa luce in cui si lavorava là sotto, possa aver fatto fare un lavoro men che perfettamente.
    Per quanto attiene ai cartigli, ritengo che il "maestro" potesse anche non tracciarli in rosso poiché sarebbe bastato, in caso di operai "anageroglifici" copiarli tutte le volte che si rendeva necessario da un modello già predisposto.
    Forse in questo caso potrebbe soccorrere proprio la scansione 3D ad altissima risoluzione delle pareti, senza cioè le pitture che distraggono l'occhio, per vedere se ci siano variazioni del livello, anche millimetriche, della parete dovute ad una abrasione della superficie ed alla successiva ri-applicazione di un secondo strato di "intonaco" che sarebbe stata necessaria per riscrivere i nuovi cartigli.
    Trattandosi infatti di "lacune" da riempire quando la parete era già decorata (gratto via il vecchio cartiglio da un disegno già esistente e debbo "riempire" nuovamente lo spazio reso vuoto), non era possibile eseguire un pareggiamento della superficie perfetto ed una tale operazione di "riempimento" avrebbe senz'altro lasciato traccia magari non apprezzabile visivamente, ma di certo rilevabile dalla scansione.
    [Modificato da Hotepibre 24/03/2016 09:11]
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    -Kiya-
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    di ATON
    Thiatj

    - ḥtm mr r ry.t '3.t
    wts rn n ՚ḫ n itn,
    S3t n m3't -
    00 30/03/2016 14:57
    Buonasera Amici.
    Mi collego a fatica, dall'ufficio, sfruttando i rari momenti di solitudine. Questa è la ragione delle lunghe pause.

    La mia riflessione verteva proprio sulle 'differenze' evidenziate dalle foto che nec ha gentilmente pubblicato. I cartigli della parete sud e di quella nord hanno un colore di base più chiaro (un giallino/bejge), rispetto al colore di fondo della parete (che definirei ocra). Tra le ipotesi plausibili, considero quella di copertura tramite la stesura del colore chiaro, di segni precedenti. Segni che componevano (sempre ipoteticamente) il nome di un altro sovrano (possibile titolare della tomba integrale?), che andavano necessariamente sostituiti per attribuire quei locali a Tut, al momento della sua sepoltura.
    Chi ha vergato i segni che compongono il nome di Tut effettivamente non si è avvalso della 'prima stesura', con inchiostro rosso, come invece sembra sia stato fatto per i restanti segni, quelli che compongono le frasi rituali esterne al cartiglio, dove i tratti rossi sono anche fin troppo evidenti.
    Si potrebbe ipotizzare, quindi, che le iscrizioni siano state redatte da mani diverse, da quelle che hanno 'inscritto' i Cartigli di Tut, forse vergati anche in tempi diversi, dunque.
    Un'osservazione non troppo approfondita mostra anche che sotto il colore giallino/bejge che fa da sfondo al nome del Re fanciullo, persiste ancora il colore di base originale, l'ocra che ricopre l'intera parete. Si ha quindi la sensazione che il colore chiaro, all'interno dei Cartigli, sia stato steso allo scopo di coprire e di dare una nuova base al preesistente cartiglio che avrebbe contenuto il nome di un re diverso da quello originale.
    Ciò non si riscontra sulla parete est, non interamente almeno.
    Per parete est intendo il lato con accesso alla camera del tesoro, quindi il muro della camera J (Burial chamber) con la porta che accede alla camera Ja (Threasury). Sulla stessa è descritto il funerale di Tut, la cui mummia si trova nel catafalco. Il Cartiglio proposto immediatamente sopra la mummia è a sfondo chiaro, ma i due che si trovano sul lato sx, sopra i sacerdoti, no. In quest'ultima iscrizione i segni di 'bozza' non sono presenti, nei geroglifici che sormontano la mummia del Re invece sì. Un altro elemento che potrebbe suggerire la stesura avvenuta in tempi diversi, dove fu necessario intervenire sul Cartiglio dell'iscrizione originale (quella nel catafalco), ma ovviamente non su quella inscritta interamente per Tut (sulla testa dei sacerdoti, a sx)
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    sargon.
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    EgiTToPhiLo/a
    Artista del Re
    00 30/03/2016 16:16
    Ho provato a ingrandire i cartigli più chiari, ma non vedo traccia di altri segni, in più con il tempo il nero che è un pigmento più leggero dell'ocra e del bianco tenderebbe a "galleggiare". Probabilmente furono dipinti in tempi diversi. Bisogna poi considerare il fatto che probabilmente all'inizio dei lavori non si conosceva il nome del nuovo faraone e la sua titolatura.
    Un affettuoso saluto a Kiya.
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    -Kiya-
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    Sacerdotessa
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    S3t n m3't -
    00 30/03/2016 19:27
    Buonasera nec e grazie ;)

    Vero che si ignorasse probabilmente la titolatura reale, in circostanze abituali, ma possiamo ritenere questo anche il caso di Tut?
    È noto che giunse a Tebe alcuni anni dopo la sua salita al trono e che con ogni probabilità assunse i suoi titoli a Menfi, prima di poter tornare a occupare il trono sotto l'egida di Amon.
    Vista la morte improvvisa e la necessità di organizzare una sepoltura, il tempo a disposizione degli artisti di Deir el Medina dovette essere estremamente esiguo. Cosi esiguo da giustificare persino (forse) l'appropriazione di un sepolcro già occupato
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    nectanebo
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    EgiTToPhiLo/a
    Scriba
    Maestro degli Scribi
    00 30/03/2016 21:55
    La morte di Tut. ha senz’altro colto tutto il suo entourage, se non impreparato, ma “fuori tempo”, per approntare un sepolcro degno di un sovrano, anche se inferiore ai predecessori, ma comunque sempre di un faraone-dio.

    Questo ha costretto gli addetti ai lavori del tempo, al ricorso a tutti gli “escamotage” possibili per fare in fretta.
    Qui entra in ballo l’ archeologia moderna, che si trova a lavorare con poche prove e tanti interrogativi. Direi che le ipotesi sono tante, ma manca sempre la “pistola fumante” che la certifichi.
    Onestamente non oso fare ipotesi, non sono preparato, e spero che il ritrovamento dei vuoti da parte di Revees, porti nuovi elementi di prova per qualunque ipotesi.

    Ps. “grazie del grazie”, è sempre un piacere scambiare parole con te, e mi auguro ancora la tua presenza nel forum, nei limiti e possibilità che ti sono concessi.

    [SM=g999100] ...Nec.
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    sargon.
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    EgiTToPhiLo/a
    Artista del Re
    00 30/03/2016 23:16
    Io intendevo la titolatura di Ay come successore di Tut che probabilmente non si conosceva all'inizio dei lavori della tomba.
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