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N. Reeves: "The burial of Nefertiti?" [La sepoltura di Nefertiti?]

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    nectanebo
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    EgiTToPhiLo/a
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    00 27/07/2015 21:30
    Mi è stato inviato recentemente da Academia questo documento:
    - The Burial of Nefertiti? (2015) -
    al link :

    www.academia.edu/14406398/The_Burial_of_Nefertiti_2015_

    Ebbene, il tema mi ha creato un certo sconcerto, immaginare che la tomba KV62 di Tutankhamon, possa avere altre stanze e fosse indirizzata non a lui ma a Nefertiti mi ha lasciato senza parole. [SM=x822737]
    Il testo, purtroppo in inglese, mi pregiudica quasi totalmente la comprensione, [SM=g1621246] perciò ho citato il link da cui scaricarlo, ed avere da chi “mastica” l’inglese meglio di me stralci interessanti di testo per tratte almeno una propria idea sulla bontà di questa ipotesi o su una “probabile Boiata…” (scusate il temine Fantozziano)

    Questa è la planimetria proposta, tratta dalla pubblicazione di Academia:



    [SM=g999100] ...Nec.
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    SENENMUT64
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    EgiTToPhiLo/a
    Suddito
    00 27/07/2015 21:58
    Nefertiti
    Potrebbe essere caro Nec....ho dato una scorsa rapida..spiegherebbe l'approssimazione della sepoltura di Tut e tanti piccoli particolari...chissà se chi sostiene che Smenkhare e Nefertiti son la stessa persona..magari ha proprio ragione ..vedremo.
    [SM=x1764359] [SM=g1619690] [SM=g1619690]
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    Hotepibre
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    00 28/07/2015 00:16
    partiamo dall'autore, Nicholas Reeves, che non è certo uno sprovveduto (suoi sono, tra gli altri: "The Complete Valley of the Kings", "The Complete Tutankhamun" ed "Egypt's False Prophet Akhenaten" che sono davvero molto, ma molto completi. Per quanto riguarda Tut, credo sia il lavoro più completo che conosca...e tenete presente che solo sul Re fanciullo -ovvero il cui nome sia nel titolo- ho nella mia biblioteca oltre 20 testi) [ Nicholas Reeves su Wikipedia ].
    Del resto, nell'abstract del documento linkato da Nec scrive:

    "La recente pubblicazione di foto ad altissima risoluzione della stanza "J" (la camera sepolcrale) della tomba KV62 della Valle dei Re (Tutankhamun) rivela, sotto la superficie intonacata delle scene dipinte, distinte tracce di linee. Queste sono state mappate, discusse e si è tentato di identificarle come i "fantasmi" di due fino ad ora non note porte. Si è supposto che tali porte possano dare accesso a: 1. una ancora inesplorata camera coeva della sepoltura di Tutankhamun ad ovest e, 2. ad una preesitente continuazione della KV62 verso nord contenente l'indisturbata sepoltura della originaria proprietaria della tomba - Nefertiti".

    L'articolo risale all'aprile 2015, è dedicato all'archeologa Ruth Eldridge (morta a 93 anni proprio ad aprile) e si tratta di fatto di "sole" 12 pagine di testo (il resto sono frontespizi ed immagini) . Quanto prima cercherò di darvene una traduzione (quanto meno per riassunto).

    [PS: ho contattato il Dr. Reeves e chissà che non si riesca a sapere qualcosa di più direttamente dall'autore]
    [Modificato da Hotepibre 28/07/2015 00:41]
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    -Kiya-
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    00 28/07/2015 10:58
    molto interessante.... in attesa di riscontri dal Prof. Reeves, vedrò se avrò modo di occuparmi della traduzione ;)
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    nectanebo
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    EgiTToPhiLo/a
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    00 28/07/2015 11:21
    Le credenziali del prof. N. Reeves sono di tutto rispetto, e per questo credo di essere stato un po' avventato nel giudizio.
    E' questione di carattere, e il mio tende a diffidare di ipotesi fantasiose, anche se supportate da importanti studiosi.
    Ora con l' "abbinata" Hotep-Kiya avremo modo di capire meglio il tutto, a partire dal testo, e se Reeves avrà la bontà di rispondere a Hotep, ci saranno anche notizie di prima mano ...OTTIMO. [SM=g999097]

    [SM=g999100] ...Nec.
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    Hotepibre
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    00 28/07/2015 11:37
    The Burial of Nefertiti (1)
    Nell'Introduzione Reeves precisa che il tutto deriva dalle attività della "Factum Arte", la società spagnola che sta procedendo alla realizzazione, a Luxor nei pressi della casa di Carter, di una copia esatta della KV62. Per tale attività sono state eseguite riprese fotografiche in scala 1:1 della Camera Seplocrale (J), con definizione dell'immagine di 600-800 DPI, nonché scansioni delle superfici decorate ad una risoluzione dai 100 ai 700 micron.
    Tali risorse hanno consentito agli egittologi di "avvicinarsi" oltremodo alle pareti (sfruttando le potenzialità di zoom) e potendo verificare non solo i dipinti, ma le crepe, i danni e quant'altro presentato dalla parete dipinta. Per gli archeologi, invece, il lavoro è stato sfruttato per verificare tecniche costruttive delle tombe, aldilà dell'apparato decorativo.
    Nel corso dei mesi, l'esame delle riprese della "Factum Arte" hanno consentito scoperte davvero intriganti: le tracce di due porte che occupano gran parte della parete e che sono certamente inviolate dall'antichità. Le implicazioni sono straordinarie poiché trasponendo le apparenze digitali nella realtà è possibile ipotizzare che ci troviamo dinanzi ad una estensione della tomba di Tutankhamun verso ovest oppure, a nord, si può ipotizzare una continuazione della KV62 che potrebbe essere una pre-esitente sepoltura reale, forse quella stessa di Nefertiti, adorata consorte, co-reggente, e probabile successore del faraone Akhenaten.

    ...e qui per ora mi fermo... faccio notare che la domanda di Senmut circa la coincidenza tra Smenkhara e Nefertiti comincia già a trovare una sorta di risposta ["...Nefertiti, adorata consorte, co-reggente, e probabile successore del faraone Akhenaten..."]
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    Hotepibre
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    00 28/07/2015 15:40
    The Burial of Nefertiti (2): Parte Prima
    ...questa è la traduzione (anche per riassunto in alcune parti) della Prima parte dell'articolo di Reeves. Tra [ ] sono riportate mie annotazioni:

    "PARTE PRIMA: LA TOMBA E LA SITUAZIONE STORICA

    [Nei primi paragrafi Reeves da una descrizione della zona in cui si trova la KV62 ed indica le tombe viciniori; passa quindi ad una sommaria descrizione dei locali che costituiscono la tomba precisando che l’indicazione dei locali fa riferimento alla denominazione data da Kent. R. Weeks, nel 2003, nel Theban Mapping Project. Ne deriva che la Camera Sepolcrale sia indicata con la lettera “J”. Prosegue, pag. 3 ultimo §:]

    Le dimensioni della KV62 sembrano men che appropriate per la sepoltura di un re della XVIII Dinastia. Il comune intendere è che la sepoltura sia stata selettivamente allargata e adattata per Tutankhamon da una più piccola tomba destinata ad un privato cittadino.
    Solo una delle quattro stanze che compongono la KV62 è intonacata e dipinta, la Camera Sepolcrale (J) o “Casa d’Oro” (pr-nbw) con riferimento alla decorazione in cui predomina il giallo.
    Le pitture di questa stanza testimoniano i principali stadi di transizione fisico-spirituale di Tutankhamon dal mondo terreno a quello degli dei.

    Benché seriamente attaccata da muffe, la superficie pittorica rimane sostanzialmente intatta. La copertura cmpleta di ogni pollice della superficie comporta il quasi totale oscuramento della parte architettonica.
    Carter, in questo seguito da tutti gli egittologi, sembra accettare il fatto che al di sotto dell’intonaco si trova solo roccia, in questo suffragato dal fatto che alcuni amuleti (nn. 257-260 della catalogazione di Carter) erano posizionati in nicchie, tagliate nella decorazione, scavate solo in solido calcare (fig. 4).
    In contrasto con le dimensioni modeste e la semplicità della tomba, il livello, la qualità e la ricchezza delle suppellettili depositate nelle quattro camere della tomba di Tutankhamon era travolgente.
    Mentre la maggioranza degli egittologi si sono limitati alla valutazione di facciata, altri, più critici, hanno osservato la presenza di oggetti derivanti da predecessori del Re e adattati per l’uso di Tutamkhamon.
    Traspare che l’estensione di questo riutilizzo è di certo più grande di quanto precedentemente rilevato; da dirette ed indirette evidenze il riuso sembra oggi attestarsi su un sorprendente 80% ed oltre del corredo funebre (includendo i grandi scrigni dorati, sarcofagi, cofani, maschera d’oro ed equipaggiamenti canopici).
    Originariamente prodotto molti anni prima dell’ascesa [al trono] di Tut, durante il regno di Akhenaton, questo materiale può essere suddiviso in due distinti gruppi:
    1. cospicua congerie di oggetti che sembrano predisposti per la sepoltura di Akhenaton;
    2. In maggior parte oggetti preparati inizialmente per l’uso del giovane co-reggente il misterioso e molto discusso individuo indicato dal cartiglio Ankheperure Neferneferuaton.

    Questi oggetti sono giustificabili con la crisi creata dalla prematura scomparsa di Tut. Con la repentina organizzazione funebre del re fanciullo, gli antichi preparatori furono costretti ad improvvisare: tutto ciò che era a portata di mano nella Valle dei Re ed inutilizzato nei magazzini di Palazzo, venne ridimensionato, adattato e destinato alla bisogna con il risultato finale, in termini di tomba e tesoro, di un corredo insolito per un faraone [nella nota 28 si sottolinea che, tuttavia, è impossibile stabilire cosa rientrasse nello standard di una sepoltura regia poiché solo questa è stata rinvenuta intatta relativamente al periodo storico della XVIII]

    Studi approfonditi di questo equipaggiamento riutilizzato accendono nuova luce sull’oscuro co-reggente.

    Ushabty [la nota 29 menziona alcune statuette come una figura in piedi su un leopardo], iconografia [la nota 30 indica ad esempio l’oggetto 254 di Carter: il secondo sarcofago, ed il 266g, il contenitore dei vasi canopici] ed iscrizioni [la nota 31 è molto interessante, poiché si incentra sulla individuazione come femmina del co-reggente di Akhenaton – secondo Julia Samson che individuò il determinativo femminile “t” nel prenome Ankhetkheperure su un anello di faience] concorrono nell’identificazione di Ankhkheperure Neferneferuaton in donna e, molto verosimilmente, nella Grande Sposa Reale Neferneferuaton-Nefertiti.

    L’ascesa di questa signora evidentemente continua [dal rango di co-reggente] culminando nella sua assunzione del rango reale alla morte di Akhenaton e nell’adozione di una nuova e più sviluppata forma del suo nome semi-regale Ankhkheperure Smenkhara-djieserkheperu.

    Probabilmente a questo punto Nefertiti, compiutamente re, abbandonò la tomba originariamente destinatale quale co-reggente a favore di un’altra più degna di un re.

    Ad oggi, tuttavia, non un frammento di questa sepoltura è stata ancora portata alla luce.

    Che la sua ultima destinazione fosse a Tebe, sotto il nome di Smenkhara, io credo sia ora virtualmente certo con una forte presunzione che la sepoltura sia ancora nascosta.

    Ora, per la prima volta, possiamo speculare dove essa potrebbe trovarsi.


    Questo è, intanto il link al sito in cui si trovano le immagin ad altissima risoluzione della "Factum Arte"...ed è davvero uno spettacolo, non perdetevelo:

    [Modificato da Hotepibre 28/07/2015 16:08]
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    -Kiya-
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    00 28/07/2015 22:30
    Qual'è il vostro parere a riguardo?
    Io sono un po' scettica all'idea che si tratti della tomba originariamente concepita per Nef.
    Con cio' , non escludo a priori che possa effettivamente riposare li, ma sarei più propensa a ritenere la KV 62 una tomba Reale, sullo stile di quella Amarniana, da cui a seguito della morte inattesa di Tut, ricavarne gli ambienti strettamente necessari per lui. Perché dunque limitarsi a pensare che ci sia solo la Regina?
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    Hotepibre
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    00 29/07/2015 09:27
    Ipotesi se ne possono fare a bizzeffe... provocatoriamente potremmo anche ipotizzare che la tomba di Tut sia in realtà stata ricavata semplicemente nell'"anticamera" di un complesso più grande... ricordate la KV5 dei figli di Ramses?
    Certo l'individuazione di queste "porte" rende l'argomento particolarmente intrigante; peccato che, trattandosi di "porte" che si aprono sulla parete dipinta, sarà decisamente molto difficile poterle aprire. E' un po' come il "Salone dei 500" a "Palazzo Vecchio" a Firenze, sotto gli affreschi del Vasari potrebbero esserci quelli di Michelangelo o di Leonardo, ma chi ha il coraggio di demolire la parete attuale per vedere se è vero?
    Si spera che, intanto, siano eseguite ricerche strumentali, ad esempio con un geo-radar, in grado di captare se, dietro l'intonaco e la parete, vi siano cavità o solo roccia...
    Nel frattempo, continuiamo pure con le nostre ipotesi e sogniamo che dietro quella parete si trovi la soluzione ai tanti misteri della Dinastia eretica... [SM=x822706]
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    -Kiya-
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    00 29/07/2015 09:49
    Sono d'accordo con te, Hotep. È plausibile ipotizzare un'infinità di varianti.
    I dipinti sono intoccabili, non c'è dubbio. Resta da considerare la possibilità che vi sia modo di creare/cercare altri accessi. La tecnologia odierna consentirà senz'altro indagini atte a sondare l'area circostante, dopo aver effettivamente appurato la presenza di spazi cavi che potrebbero essere altri ambienti, parte di un'eventuale tomba originale più ampia.
    Ho visto, tuttavia, le piante a corredo dell'articolo del Prof. Reeves, che mostrano una piccola camera adiacente a quella del sarcofago e quindi un corridoio, accessibile dalla ipotetica porta della parete più lunga. Sono solo supposizioni, o forse hanno già rilevato spazi cavi retrostanti alle pareti in oggetto?
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