Mosul, Nimrud, Hatra, Khorsabad, Palmira, Ninive...e l'IS

...Nec ha aperta una discussione dal titolo: "Senza Parole..."!
Anche per questa il titolo adatto sarebbe lo stesso, ma in questo caso, alla mancanza di parole si debbono aggiungere le "lacrime" di chi, come noi, è appassionato di egittologia, ma anche dell'archelogia più in generale e dell'arte in tutte le sue sfumature.
Avevamo già vissuto un momento di tristezza indescrivibile quando vedemmo l'esplosivo distruggere le statue millenarie dei Buddha di Bamiyan e pensavamo che si fosse raggiunto il massimo... ma l'uomo riesce a superare se stesso ed il filmato delle distruzioni al Museo di Mosul penso siano da sole mostruosamente eloquenti:

ISIS al Museo di Mosul

...è davvero difficile, se non impossibile, trovare le parole giuste!

Mi si potrebbe accusare di aver dimenticato quel che questa gente fa agli esseri umani, ma il fondamento di questo forum è l'egittologia e l'archeologia e lo scempio cui si assiste, guardando quel filmato, rientra proprio negli argomenti che ci sono propri... non vogliatemene, perciò, se non esprimo giudizi morali sugli omicidi esecrabili e mostruosi cui stiamo assistendo... non è questa la sede!

Ho guardato adesso il filmato della distruzione del museo di Mosul; sono sgomenta e con le lacrime agli occhi. Ma come possono gli esseri umani distruggere la propria cultura e il proprio passato?
Speriamo di non dover assistere ad altre distruzioni...ma con queste "persone" (per non dire altro) temo il peggio. ..

Sono video di propaganda Isis , secondo me dietro c'è il mercato nero di opere d'arte. Uno dei modi per finanziare la guerra che stanno portando avanti insieme al petrolio , ai riscatti dei rapiti e ai soldi presi con le banche conquistate. La distruzione di alcuni reperti(a quanto pare alcune erano copie in gesso) aumenta il valore di quel che rimane?

messaggeroveneto.gelocal.it/udine/cronaca/2015/02/27/news/archeologo-udinese-alcune-statue-assire-distrutte-dall-isis-sono-copie-1....

dietro, per me, più che motivi religiosi ci sono motivazioni economiche.

... partendo dal presupposto che credo poco importi il fatto che si tratti, in alcuni casi, di copie in gesso, l'itento era, ed è, quello di distruggere quelle opere e solo il caso fortuito ha fatto sì che, almeno alcune di esse, si siano salvate, non certo la lungimiranza o il "buon cuore" dei massacratori!

Come fatto notare dall'archeologo nell'articolo linkato da Manuacaos, le opere maggiori sono difficilmente piazzabili o esportabili mentre sarebbero eventualmente smerciabili opere più piccole.
Non credo, tuttavia, che questo aumento della "rarità" dei reperti possa farne lievitare i valori, anzi... poichè ormai è impossibile spacciarli ad ignari turisti (perchè ovviamente non ce ne sono), il mercato dovrebbe essere indirizzato a settori specialistici in cui gli esperti saprebbero benissimo individuare la provenienza dei reperti e voglio sperare che nessuno sarebbe così dabbene da acquistare oggetti comunque sporchi di sangue!
Si può obiettare che anche nell'ambiente dei trafficanti di opere d'arte gli scrupoli siano pochi, ma che ci fai di un reperto che non puoi immettere sul mercato?
"For your eyes only "? Solo per gli occhi di un appassionato? A maggior ragione il riccone di turno tirerebbe talmente tanto sul prezzo conoscendone la provenienza che il valore sarebbe davvero basso!
Forse possono anche esserci motivazioni economiche come suggerito, ma in maniera puntiforme, ovvero per un eventuale singolo individuo e non per una organizzazione il cui scopo dichiarato è ben altro!

www.ansa.it/sito/notizie/mondo/mediooriente/2015/03/05/-isis-iraq-raso-al-suolo-sito-archeologico-di-nimrud-_b23a0f60-ce34-4665-af71-e4446bcef...

Ma sarà vero? non voglio e non posso crederci!!!!
Questa gente bisogna fermarla...!!!!

Sono arrabbiata!!!

annaisis, 06/03/2015 08:41:

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...
Sono arrabbiata!!!

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...non è esattamente il termine che avrei usato io, ma rende l'idea!
Quanto al "sarà vero", beh l'atteggiamento generale di questi esseri lascia supporre lo sia...

Se fosse vero, questo è quel che abbiamo perso, che il mondo ha perso, che la civiltà ha perso

Nimrud

...ogni volta è sempre più difficle trovare le parole...

Hatra

...queste sono le scene iniziali de "L'Esorcista"... aldilà della nota di folclore cinematografico, si tratta comunque di scene che ritraggono luoghi che forse non esistono più...

Hatra, scene da "l'Esorcista"

Ho trovato questa notizia:

http://www.ilgiornale.it/news/mondo/ora-lisis-minaccia-legitto-distruggeremo-piramidi-1102101.html?mobile_detect=false

Non ho più parole...il mio cuore sanguina...ci devono solo provare a toccare l'Egitto!!!
Spero che l'Egitto distrugga questi esseri immondi!!!

Ora sono terribilmente infuriata!!!!

Visto che non funziona il collegamento , ho riportato qui di seguito l'intero articolo:


L'Isis distrugge il sito archeologico di Nimrud: "Ora abbatteremo le Piramidi"

Rasa al suolo la città assira fondata nel XIII secolo aC. Lanciata una fatwa contro i simboli dei Faraoni: "Abbattere le Piramidi e la Sfinge".

La furia dello Stato islamico non si arresta più. Oggi i sanguinari miliziani fedeli al califfo Abu Bakr al-Baghdadi hanno distrutto con i bulldozer l'antica città assira di Nimrud.

E adesso sono pronti a colpire l'Egitto nel cuore delle sue radici. Il portale Islam Web ha lanciato una fatwa proprio contro le Piramidi e la Sfinge in quanto "idoli" contrari alla fede islamica. Da qui l'appello a tutti i jiahisti dell'Isis affinché li facciano saltare in aria. Una minaccia terrificante che, negli ultimi giorni, è stata ripresa dalla stampa egiziana.

La fatwa contro le Piramidi e la Sfinge era stata pronunciata una prima volta nel 2012 dall'imam Murgan Salem al Gohary. Oggi, alla luce delle distruzioni delle statue al museo di Ninive e della chiesa di Mosul, la minaccia si fa ancora più grave. Nell'ordinamento giuridico islamico la fatwa è la risposta del giudice a una dubbio legislativo non sufficientemente chiaro. In questo caso è stato decretato che è giusto distruggere le Piramidi e la Sfinge in quanto simboli dei faraoni dell'antico Egitto. Consentirne la loro esistenza, a detta dei tribunali islamici, significherebbe avallare l'idolatria. Come "falsi idoli" erano considerate le vestigia e le statue di Nimrud. Tanto che i folli miliziani dello Stato islamico hanno taso al suolo con i bulldozer l’antica città assira fondata nel XIII secolo avanti Cristo.

"Chi ha pronunciato la fatwa contro le Piramidi non capisce nulla - commenta il segretario generale del Consiglio supremo delle antichità, Mustafa Amin - la religione ci esorta a prendere esempio da chi ci ha preceduto attraverso l’osservazione di ciò che ci hanno lasciato. La legge egiziana punisce chi intacca i beni archeologici, anche solo con un graffio". A proposito delle immagini diffuse sul web in cui i miliziani dello Stato islamico distruggono i reperti del museo iracheno di Mosul, Amin esprime totale rifiuto: "Questi reperti sono il punto di contatto diretto tra noi e il passato e la loro esistenza è importante". Viene, però, da chiedersi se le Piramidi e la Sfinge siano davvero in pericolo. Dopo aver assistito alla distruzione delle statue del Buddha di Bamiyan, bombardate nel 2001 a colpi di cannone, e dell'antica città assira di Nimrus, rasa al suolo coi bulldozer, viene da dire di sì. Qualora l'Isis dovesse arrivare in Egitto, il rischio sarebbe più che reale.

Fonte: Il Giornale.it (di Sergio Rame)05/03/2015