00 19/01/2012 00:11
A partire da domani, appuntamento in edicola ogni giovedì, per l'uscita del settimanale Panorama, che abbinerà alla rivista una serie di DVD dedicati all'Antico Egitto.
Ad esordire sarà “La nascita del Nuovo Regno”, di cui proponiamo un (video)riassunto:







Il 26 gennaio uscirà “La rivoluzione religiosa” (secondo dvd della collana), dedicato all’epoca in cui faraoni come Tutankhamon erano venerati come divinità, del quale l’articolo di Valerio Massimo Manfredi anticipa i contenuti.



Tutankhamon, il Re fanciullo
Eterno fascino del sovrano salito al trono all’età di dieci anni e divenuto leggenda

di Valerio Massimo Manfredi


Forse non tutti si rendono conto che l’impero dei faraoni fu probabilmente il più longevo del pianeta assieme a quello cinese, durando più di 30 secoli quasi senza soluzione di continuità, che fu oggetto di stupore in tutto il mondo conosciuto, che i suoi monumenti furono talmente imponenti che ancora oggi c’è chi sostiene che furono eretti da civiltà aliene perché gli umani non ne sarebbero stati capaci.

La sua riscoperta cominciò con la spedizione napoleonica del 1798 in Egitto e diede luogo a uno sviluppo enorme delle scienze e delle esplorazioni. Negli anni successivi, da tutte le parti del mondo, arrivarono studiosi ma anche avventurieri, sensitivi, archeologi, astrologi e maghi, cacciatori di tombe e di tesori.

Nei grandi alberghi come l’Old Cataract di Aswan e il Winter Palace di Luxor scesero i più famosi orientalisti del mondo come James Henry Breasted, donne fatali come Amelia Edwards, archeologi investigatori come Emil Brugsch e Auguste Mariette.

Il mondo assistette a straordinarie scoperte, alla pubblicazione di testi ritenuti misteriosi e inaccessibili, a poesie e preghiere che venivano dalla notte dei secoli, alla resurrezione di giganti sepolti nelle sabbie da tempi immemorabili, di dei e di demoni dimenticati.

Poi avvenne la scoperta che non cessa ancora di stupire: la tomba intatta del faraone Tutankhamon, nel novembre del 1922, per opera dell’archeologo Howard Carter e del suo finanziatore lord Carnarvon. Era la sepoltura incredibilmente ricca di un giovane sovrano morto all’età di 18 anni, uno dei primi successori del famoso faraone eretico: Amenhotep IV, conosciuto come Akhenaton.

Era l’ultima tomba (la Kw62) ancora sconosciuta della Valle dei re a parte quella di Akhenaton e il suo corredo era fantastico. Quando Carter ebbe rimosso il primo corso di mattoni dalla parete sigillata e illuminato l’interno per la prima volta dopo 32 secoli, lord Carnarvon gli domandò: «Che cosa vedete?». «Meraviglie» fu la risposta. Era il premio di anni di ricerche e di tentativi andati a vuoto, e l’apertura del sarcofago fu da fibrillazione. Era una specie di matrioska di contenitori successivi uno dentro l’altro finché apparve la bara vera e propria: 101 chilogrammi d’oro massiccio e laminato a mano.

La maschera funeraria aveva dell’incredibile tanto era perfetta nelle forme, nelle proporzioni, nell’espressività.

Da allora Tutankhamon, un re fanciullo salito al trono all’età di 10 anni e morto dopo avere regnato per nove, divenne per il grande pubblico più famoso di Ramses II. L’anno dopo, 1923, quando morì lord Carnarvon senza fare a tempo ad assistere all’apertura dell’ultimo sarcofago, cominciò a diffondersi la storia della maledizione dei faraoni (anche il cane del lord inglese ne fu colpito!) alla quale ancora adesso non pochi mostrano di credere.

In seguito, dopo che la mummia fu messa in luce, cominciarono gli studi, le analisi, le radiografie, le risonanze magnetiche e qualche anno fa si scatenò una nuova ridda di ipotesi sulla sua morte che sarebbe stata violenta.

Qualcuno gli avrebbe assestato un colpo alla nuca con un corpo contundente. Si trattava invece di un errore degli imbalsamatori. Tutankhamon diventò l’oggetto di speculazioni fantasiose che costituirono materia per gli scrittori della cosiddetta archeologia alternativa.

L’operazione più seria è stata ancora una volta condotta dagli studiosi seri. Una Tac e un’analisi del dna sulla mummia di Amenhotep III, padre di Akhenaton, ha rivelato essere lo stesso dei resti trovati nella misteriosa tomba Kv55 e di quelli di Tutankhamon. Dal che si deduce che la Kv55 dovesse essere proprio la sepoltura di Akhenaton, il faraone eretico.

Dall’esame delle due mummie femminili della stessa tomba sembrò risultare che una delle due fosse proprio quella di Nefertiti, la sposa di Akhenaton. L’altra invece («The young lady») era sua sorella, figlia di Amenhotep III e della regina Tye, e da lei Akhenaton avrebbe generato Tutankhamon.

Alla fine l’indagine scientifica risulta più interessante e affascinante di mille illazioni gratuite.



[fonte: blog.panorama.it ]


In allegato la copertina del primo DVD:


[Modificato da -Kiya- 19/01/2012 00:12]