Tempio di Hatshepsut e: La porta dei “sacerdoti”

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nectanebo
00domenica 31 luglio 2016 23:22
Guardando la facciata del Grande Tempio di Hatshepsut a Deir el-Bahari , proprio accanto al il moderno centro visitatori, c’è uno spazio quadrato, senza alcuna indicazione, che i turisti di solito neanche notano. E’ conosciuto come Bab el-Gasus ( la porta dei sacerdoti ).
La grandezza di ciò che è stato trovato all'interno rivaleggia in importanza, con le collezioni più grandi e famose mai trovate in Egitto. Gli archeologi estrassero in pochi giorni 254 sarcofagi, 110 usciabti, più di 100 papiri, 80 statue, stele, amuleti, tessuti e anche i fiori.
La scoperta è stata importante anche perché ha permesso di capire in gran parte come era la vita di uomini e donne delle classi medie della società in un periodo turbolento. Un periodo che ha seguito l'assassinio di Ramses III, pochi decenni prima dell'inizio della dinastia 21, quando i sacerdoti del tempio di Amon dominavano il medio e l’alto Egitto.
Tutto ciò è stato dimenticato. Credo che ben pochi conoscano l’importanza e la notevole rilevanza di questa scoperta.
Recentemente è stato celebrato il 125 ° anniversario della scoperta, e a una conferenza tenuta dal Ministro delle Antichità, l’ha definita come: la scoperta dimenticata.
Lo scavo di Bab el-Gasus è stata “vittima” del suo stesso successo. La quantità di oggetti enorme, non poteva essere contenuta tutta al Museo, e così il governo decise (notare; si parla del 1893) di consegnare la metà dei sarcofagi a paesi occidentali.
Questi lotti, a loro volta, sono stati smembrati all'arrivo nei paesi beneficiari, ad esempio, in Francia diversi musei regionali hanno ricevuto pezzi attraverso il Louvre. Il momento non era quello di una archeologia rigorosa, e questo a fatto si che molti pezzi sono tecnicamente non più rintracciabili.
Di quelli che sono rimasti in Egitto, pochi sono stati esposti al pubblico. Anche pezzi importanti come il “papiro delle donne e coccodrillo”, è esposto nelle sale del Museo Egizio, senza menzione della sua origine.
In alcuni musei occidentali si possono vedere sarcofagi da Bab el-Gasus. Possono essere riconosciuti dalla vernice di colore giallo scuro, utilizzata dagli artigiani nelle botteghe di Tebe, e la ricca decorazione delle pareti, fondo e coperchio.
Negli ultimi anni sembra che gli egittologi siano tornati a riguardare con interesse il sito. In primo luogo come mezzo per comprendere meglio il ruolo delle donne nelle pratiche religiose del tempo. Fino a 70 sacerdotesse sono state identificate dai risultati, e un'indagine per rintracciare le loro relazioni familiari e il significato di ciascuno dei loro titoli è in sospeso.
Una nuova conferenza su Bab el-Gasus si terrà nel mese di settembre 2016 a Lisbona.
in allegato il link per vedere il bel filmato con disegni d’epoca:

Ps. Ho cercato di riassumere e aggiornare il testo che scorre e l'ho fatto con parole mie.
l'inglese non è il mio forte.

www.youtube.com/watch?v=mufOFAey1Y8

[SM=g999100] ...Nec
annaisis
00mercoledì 3 agosto 2016 11:20
ciao Nec,
davvero interessante il filmato che hai postato; è un vero peccato che una scoperta così interessante e significativa sia stata dimenticata; speriamo che gli egittologi riprendano interesse a studiare i reperti scoperti; non sarà di certo facile, visto che sono sparsi nei musei di tutta Europa e magari neanche esposti.
Vedremo cosa diranno nella conferenza di settembre a Lisbona.

[SM=g999100]
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