Secondo voi come è morto Tutankhamon ?

Lode, lode, lode a te ed alla tua mamma che ha alimentato questa tua passione...
Noi la chiamiamo Egittophilia... sembra quasi il nome di una malattia e, in qualche modo, lo è davvero e, per di più, può essere contagiosa... ma la cosa più bella è che non fa male... anzi!
Buona lettura allora!

Per Kiya... grazie per le lacrime, anche a nome dei miei personaggi (una mia curiosità, se il primo ti fa questo "effettaccio", cosa ne pensi del XVI? Hai presente? quello che comincia con:
"Le mani, grondandi tacqua, si appoggiarono su quella massa informe, umida e maleodorante premedola e lisciandola; affondarono in essa e scivolarono trasformandola lentamente in esseri splendenti di vita", insomma, la sotria di Merihathor)

In ordine di importanza, gli attribuisco la seconda posizione. Ricordo che ne abbiamo parlato, forse nella discussione 'frammenti di lettura' dedicata....

La verità supera quasi sempre la fantasia, ma a volte è tristemente banale. L'istinto mi suggerisce che potrebbe essere valida l'ipotesi di una morte dovuta ad una ferita infetta, o alla malaria.

Hotep, per piacere mi aggiungi a coloro che possono godere dell'edizione riveduta e corretta ? Grazie grazie.

Chiedo scusa alla "padrona di casa" di questo 3D, Ankhesepaaton, poichè per colpa mia stiamo andando .

Merytaton ha suggerito la banalità di una ferita infetta, considerando il periodo storico ed il luogo direi che una ferita era una cosa tutt'altro che banale.
Dal mio canto tendo tuttavia a scartare questa ipotesi non perchè sia banale, ma perchè, come ho sopra a lungo argomentato, c'erano motivi più "seri" perchè la fine del "ragazzo" possa essere derivata da fattori dolosi più che accidentali.
Nulla vieta, come ho sopra scritto, che un "accidente" possa comunque essere stato alla base della morte di Tut, ma questo non esclude che potrebbe essersi trattato di un "accidente" causato dolosamente.
Dobbiamo cioè differenziare il momento della morte e la sua causa ultima (un'infezione piuttosto che un veleno) da quelli per cui si è pervenuti a tale tragico epilogo, e questo non può che continuare ad alimentare ogni congettura in assenza di punti fermi.

[per coloro che volessero il nuovo primo capitolo: "Complotti a Tebe. -Omicidio di un piccolo Re-" di Giuseppe Esposito ]

Penso che senza togliere nulla del pathos al racconto, bisognerebbe tener conto delle ultime scoperte.

sargon., 18/03/2012 10.58:

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Penso che senza togliere nulla del pathos al racconto, bisognerebbe tener conto delle ultime scoperte.

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...giusto, ma le nuove "scoperte" nulla tolgono alle dinamiche per cui si è arrivati all'evento finale.

La domanda della nostra Ankhesepaaton è "come è morto Tut" e potremmo quindi limitarci a rispondere secondo le nuove risultanze, ma credo che quella sarebbe solo una risposta da "quiz" televisivo.
Qui, da appassionati quali siamo tutti, nel senso più pieno della parola, direi che è giusto andare oltre le "risultanze" accademiche più o meno realistiche e più o meno suffragate.

Nessuno vuole stravolgere il valore alle "ultime scoperte" come vedi, ne' aggiungere inutile "pathos", ma semnplicemente "giocare" anche nel campo delle congetture.

In caso contrario, ci ridurremmo ad un arido "passacarte" di cose scritte o dette da altri .

Mi scuso, la mia era una osservazione tecnica. Io ad esempio sarò forse un discreto passacarte, ma non sarei mai capace di dare un' anima a un personaggio.

...e di cosa ti scusi Sargon?
Non era certo mio intendimento sottolineare alcunchè se non rispondere ad un'osservazione giusta che secondo me meritava, comunque, una giustificazione proprio nel quadro di questa "colleganza" che ci unisce nel comune amore per una materia che, presa troppo accedemicamente, potrebbe diventare troppo asettica o addirittura "arida".

Caro Hotepibre, non preoccuparti di parlare del tuo libro, perchè ha pur sempre a che fare con la morte di Tutankhamon e spero di poterlo leggere presto. Volevo dirti che non è stata mia mamma ad accrescere questa mia passione (sono andata in egitto solo a undici anni), perchè a lei e alla mia famiglia non sono interessa penso per niente l'antico egitto e ho dovuto supplicare i miei genitori per molti anni per poterci finalmente andare anche se devo dire che a mia mamma interessa un po', ma proprio poco, quasi niente Akhenaton (anche se di lui probabbilmente so più io di lei). Volevo anche dirti che io questa "malattia" l'ho sempre chiamata Egittomania, come il periodo storico iniziata nel 1822 con la decifrazione dei geroglifici da parte di Jean Francois Champollion (correggimi se sbaglio a scrivere il nome o a dire l'anno, perchè non ho guardato su nessun libro prima di scriverlo).

Nome scritto correttamente (manca solo la c con la cediglia, tipica del francese - ç)

A proposito dei termini 'egittomania' ed 'egittofilia' (da cui ho tratto il nostro nome), il primo identifica un interesse per tutto ciò che è egittizzante, ed ecco perchè venne chiamato così il periodo successivo alla decifrazione dei Geroglifici, in cui si assistette a una vera e propria manìa per tutto ciò che richiamava all'Antico Egitto (cito ad esempio l'Art Deco' che vi attinse incisivamente). L'egittofilia, invece, denota proprio un interesse diretto per tutto ciò che è prettamente egittologico e ne configura la passione.

;)

Grazie -Kiya-

P.S.:-Kiya-, lo avrei scritto giusto, ma non trovavo la lettere sulla tastiera (adesso l'ho trovata).
Grazie infinite

se vuole ho del materiale raccolto per una eventuale biografia di Tut.