Mi scusi.... in apertura ha esordito condannando apertamente l'atteggiamento di Hawass ed ora, invece, si basa su affermazioni che provengono dallo stesso per avallare le sue teorie sulla Sindrome di Marfan?
Che Hawass abbia ipotizzato la palatoschisi per la KV35YL o che abbia ritenuto dovervi riconoscere Kiya, in qualità di madre di Tut poco importa in questo contesto.
La sua affermazione, tuttavia, mi fa sorgere il dubbio che abbia omesso di affrontare la lettura di quanto pubblicato dallo JAMA... Ci stiamo riferendo specificatamente a referti ottenuti tramite indagine medica e non alle supposizioni di uno studioso di Egittologia che, per quanto esperto sia, volenti o no dobbiamo ammetterlo, manca di adeguate e necessarie conoscenze mediche. Che il suo apporto, come quello di qualsiasi altro Egittologo, sia fondamentale è fuor di dubbio, ma limitatamente al suo campo di conoscenza, per integrare le informazioni di cui, a loro volta, i medici risultano carenti.
Questa è una di quelle circostanze in cui non è ammesso avallare pareri isolati, ma si può ottenere un valido risultato soltanto attraverso la collaborazione combinata di esperti delle varie discipline.
L'osservazione che fa, a riguardo del fatto che si può affermare semplicemente di aver identificato KV55 quale figlio di Amenhotep III e Teie e le mummie appartenenti ai genitori di Tut è già stata sottolineata, nelle pagine che precedono questa, dalla sottoscritta. Ma ciò, prima di rilevare che lo JAMA si esprime a favore di un'età decisamente più avanzata (e prima di scoprire che le analisi hanno fornito informazioni dettagliate e inoppugnabili sulle parentele), rispetto a quella che potrebbe contemplare l'ipotesi Smenkhkara. E voglio ritenere che lo faccia con cognizione di causa.
Aldilà dell'esito delle indagini mediche, vi sono prove archeologiche che vanno tenute in stretta considerazione, tra queste i mattoni magici rinvenuti nella tomba e recanti il nome di Akhenaton, le iscrizioni sul sarcofago contenente la mummia, a testimoniare l'identità del suo ospite. In merito la invito ad approfondire a riguardo dell'iscrizione incisa ai piedi dello stesso, su lamina d'oro, che può trovare qui:
freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=5474788
Qualora ne avesse occasione, e se ancora non l'avesse letta, le segnalo un'interessante indagine archeologica eseguita dal Dott.Gian Luca Franchino, intitolata "La tomba KV55: analisi di un caso archeologico". Uno scritto compreso in una decina di pagine e pubblicato in coda al volume del Dott. Mario Tosi e della compianta Dott.ssa Enrichetta Leospo, "Il potere del Re, il predominio del Dio", edito da Ananke, nel quale l'autore illustra i reperti contenuti nella tomba in modo dettagliato, raccontandone la storia più recente.
Un sunto del contenuto di questo scritto, si trova qui:
freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?c=66845&f=66845&idd...
In quanto alla particolare postura dei corpi, onestamente non gli darei un peso essenziale, in questa circostanza.
Non possiamo dimenticare che nel caso specifico, le mummie provengono da un epoca in cui tutto venne stravolto, quindi anche i culti funerari. La mummia KV55 è stata inumata con la postura tipica di una Regina, eppure che si tratti di un uomo mi pare dettaglio ormai assodato.
Non è sufficiente un braccio piegato o steso lungo il fianco a stabilire se ci troviamo o meno al cospetto di un Re o una Regina dell'epoca Amarniana. Che KV35YL lo fosse, indipendentemente dalla sua effettiva identità, lo dimostra il fatto che è stata riconosciuta, in base a precisi riscontri genetici, quale madre di Tutankhamon.