KV55: i mattoni magici

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FrAnkh
00domenica 28 gennaio 2007 21:56
Devo essere grato a Kiya per avermi gentilmente fornito la pubblicazione di Theodore Davis sulla KV 55.

Di particolare interesse sono stati per me i ‘mattoni magici’ dei quali sono date due grandi fotografie, nitide quel tanto da permettermi di farne un disegno, per quanto possibile, fedele.

Dalla XVIII dinastia fino ai tempi tardi, nelle tombe egizie, sia di privati come di sovrani, venivano talvolta messi quattro mattoni, uno per ogni lato della camera funeraria, orientati secondo i punti cardinali: avremo quindi un mattone nord, uno sud, uno est ed uno ovest. Questi mattoni, di limo del Nilo, erano di forma rettangolare e le loro dimensioni variavano, mediamente, da cm. 8-9 a cm. 20-22 per ogni lato.

Nelle iscrizioni che si trovano sui mattoni è il mattone stesso che parla e pronuncia frasi magiche tese ad allontanare quegli esseri nocivi che volevano penetrare nella tomba per danneggiare la mummia del defunto.

La traduzione di questi testi si presenta a volte ardua per la difficoltà di ‘interpretare’ le singole parole che, a volte o non si trovano nei vari dizionari, o, se si trovano, presentano significati non adeguati. Quindi, per la comprensione di questi testi in qualche caso ci si avvale più dell’interpretazione che della traduzione vera e propria.

Nella KV 55 furono trovati tutti e quattro i mattoni, tuttavia solo quello nord e quello sud presentavano, in geroglifico, iscrizioni leggibili, mentre in quelli est e ovest i segni si intuivano essere scritti in ieratico, ma, salvo sporadici segni isolati, non erano distinguibili.

Per ciascuno dei mattoni leggibili presenterò la fotografia tratta dalla pubblicazione di Davis, il disegno che ho fatto copiandolo dalla fotografia, la trascrizione in geroglifico (da sinistra a destra per facilitare la traslitterazione), la traslitterazione, la traduzione e qualche breve commento.

[Modificato da FrAnkh 28/01/2007 22.14]

FrAnkh
00domenica 28 gennaio 2007 22:02
KV 55 - Mattone magico Nord

Traduzione del mattone magico Nord
1. O tu che vieni per sconvolgere, io non permetterò
2. che tu sconvolga! O tu che vieni per colpire, io
3. non permetterò che tu colpisca! Io sconvolgerò
4. te (poiché) io sono la protezione dell’Osiride
5. reale Neferkheperura, giusto di voce.

Commento
Riga 1. La prima parola, Iy, è il participio del verbo ii, ‘venire’, che, alla lettera, si traduce: ‘colui che viene’. Siccome però è il mattone che parla rivolgendosi direttamente all’essere nemico, richiamato dal pronome suffisso di 2a persona singolare, si è preferito adottare la traduzione ‘O tu che vieni…’.
Da notare le diverse grafie di sps alle righe 2 e 3/4 ; questo verbo significa, alla lettera, ‘arruffare i capelli’; tenuto conto del determinativo l’ho tradotto (o, meglio, ‘interpretato’) ‘sconvolgere’, nel senso di ‘recare danno al corpo’.

[Modificato da FrAnkh 28/01/2007 22.11]

FrAnkh
00domenica 28 gennaio 2007 22:07
KV 55 - Mattone magico Sud

Traduzione del mattone magico Sud
1. Io sono colui che impedisce che la sabbia [ostruisca]
2. il luogo nascosto! Colui che è respinto, io lo respingo
3. con la fiamma della necropoli: io
4. ho infiammato la necropoli! Io
5. ho confuso la (sua) strada
6. (poiché) io sono la protezione dell’Osiride reale
7. Neferkheperura, giusto di voce.

Commento
Riga 1. IH(A) è una variante di aHA ( v. R.O.Faulkner, ‘A Concise dictionary of Middle Egyptian’, pag. 28) che significa ‘combattere’ contro qualcuno. Per la traduzione, essendo questa parola inadeguata, è stata ‘interpretata’ come ‘opporsi’ a qualcuno, e, quindi, ‘impedire’.
Righe 2/3. xsf è, nella presente interpretazione, un participio passivo ed è stato tradotto come riferito alla 3a persona singolare per la presenza del pronome sw (pron. dip. 3a pers. sing.)

[Modificato da FrAnkh 28/01/2007 22.12]

-Kiya-
00domenica 28 gennaio 2007 23:58
Anche i mattoni magici appartengono ad Akhenaton.... sempre più indizi che confermerebbero che in quella tomba poteva esserci lui. O, quanto meno, esserci stato (almeno questo direi che è certo).
Stando a quanto emerso dalla nostra interessante chiacchierata della scorsa settimana col caro FrAnkh, infatti, non avrebbe avuto senso collocare lì mattoni incisi per un defunto che non era ospite della tomba.
-francis-
00lunedì 29 gennaio 2007 13:28
Sono perplessa nel leggere che Akhenaten era considerato Osiride.
FrAnkh
00lunedì 29 gennaio 2007 14:45
Nella sepoltura della KV 55 Akhenaton venne considerato Osiride solo nei mattoni magici. E ciò può essere giustificato dal fatto che questi mattoni, in limo del Nilo, vennero fatti al momento dell'inumazione del re e non facevano parte del corredo funerario preparato in precedenza.

Chi li confezionò, anche se evidentemente fedele al credo di Akhenaton, può anche essere stato influenzato dal clima di ritorno all'antico credo religioso ed avere apposto il titolo di 'Osiride reale'. In ogni caso il titolo di 'Osiride' poteva anche significare semplicemente il 'defunto' in accezione più di consuetudine tebana che di norma propriamente religiosa.

E' possibile anche che il titolo di 'Osiride reale' sia stato apposto frettolosamente in un clima di segretezza, senza che chi lo ebbe scritto si sia posto tanti problemi di ordine teologico.

Questa è, naturalmente, solo la mia opinione, suscettibile di critiche e correzioni. Però non mi pare poi tanto inverosimile.
-Kiya-
00lunedì 29 gennaio 2007 15:39
Concordo con tale ipotesi. Credo infatti che i mattoni siano stati concepiti in tempi diversi da quelli dell'effettiva morte di Akhenaton. Probabilmente al momento del suo trasferimento nella Valle, quando Tutankhamon o forse Ay per conto del primo, si curarono di dare la giusta locazione alla sua mummia.
Non sappiamo molto sul culto di Amarna, ma sarei propensa ad escludere che durante quella parentesi fossero attive determinate usanze, tipiche invece del culto precedente.
Non so se per mia svista o perchè effettivamente non ne esistono, in effetti non mi risulta di ritrovamenti di sorta presso Amarna, ritrovamenti che potessero attestare usi che andassero oltre alla più volte palesata tendenza ad onorare la coppia reale, addirittura in luogo dello stesso defunto, nelle tombe ritrovate.
-francis-
00lunedì 29 gennaio 2007 15:46
Condivido le vostre supposizioni.
Nelle tombe di Amarna (quelle dei nobili) non si vedono divinità raffigurate se non quella di Aton e, ovviamente, di Nefertiti e Akhenaten.
-francis-
00lunedì 29 gennaio 2007 16:02





FrAnkh
00lunedì 29 gennaio 2007 17:50
Io sono abbastanza convinto (al 90%, - e chi può dirsi sicuro al 100%?-) che l’ultimo occupante della KV 55 sia stato Akhenaton.

Ora però bisogna fare qualche osservazione.

Innanzi tutto la tomba non è di tipo reale, ed è simile come tipologia a quella di Yuyu e Tuya (KV 46), genitori di Teye. Allora è molto probabile che la KV 55 sia stata approntata originariamente per Teye. Altrettanto probabile è che la stessa Teye sia stata inumata in quella tomba, essendo probabilmente deceduta prima di Akhenaton. Morto a sua volta Akhenaton, nel diciassettesimo anno di regno, i sacerdoti a lui fedeli, visto che le cose si mettevano piuttosto male per l’Aton e per tutti quelli che erano stati compromessi con quel culto, cercarono di in qualche modo di salvare il corpo di colui che era stato il promotore della nuova religione.

Non si sa se Akhenaton fosse stato sepolto nella sua tomba ad Akhetaton, comunque lo trasportarono a Tebe, lo misero in un sontuoso sarcofago (probabilmente approntato per un’altra persona, comunque di tipo reale), tolsero la mummia di Teye dalla sua tomba e la portarono chissà dove, e seppellirono con ogni riguardo il loro Re in quella tomba. Ne intonacarono il muro di ingresso ed apposero i sigilli reali.

Il tutto fu fatto con grande segretezza e con ogni cura, tant’è che quella tomba non fu mai violata, né dai detrattori di Akhenaton (che se la trovavano ne avrebbero fatto scempio) né dai ladri di tombe che allora imperversavano nelle necropoli di tutto l’Egitto. La tomba, anche se in cattive condizioni dovute a fattori naturali, fu trovata inviolata dall’équipe di Theodore Davis nel 1907.

Vediamo ora di tentare di spiegare qualche fatto di difficile interpretazione che riguarda il sarcofago.

Pare che questo sarcofago fosse originariamente destinato ad un’altra persona (Teye?, Kiya?, Smenkara?....Nefertiti?!?) e poi adattato alla mummia del re. L’iscrizione che si trova sulla banda d’oro che dal petto scende fino ai piedi ha avuto qualche correzione al momento dell’utilizzo, e il risultato finale riporta i titoli di Akhenaton che precedono e che seguono il cartiglio abraso. A questo punto ritengo che l’unica deduzione logica che si possa fare sia una sola: l’ultimo occupante del sarcofago non può non essere che Akhenaton.

Resta da spiegare il mistero del cartiglio tolto e della maschera facciale strappata.

A mio parere è molto probabile che entrambe le operazioni siano state fatte dai fedeli inumatori di Akhenaton.

Il cartiglio, come si può ben vedere, non è stato strappato, ma ritagliato con cura: se ai nemici di Akhenaton fosse venuto fra le mani il suo sarcofago ne avrebbero fatto scempio. Il cartiglio fu ritagliato con cura dai seguaci di Akhenaton probabilmente per salvarlo da eventuali distruzioni, preservando così l’entità del Sovrano. La preoccupazione che la tomba venisse scoperta dai nemici di Akhenaton, con conseguenze devastanti, doveva essere molto forte, ed era importante salvare almeno il nome del Re.

La maschera d’oro è stata strappata con minor cura probabilmente perché non raffigurava Akhenaton: che c’entrava quel viso con quello del Sovrano? Nulla, e allora era meglio toglierlo. Ciò fu fatto senza la minima attenzione, e si vede.

Infine, i mattoni magici. Questi mattoni erano di limo del Nilo e sicuramente vennero fatti al momento dell’inumazione definitiva di Akhenaton. Altrimenti non si spiegherebbe la loro presenza nella tomba. Per il titolo di ‘Osiride reale’ presente sui mattoni, si veda il mio post precedente.

Messalinaxxx
00lunedì 29 gennaio 2007 18:10
Re:

Scritto da: FrAnkh 29/01/2007 17.50
...
A mio parere è molto probabile che entrambe le operazioni siano state fatte dai fedeli inumatori di Akhenaton.

Il cartiglio, come si può ben vedere, non è stato strappato, ma ritagliato con cura: se ai nemici di Akhenaton fosse venuto fra le mani il suo sarcofago ne avrebbero fatto scempio. Il cartiglio fu ritagliato con cura dai seguaci di Akhenaton probabilmente per salvarlo da eventuali distruzioni, preservando così l’entità del Sovrano. La preoccupazione che la tomba venisse scoperta dai nemici di Akhenaton, con conseguenze devastanti, doveva essere molto forte, ed era importante salvare almeno il nome del Re.
...



come non quotarti?
[SM=x822713]
-Kiya-
00lunedì 29 gennaio 2007 19:38
Re:

Scritto da: FrAnkh 29/01/2007 17.50


Il cartiglio, come si può ben vedere, non è stato strappato, ma ritagliato con cura: se ai nemici di Akhenaton fosse venuto fra le mani il suo sarcofago ne avrebbero fatto scempio. Il cartiglio fu ritagliato con cura dai seguaci di Akhenaton probabilmente per salvarlo da eventuali distruzioni, preservando così l’entità del Sovrano. La preoccupazione che la tomba venisse scoperta dai nemici di Akhenaton, con conseguenze devastanti, doveva essere molto forte, ed era importante salvare almeno il nome del Re.

La maschera d’oro è stata strappata con minor cura probabilmente perché non raffigurava Akhenaton: che c’entrava quel viso con quello del Sovrano? Nulla, e allora era meglio toglierlo. Ciò fu fatto senza la minima attenzione, e si vede.




dici che, riguardo al nome, abbimno potuto ragionare a quel modo nonostante l'enorme importanza che esso rivestiva?
o forse possiamo trovare una conferma a questa teoria nel fatto che, visto il suo cambiamento di nome dopo il 4° anno di regno, Akhenaton avesse "abrogato" il credo che vedeva l'esistenza eterna legata al nome proprio?

per la maschera: ma se non raffigurava Akhenaton perchè strapparla? avrebbe contribuito a tener nascosta la vera identità dell'inumato...
FrAnkh
00lunedì 29 gennaio 2007 22:00
Il sarcofago era stato preparato inizialmente per una persona diversa da Akhenaton perché le iscrizioni, dedicate originariamente al primo titolare, sono state corrette ad uso di Akhenaton. Se il sarcofago fosse stato originariamente il suo, le iscrizioni sarebbero state fatte direttamente con i suoi titoli.

No, non ritengo che Akhenaton avesse ‘abrogato’ il credo che vedeva l’esistenza eterna legata al nome proprio. Questa era una credenza troppo radicata nella mente degli Egizi, e, riforma religiosa o no, il DNA è sempre stato una cosa seria..... E poi, anche lui sottopose Amon ad una radicale cancellazione del nome, proprio per cancellarne l’identità.

Per la maschera.
Se il sarcofago non era originariamente per Akhenaton, è evidente che la maschera non rappresentava il suo volto. Perché l’abbiano strappata così maldestramente, al contrario del nome nel cartiglio, proprio non mi è dato di sapere. Io ho solo avanzato un’ipotesi che mi sembrava praticabile, ma che è soggettissima a revisione. E’ valida, salvo prova contaria. Sono comunque convinto che a strappare la maschera e a levare il nome siano state le stesse persone. Salvo prova contraria, naturalmente.
-Kiya-
00lunedì 29 gennaio 2007 22:53
Re:

Scritto da: FrAnkh 29/01/2007 22.00
Il sarcofago era stato preparato inizialmente per una persona diversa da Akhenaton perché le iscrizioni, dedicate originariamente al primo titolare, sono state corrette ad uso di Akhenaton. Se il sarcofago fosse stato originariamente il suo, le iscrizioni sarebbero state fatte direttamente con i suoi titoli.

No, non ritengo che Akhenaton avesse ‘abrogato’ il credo che vedeva l’esistenza eterna legata al nome proprio. Questa era una credenza troppo radicata nella mente degli Egizi, e, riforma religiosa o no, il DNA è sempre stato una cosa seria..... E poi, anche lui sottopose Amon ad una radicale cancellazione del nome, proprio per cancellarne l’identità.

Per la maschera.
Se il sarcofago non era originariamente per Akhenaton, è evidente che la maschera non rappresentava il suo volto. Perché l’abbiano strappata così maldestramente, al contrario del nome nel cartiglio, proprio non mi è dato di sapere. Io ho solo avanzato un’ipotesi che mi sembrava praticabile, ma che è soggettissima a revisione. E’ valida, salvo prova contaria. Sono comunque convinto che a strappare la maschera e a levare il nome siano state le stesse persone. Salvo prova contraria, naturalmente.




quindi gli epiteti che lo riguardano, ancora presenti sulle bande, mostrano segni di successiva applicazione?

per il nome:
ma essendo così rilevante il nome per un antico egizio, eliminando quello del Re dal sarcofago non lo condannarono per sempre all'oblio?

e in più: date le loro capacità, non è strano che la maschera sia stata rimossa così malamente? Non escludo che sia stata la stessa mano ad agire sui cartigli e sul volto, ma mi pare potesse avere una certa fretta... diversamente non credo che si sarebbe recato nella tomba da sprovveduto, senza strumenti necessari, se l'intenzione era programmata (sono solo supposizioni mie personali, frutto di assemblamento parti e ragionamento a seguire).


Scusatemi se continuo a proporre alternative, ma, del resto, c'è forse modo migliore che non siano le domande per valutare ipotetiche verità? [SM=x822712]
FrAnkh
00martedì 30 gennaio 2007 00:42
Gli epiteti che riguardano Akhenaton sono lì, ben visibili sulle bande. Per sapere poi tutta la storia delle bande d’oro che circondavano mummia e sarcofago, consiglio la lettura dell’appendice di Franchino nel libro di Tosi-Leospo ‘Il potere del re, il predominio del dio’.

Per il nome.
Io credo che chi seppellì Akhenaton temesse molto (e a ragione!) che la tomba potesse essere scoperta e che in tal caso la distruzione di tutto ciò che lì si trovava sarebbe stata totale. Asportando integro il nome, in caso di devastazione della tomba, almeno questo si sarebbe salvato. Va da sé che il nome, consistente in una placchetta d’oro facile da nascondere, sarebbe stato custodito in un luogo sicuro. Altra spiegazione non so dare, ma non escludo, naturalmente, che ve ne possano essere altre maggiormente accettabili.

Quanto alla maschera d’oro, non saprei cosa altro dire. Non escluderei che, mentre erano lì, nel buio della tomba, nella fretta, con la paura di essere scoperti da un momento all’altro, abbiano strappato malamente la maschera con lo scopo di togliere l’immagine di un intruso nella tomba reale.
Ma anche questa è solo un’ipotesi.
FrAnkh
00martedì 30 gennaio 2007 12:25
Premesso che sono sempre più convinto che il corpo trovato nella KV55 sia quello di Akhenaton, il problema si sposta sul sarcofago.

La prima domanda che ci si pone è questa: per chi fu confezionato questo sarcofago?

Poi, come abbiamo visto, di domande ce ne sono ancora tante, ma ora voglio affrontare questo argomento. Le ipotesi formulate sono molte, ma, confessiamolo, per lo più non sono molto convincenti.

Osserviamo ora la foto del volto che compare sul sarcofago.



Sicuramente non è di Akhenaton.

L’arcata sopraccigliare molto arcuata in alto e la forma della palpebra, piuttosto spessa, che fa intuire una forma oculare non troppo allungata, abbassata verso l'esterno, non sono quelle di Akhenaton.

Di più: mi sembra che la forma dell’arcata sopraccigliare sia tipicamente femminile. Però la forma del volto pare piuttosto lunga, tipica dei volti di Amarna.

Dunque, una donna appartenente alla famiglia reale di Amarna: chi mai sarà costei?

[Modificato da FrAnkh 30/01/2007 12.27]

pizia.
00mercoledì 31 gennaio 2007 02:33
Il fatto che i mattoni magici fossero di Akhenaton può escludere che nella tomba ci fossero altre mummie?

Scusate, ma io non riesco proprio a perdere di vista il dato obiettivo e cioè che dagli esami medici l'occupante del sarcofago ritrovato nella KV55 fosse un uomo di 22-25 anni.
Certo questo non prova che possa trattarsi di Smenkhkara, ma certamente giustifica un po' di più anche il rimescolio di sarcofagi avvenuto alla fine del periodo amarniano, e quindi anche la possibilità che un giovane di 22-25 anni sia stato mummificato in una posizione da donna e abbia avuto un sarcofago preparato per una donna.

L'ipotesi dell'Aldred a questo punto mi sembra davvero la più calzante e quella che concilia tutti i tasselli del mosaico, naturalmente solo in riferimento alla KV55!
FrAnkh
00mercoledì 31 gennaio 2007 14:12
Rileggendo i miei post precedenti, mi sono accorto che, forse, mi sono espresso male. Ho scritto che “il sarcofago era stato preparato inizialmente per una persona diversa da Akhenaton perché le iscrizioni, dedicate originariamente al primo titolare, sono state corrette ad uso di Akhenaton”. Era meglio scrivere così: “perché alcune delle frasi (meglio ‘frasi’ che ‘iscrizioni’) dedicate originariamente al primo titolare, sono state corrette ad uso di Akhenaton.”

Fatta questa doverosa precisazione, veniamo agli argomenti posti da Pizia.

Non si può escludere, naturalmente, che prima dell’inumazione dell’ultimo occupante la KV55 vi siano state poste altre mummie. Però mi sentirei di escludere che con l’ultima mummia (quella di cui si sta ora discutendo) ve ne siano state altre.

I mattoni magici ci dicono che era Akhenaton e la chiusura del muro con intonaco e con i sigilli reali ci fanno pensare che non vi siano state altre intrusioni fino all’arrivo di Davis nel 1907. Anch’io ritenevo in un primo tempo che la mummia fosse di Smenkara, ma dopo essermi documentato un po’ più a fondo, mi sono reso conto che, molto probabilmente, la mummia è proprio quella di Akhenaton.

Gli esami medici in un primo tempo portarono ad un uomo dell’età di 22-25 anni, però ve ne sono altri che ne innalzano l’età fino a 35 anni ed oltre. Infine, ritengo difficile pensare che siano stati confezionati i mattoni per Akhenaton, e poi che vi sia stato inumato un altro corpo diverso dal suo.

Ci sono, naturalmente, ancora molti tasselli da far quadrare, e non è neanche detto che, anche se il mosaico dovesse un giorno essere completato, debba essere poi quello vero [SM=x822720] !
-francis-
00mercoledì 31 gennaio 2007 14:33
E' mai stato fatto un esame del Dna di queste ossa confrontandolo con quelli di Tut e di Amenhotep?
-Kiya-
00mercoledì 31 gennaio 2007 17:03
Re:

Scritto da: FrAnkh 30/01/2007 12.25
Premesso che sono sempre più convinto che il corpo trovato nella KV55 sia quello di Akhenaton, il problema si sposta sul sarcofago.

La prima domanda che ci si pone è questa: per chi fu confezionato questo sarcofago?

Poi, come abbiamo visto, di domande ce ne sono ancora tante, ma ora voglio affrontare questo argomento. Le ipotesi formulate sono molte, ma, confessiamolo, per lo più non sono molto convincenti.

Osserviamo ora la foto del volto che compare sul sarcofago.



Sicuramente non è di Akhenaton.

L’arcata sopraccigliare molto arcuata in alto e la forma della palpebra, piuttosto spessa, che fa intuire una forma oculare non troppo allungata, abbassata verso l'esterno, non sono quelle di Akhenaton.

Di più: mi sembra che la forma dell’arcata sopraccigliare sia tipicamente femminile. Però la forma del volto pare piuttosto lunga, tipica dei volti di Amarna.

Dunque, una donna appartenente alla famiglia reale di Amarna: chi mai sarà costei?

[Modificato da FrAnkh 30/01/2007 12.27]





... e aggiungerei: naso piccolo e idem la bocca, con labbra vagamente carnose. A ben guardare, grazie all'ottima immagine inserita da FrAnkh, si intravedono le sagome scolpite sul legno di cedro. Ciò andrebbe ulteriormente a sottolineare che si tratti del volto di una donna. Ed io sono propensa a crederlo.
Vi dirò di più: non credo fosse Teie e nemmeno Nefertiti. Forse alcuni mi riterranno "di parte", ma non posso nascondere che credo fortemente possa trattarsi di Kiya (sempre che il volto rappresentato sui tappi dei canopi fosse davvero il suo, la somiglianza, per quanto si possa vedere, è notevole)
giorni fa ho rovato su un sito, una ricostruzione virtuale che sovrapponeva il volto attribuito a Kiya a quello del sarcofago.... era impressionante! ora la cerco e ve la posto [SM=x822712]
-Kiya-
00mercoledì 31 gennaio 2007 17:09
Re:

Scritto da: FrAnkh 31/01/2007 14.12
Gli esami medici in un primo tempo portarono ad un uomo dell’età di 22-25 anni, però ve ne sono altri che ne innalzano l’età fino a 35 anni ed oltre.



in merito alla questione relativa all'età del defunto al momento della morte, ci sono delle considerazioni da fare:

ciò che è emerso è questo:

le motivazioni per cui gli sia stata attribuita un'età compresa tra i 22 e i 25 anni, vanno ricercate nella non definitiva saldatura delle epifici ossee e nel fatto che i denti del giudizio non fossero definitivamente emersi.
In proposito c'è però da aggiungere il fatto che non è detto che tali elementi potessero escludere che il defunto avesse un'età maggiore. Gli anatomisti si sono infatti ricreduti in proposito affermando che va considerato che le epifisi potrebbero aver subito un ritardo nel saldarsi dovuto a un ipotetico difetto genetico, o forse a una malattia ossea e che i denti del giudizio non fossero spuntati perchè in posizione anomala e ostacolati dal resto della dentatura.

Quindi ad oggi non si può affermare con certezza l'intervallo dell'età, nè tanto meno si può escludere che il soggetto sia deceduto a 35-37 anni.
-Kiya-
00mercoledì 31 gennaio 2007 17:11
Re:

Scritto da: -francis- 31/01/2007 14.33
E' mai stato fatto un esame del Dna di queste ossa confrontandolo con quelli di Tut e di Amenhotep?



No, Zahi Hawass non ha mai concesso l'autorizzazione a procedere.

Ora forse qualche speranza c'è, visto che egli stesso ha fatto costituire al Cairo un laboratorio altamente specializzato, con queste finalità
pizia.
00giovedì 1 febbraio 2007 18:32
La questione dell'età è molto spinosa e si presta a forzature di vario genere; è proprio per far entrare a forza Akhenaton nell'identità della mummia in questione che cominciarono a fiorire le congetture sulle possibili malattie del re.
Se vogliamo assumere come vera l'ipotesi che nella KV55 sia stato trovato il cadavere di Akhenaton, dobbiamo anche trovare il motivo per cui le sue ossa avevano un aspetto tale da decurtare la sua età del 30%.
Certo, in questo caso una prova sul DNA sarebbe un passo avanti.
[SM=x822741]
Sollevo un'altra obiezione, su un argomento di cui abbiamo trattato nell'altro topic, "Corredi e Sarcofagi".
Perché l'uomo della KV55, pur essendo di stirpe reale non ha avuto lo stesso trattamento di Tut?
Perché non era stato previsto per lui un sarcofago tutto d'oro che stesse dentro a quello di legno (anche se bellissimo solo di legno) che è stato ritrovato?
Perché niente maschera sulla mummia come quella di Tut?
La maschera che è stata strappata in realtà non è una maschera, è la parte di sarcofago con il viso dell'"occupante", una sottile lamina d'oro posta per impreziosire il pezzo.
Sicuramente al ladruncolo può far gola anche quello, ma allora dobbiamo ammettere che un'ulteriore violazione della tomba avvenne a breve distanza di tempo.
[SM=x822741]
Chi decise di inumare Akhenaton lì, avrebbe lasciato che il re dimorasse per l'eternità nel sarcofago di una donna senza volto, senza nessun volto, nè sopra nè sotto?
Tut ne ebbe almeno 3 volti stratificati sul suo.
Per anni di regno e per qualità della politica Tut non fu più importante di Akhenaton.
[SM=x822741]

Non riesco proprio ad immaginare una dinamica degli eventi che porti ad una fine di questo genere, la KV55 è proprio uno dei grandi misteri dell'Egitto antico, altro che pile di Dendera.
FrAnkh
00giovedì 1 febbraio 2007 23:03
Giuste e precise le osservazioni di Pizia.

Però, vorrei fare qualche osservazione anch'io.

Tralascerei la questione dell'età: vi sono troppe stime (fatte da professionisti del genere e in disaccordo fra di loro) per potere esprimere un'opinione in merito.

Sulla questione delle analisi del DNA, che in questo caso sarebbero utilissime, mi sembra di avere letto da qualche parte (però non ricordo dove) che fino a circa 500 anni indietro, secolo più, secolo meno a seconda dei casi, sono valide; oltre questo termine non possono più essere ritenute accettabili per il decadimento della materia. Se qualcuno sa qualcosa in argomento, è pregato di riferirlo, così potremmo avere le idee più chiare in merito.

Considererei ora il problema del sarcofago (per chi era stato confezionato) e del suo ultimo occupante (chi poteva essere).

Il sarcofgo: abbiamo visto che molto probabilmente era destinato originariamente ad una donna, e non sappiamo chi possa essere, se non per supposizione o per esclusione di altri soggetti. Ad esempio, secondo me non poteva essere Teye perchè il volto di questa regina era piuttosto rotondo, mentre quello del sarcofago riportava i lineamenti di un viso piuttosto allungato.

La mummia. Mi pare che i candidati possano essere sostanzialmente due: Akhenaton e Smenkara. Ora, tutte le osservazioni fatte da Pizia su Akhenaton possono valere anche per Smenkara: infatti alla sua morte, sia che fosse morto durante l'ipotizzata coreggenza con Akhenaton, sia che fosse morto non in regime di coreggenza, era, in ogni caso Re d'Egitto.

Ammesso quindi che la mummia fosse quella di Smenkara, ripeto, Re d'Egitto a tutti gli effetti,si potrebbero fare per lui le stesse obiezioni:
Perchè l'uomo della KV 55, pur essendo di stirpe reale non ha avuto lo stesso trattamento di Tut?
...e così via.

Però, particolare a mio avviso molto importante (e già espresso più volte) i mattoni magici portavano il nome di Akhenaton.

A mia volta faccio due domande:

"Perchè, se il defunto in questione era Smenkara, non c'erano nella KV 55 i mattoni col suo nome?"

"Perchè allora sono stati messi lì i mattoni col nome di Akhenaton?"




.Bata.
00venerdì 2 febbraio 2007 09:49
Alcuni interrogativi,

1 - Siamo sicuri che l'occupante della KV55 sia un uomo? o esistono dubbi in merito?

2 - Ammesso e non concesso che potesse trattarsi di una donna,
se Smenkhkhara fosse stato Nefertiti il sarcofago potrebbe essere, giustamente per una donna, togliere il nome e strappare il volto sarebbe servito a nasconderla?

3 - Nel caso, potrebbero, i mattoni magici, essere l'estremo dono di Akhenaton?

4 - Se Smenkhkhara fosse Nefertiti, quindi RE, sarebbe stata sepolta con la postura delle Regine o dei RE?

Preciso che l'epoca dell'eresia amarniana non è il mio periodo preferito e ho poca dimestichezza con le problematiche in questione, quello che so è frutto di curiosità (se vogliamo di Gossip d'epoca).

Ciao, BATA [SM=x822715]
FrAnkh
00venerdì 2 febbraio 2007 14:34
Premesso che sul caso in questione i dubbi sono ancora numerosi, mi pare però che le analisi dello scheletro dell'occupante la KV 55 portino pressochè tutte a stabilire che fosse un uomo. Solo l'anatomista di Davis (...forse per compiacere al dispotico mecenate?) stabilì che le ossa appartennero a una donna.

Non penso che Smenkara e Nefertiti fossero la stessa persona, quindi non posso fare commenti in merito. Non escludo che altri possano sostenere questa tesi.

I mattoni magici dovevano proteggere la persona che si trovava nella tomba, escluderei quindi che possano essere l'estremo dono di Akhenaton per chicchessia.

Le donne che indossarono la corona di Re dell'Alto e Basso Egitto, per quanto ne so io, e limitatamente fino alla fine del Nuovo Regno sono quattro: Nitocris (VI din.), Sobeknefru (XII din.), Hatshepsut (XVIII din.) e Tausert (XIX din.). Di tutte queste Regine, salvo forse per Hatshepsut, non è stata trovata la mummia, per cui non si può sapere come siano state sepolte queste Regine. Secondo la mia modesta opinione, il Re d'Egitto, uomo o donna che sia, veniva sepolto secondo i riti e le modalità che spettavano al Sovrano.
pizia.
00venerdì 2 febbraio 2007 19:05
Uhmmm... secondo me FrAnkh ha un asso nella manica [SM=x822712]

Intanto chiaritemi, oh voi che avete visto dal vero le parole dell'archeologo, se la questione della posizione è o non è importante.
Diamo per scontato che la mummia della KV55 sia stata mummificata col braccio sinistro disteso lungo il fianco perché lo ha scritto Davis o abbiamo altre testimonianze di ciò?
Lui in quel momento era tanto convinto di aver trovato Teie (e non è un personaggio di fondo, ma un attore protagonista nella scena amarniana!) che forse vedeva Teie dappertutto.

Anche io sono del parere che non è Teie la faccia strappata, lei aveva anche una faccia piccola e magra, con un mento sfuggente che non sembra corrispondere a quanto resta nel legno.

Sarebbe interessante vedere vicine le facce dei sarcofagi della KV63 a paragone con questa, visto che in questo periodo storico i ritratti prodotti sugli oggetti (reali!) hanno notevole somiglinaza con i loro soggetti.

Dunque, più che la posizione della mummia, come osserva FrAnkh, i mattoni potrebbero essere rilevanti per l'identificazione dell'occupante.
Quando furono prodotti e murati tali mattoni dovevano proteggere la mummia di Akhenaton.
Ma se non sbaglio, i mattoni non sono tutti uguali, sembra che uno sia stato rifatto con un materiale di qualità inferiore, o forse da un artigiano meno bravo, insomma, si da di esso una datazione posteriore rispetto agli altri.

C'è traccia di questa differenza nello scritto di Davis?

E' vero che sui mattoni probabilmente erano applicati 4 amuleti con la rappresentazione dei simboli dei 4 figli di Horus, asportati con modalità ancora da chiarire?
Hotepibre
00venerdì 2 febbraio 2007 23:20
...e se si fosse trattato di una tomba di... transizione in attesa di...?

Mi spiego meglio, sappiamo che sotto Tutankhamon (verosimilmente) si provvide al "trasloco" di alcune tombe reali da Amarna alla Valle, e se, quindi, il corpo della KV55 fosse stato "provvisoriamente" deposto in quella tomba in attesa che ne fosse pronta una "degna" di lui/lei? A rirpova di ciò, peraltro, i materiali "sparsi" e lo stesso "scrigno" di Tye appoggiato al muro e non montato... e se la KV55 fosse stata solo un deposito di materiali da sistemare?

Forse anche all'epoca non c'era niente di più definitivo del provvisorio peraltro, la morte imprevista di Tutankhamon potrebbe aver fatto passare in secondo piano, o meglio dimenticare del tutto, la ricollocazione del povero occupante la KV55.

Quanto alle ipotesi fisionomiche ricavabili dalla struttura ancora esistente, e visibile, in legno, credo sia difficile adattare qualsivoglia viso a quel che rimane per vari motivi:

1. si tratta solo di un "supporto" che serviva per sostenere, appunto, la lamina d'oro che sarebbe successivamente stata applicata (vero è che, da quanto rimane del volto d'oro, per estensione delle linee esistenti, questo sembra affilato e non tondeggiante). Era perciò importante avere "punti di appoggio" e non è da escludere (forse dico un'eresia) che esistesse una sorta di "catena di montaggio" che prevedeva "a priori" la costruzione di sarcofaghi in legno da rifinire "alla bisogna";

2. nel corso dei millenni il legno (senza voler parlare dei danni causati volontariamente dagli uomini) ha subito ogni tipo di oltraggio, dall'assenza di aria, all'umidità (o meglio all'acqua) che penetrava dal soffitto lesionato, alla improvvisa esposizione (all'atto dell'estrazione dalla tomba da parte di Davis) a temperature roventi. Il legno, quindi, si è sicuramente ristretto o gonfiato alterando considerevolmente la struttura originale.

Quanto all'asportazione della "maschera" (indichiamola così per comodità anche se non lo è in senso stretto), se non ci fossero altri danni potrebbe essersi anche trattato di un'asportazione di oro da parte di ladri, ma perchè allora non asportare tutto l'asportabile? E, soprattutto, perchè tagliare così nettamente e precisamente ogni cartiglio che avrebbe potuto indicare il nome del defunto?

MOlto interessante, infine, il lavoro di FrAnkh sui mattoni magici; mi pare di ricordare, però che dei 4 mattoni presenti solo due erano intestati ad Akhenaton.

.Bata.
00venerdì 2 febbraio 2007 23:33
Forse mi sto incuriosendo troppo ma nella foto del sarcofago pubblicata ho notato che la figura riprodotta porta la barba e non mi sembra un'aggiunta successiva, sarebbe alquanto strano aggiungere la barba e strappare il volto.

Tornando alla barba, dal DIZIONARIO LAROUSSE DELLA CIVILTA' EGIZIA ed. Gremese Editore, leggo: "... una delle insegne della sovranità era proprio la barba, che veniva portata dal faraone ed era triangolare, ondulata e alquanto lunga.
Si trattava di una barba posticcia, fissata dietro le orecchie con un cordoncino.
Per questo motivo, nelle rappresentazioni dei faraoni defunti, sulla maschera funebre, si trova una barba lunga e stretta, intrecciata e terminata con un ricciolo, simile a quella che portavano le divinità.
Questa barba posticcia costituiva certamente un simbolo di forza virile e venne portata anche dalla regina Hatshepsut in segno di potenza conferita dal titolo faraone.
Il faraone indossava questa barba solo in occasione delle feste o delle apparizioni in pubblico, quando indossava tutte le insegne del proprio grado secondo l'etichetta....."

Ora, stiamo cercando di capire l'insieme, per chi era in origine il sarcofago e chi fu l'ultimo occupante, quanto ho riportato mi fa pensare che il sarcofago sia stato realizzato per un RE ma è chiaro che la parrucca, l'arcata sopraciliare rimanente e il sarcofago rishi da donna sono in netto contrasto con la barba, che secondo me, ripeto, non è un'aggiunta successiva.

C'è di che incuriosirsi e sono di natura curioso.

Ciao, BATA [SM=x822715]
Hotepibre
00venerdì 2 febbraio 2007 23:37
...a proposito, ma lo sapete che nelle vicende relative al sarofago di KV55 c'entrò anche un italiano?

Si trattava di tal Carlo Oropesa, scultore, cui venne dato incarico, nel 1915 di procedere al restauro del sarcofago medesimo.
Una teoria vorrebbe che i frammenti di foglia d'oro che sarebbero poi stati utilizzati in Germania per ricreare (su supporto di plexiglass) il "fondo" del sarcofago avrebbero raggiunto quel paese proprio perchè portativi da Oropesa (ma non esistono riscontri di tale teoria, anzi).
E' interessante, il fatto che, nel dicembre 1915, i registri del Museo del Cairo riportano una precisa indicazione relativa ad alcuni frammenti di foglia d'oro provenienti dal "sarofago di Akhenaton".
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