Un po' di storia.... l'epopea della "Bella..."
Dal diario di Borchardt, scritto risalente a poco tempo dopo il ritrovamento nella bottega di Thutmose. Riferendosi al busto, l'archeologo scrisse:
"It's no use describing it, you have to see it!"
["E' impossibile descriverlo, bisogna vederlo!"]
Pochi mesi dopo il ritrovamento del busto, Borchardt trovò anche un ritratto che riproduceva Akhenaton e la sua consorte, Nefertiti. In esso la regina era visibilmente ritratta con le stesse caratteristiche che presenta la donna del busto (n.d.r. che, ricordo, non riporta alcun nome o indicazione di riferimento alla persona riprodotta). Stabilì, pertanto, che il busto dovesse riprodurre Nefertiti e lo riporrtò nelle pagine del suo memoriale.
Il busto venne esposto al pubblico, per la prima volta tra il 1913 e il 1914, ma vi restò soltanto per pochi giorni, quindi venne rimosso e custodito nel Museo, su richiesta di Borchardt, che temeva ripercussioni dall'Egitto.
Nel 1924, Borchardt ripresentò il busto in una pubblicazione fotografica, che intitolò 'Porträts der Königin Nofret-ete', e il reperto riapparve, a disposizione del pubblico, nella sala del Museo Berlinese. Nello stesso anno, Borchardt ricevette il divieto di contiinuare i suoi scavi in Egitto.
E questa è solo una piccola parte delle vicissitudini che hanno interessato il famoso busto. Chi volesse approfondire nella totalità della storia, potrà farlo qui:
www.nofretete-geht-auf-reisen.de/echronol.htm
è evidente il forte interesse da parte dell'Egitto, intenzionato a rivavere il busto a qualsiasi costo, al punto che nel nuovo Museo Egizio, ancora in costruzione, è già stato considerata l'area che dovrà essere e+dedicata ad ospitarlo.
E', però, altrettanto evidente la volontà tedesca di non rinunciare al reperto.
La questione potrebbe, in effetti, essere letta in duplice chiave. Se da un lato va, infatti, considerato l'interresse tedesco, motivato dalla preziosità e dall'unicità di questo reperto, dall'altra non è possibile escludere l'intenzione degli attuali detentori di evitare che si scopra la reale natura dello stesso...
Proseguendo in un esame oggettivo dei fatti, riporto a seguire quanto qui scritto a proposito delle analisi eseguite sul busto, che permisero di rilevarne i "ritocchi", apportati, secondo i risultati, dallo stesso Thutmosi:
"Le rughe di Nefertiti"