Amarna. Aggiornamenti dal Professor Kemp

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Hatshepsut76
00venerdì 22 giugno 2012 10:35
Un report di lavoro recentemente completato ad Amarna, primavera 2012

Qui di seguito trovate la prima parte del report che ho ricevuto ieri dal Professor Kemp.


L’ultimo giorno di marzo abbiamo ripreso il nostro campo di lavoro. Il posto scelto era il sito del Grande Tempio di Aten, che si trova subito dietro il moderno cimitero del villaggio di El-Till. Gran parte delle fondamenta del tempio fu scavata da John Pendlebury per la Egypt Exploration Society nel 1932, ed un rapporto sulle scoperte, sia in campo architettonico che sugli oggetti, venne inclusa nel volume City of Akhenaten III, pubblicato nel 1951. Il motivo per cui ha trovato posto nella nostra agenda è che il cimitero del villaggio è costantemente in espansione e minaccia di usurpare quel poco che è rimasto del vecchio edificio.

Il nostro scopo è stilare un nuovo record di quello che sopravvive, e poi di procedere a proteggere i resti, in parte con il riseppellimento, in parte evidenziando le principali linee murarie e particolarità in nuovi materiali, principalmente blocchi di calcare. Solo in questo modo il sito guadagnerà rispetto a sufficienza per sfuggire ad ulteriori perdite. Il sito è ampio, e per portare a termine il progetto ci vorranno parecchi anni. Il risultato dovrebbe essere di grande interesse per i visitatori, che potranno vedere la grandezza del tempio di Akhenaton, e la sua straordinaria disposizione, che includeva centinaia di tavolette da offerta, disposte in file in ampi cortili.

Il Ministro delle Antichità era rappresentato dagli ispettori Mohammed Wahaballah Abdelaziz e Shimaa Sobhy Omar. il team archeologico comprendeva Mary Shepperson e Marsha Hill nello stela site, e Miriam Bertram, Delphine Driaux e Anna Hodgkinson all’entrata del tempio

Hatshepsut76
00mercoledì 27 giugno 2012 16:18
Ecco la secopnda parte del report di Kemp:


L'entrata frontale del tempio
La prima settimana è trascorsa a rimuovere la spazzatura del villaggio che stava per coprire la facciata del tempio, che che si trova dietro la strada asfaltata che collega i villaggi di El-Till ed El-Hagg Qandil, ed è conveniente uno spazio aperto per scaricare. Il nuovo scavo è iniziato il 7 aprile ed è finito il 17 maggio. Il 20, il nostro team di costruzione ha preso il controllo, e ha iniziato l’incarico di riseppellimento e delimitazione delle mura. Il loro ultimo giorno è stato il 10 giugno.
Il tempio principale occupa soltanto una piccolo parte di un enorme recinto, che è messo in evidenza da un muro di mattoni che si snoda per 800 m. Quasi perso nel tempo, e ampiamente nascosto dalle recinzioni della moderna, sono altre parti del tempio. Includono il posto in cui frammenti di una stela di quarzite porpora che reca una lunga lista di offerte sono state trovate in passato, così come frammenti di quela che probabilmente era una statua di Akhenaten. Di questo posto ne abbiamo fatto un oggetto di indagine.
Dal progetto di Pendlebury si apprende che la facciata del tempio includeva una coppia di piloni in mattoni di fango, e parecchie strutture all’interno, che precedevano il princiopale edificio in pietra. Lui aveva chiamato una di queste “Altare”. Parte di questo era visibile quando abbiamo iniziato, essendo seppellito sotto cumuli di detriti, e sedimenti di polvere, sabbia, sporcizia e comncime animale accumulatosi dal 1932.la rimozione di questi depositi ha rivelato che molto di ciò che Pendlebury aveva visto in questo punto è ancora presente e non è molto cambiato. Abbiamo concentrato il nostro lavoro sul pilone più a nord, e sull’entrata più a nord tra queste, e sull’ “Altare”, un impressionante posizionamento di fondamenta fatte di gesso e calcestruzzo per un edificio in pietra che conteneva una sala colonnata, dunque così lontana da essere un altare. Dalla fine del nuovo scavo, le fomndamenta dell’”Altare” sono completamente esposte, come la soglia di mattoni tra i piloni, ma solo una piccola parte del nord stesso pilone era visibile. La vasta bucadi Pendlebury, che si trova in alto, doveva essere rimossa come pezzo copnvenzionale di scavo, con i dtriti passati al setaccio, e questo è stato un processo lento. In vista del numero di pezzi di scultura rotta e di frammenti scoperti, questa è una procedura giustificabile, ma resta ancora da scavare metà della gran parte di bottino
Pendlebury ha determinato che questa parte di tempio ha visto più di una alterazione nella sua conformazione, poiché il pilone appartiene ad una fase sucessiva e più importante. Il nostro schiarimento sul pilone ha gettato più luce su questo processo di allargamento.
Il proposito dell’edificio resta incerto. In tre dei dipinti della Casa di Aten, nelle tombe ad Amarna (due nella tomba di Meryra, una nella tomba di Pahesny), apparentemente nell’entrata più esterna del tempio, si erige un edifiio diverso (mostrato duplicato nel caso di una delle scene di Meryra). Le scene differiscono in tutti e due i casi. La versione di Panehsy dà risaltoal trono, mentre quella di Meryra includeuna Finestra di Comparizione. Ad ogni modo sembra come un piccolo palazzo, qualcosa di necessario in tutto il mondo che il re ha visitato.


Hatshepsut76
00giovedì 28 giugno 2012 11:40
Di seguito riporto la terza parte del report di Kemp:


Il lavoro di ricostruzione

Le ultime tre settimane sono state dedicate a tracciare lo schema dell’edificio permanentemente visibile. A partire dal momento in cui lo scavo è finito, sono state esposte le fondamenta in gesso dell’edificio, coprendo così un rettangolo di circa 14x25 m. Le fondamenta avevano differenti profondità, riflettendo la pendenza del terreno verso il basso. Questo ha creato un livello comune per le sommità delle fondamenta, tranne che per la parte più a nord della sala colonnata, che era più bassa di 20 cm.
Una possible direzione dell’azione era seppellire l’intera costruzione nella sabbia, e lasciarla senza contrassegno. Comunque, questo è come aver reso perpetua l’impressione che il sito non meriti il rispetto che gli dev’essere dato e, a lungo termine, aver incoraggiato ulteriori usurpazioni dell’area del tempio. Io ho adottato il progetto di costruire le fondamenta ad un livello comune, poi fermarlo con una linea di blocchi che riprodurrebbero le fondamenta. Tutti gli spazi intermedi saranno riempiti con sabbia e, alla fine, la parte frontale sarò seppellita nella sabbia quanto basta per ricreare il livello del terreno del tempio nella sua fase finale.
Ho ingaggiato un team di costruttori da El-Till che ha già fatto questo lavoro per noi precedentemente. Usando nuovi blocchi di calcare che giacevano su un letto di sabbia che li separa dalle vecchie fondamenta, un nuovo strato di fondamenta è stato posato sopra tutto, tranne sulle ultime due strisce di fondamenta in calcare. Queste, ec altre antiche superfici, sono stae protette con la sabbia. Quando riprenderemo, il passo finale sarà posare una fila singola di pietre su tutte le linee murarie, e ricreare lo schema delle fondamenta nella stessa direzione. Tutti gli spazi rimanenti saranno riempiti di sabbia, lasciando una basas piattaforma, di un blocco di altezza, sopra cui sarà visibile in modo discreto lo schema dell’edificio.


pizia.
00giovedì 28 giugno 2012 17:34
Ancora grazie per il report!
[SM=g1590577]
Hatshepsut76
00giovedì 28 giugno 2012 18:41
Di nulla! Mi sembra manchi ancora qualcosa da tradurre; cercherò di lavorarci in questo lungo week end romano, di modo che ad inizio settimana sarà completo.
Hatshepsut76
00lunedì 2 luglio 2012 11:31
Ecco intanto l'inizio della terza ed ultima parte:


L’ubicazione della stele

Il sito della stele si trova di fronte al santuario del Grande Tempio di Aten, a sud est del cimitero moderno. Il sito è stato scavato negli Anni Trenta dalla Egypt Exploration Society , sotto la guida di John Pendlebury, che trovò una larga depressione a T, a nord est dell’entrata del santuario. La spedizione dell’EES scavò all’interno di questa depressione, fino alle fondamenta in calcare di gesso, circa 50 cm sotto il livello della superficie. Si concluse che questa era le fondamenta per una piattaforma in pietra, che conteneva una larga stele dalla punta arrotondata, dipinta nei rilievi della tomba di Amarna.
Questa stagione la depressione della stele è stata scavata di nuovo, così che queste fondamenta possano essere registrate. In aggiunta, l’area attorno ai limiti della depressione, che racchiude un’area di 25x25 m, era scavata per garantire ulteriore evidenza per l’uso di quest’area all’interno del tempio. Un ulteriore scopo era il ritrovamento di frammenti della stele, che era fatta di una diversa quarzite porpora, così da aggiungersi a ciò che si sa della stele dai frammenti già custoditi presso il Metropolitan Museum of Art in New York.
Lo scavo ha rivelato due fasi di architettura: una prima fase, che consiste in una piattaforma di piccoli mattoni in argilla circondata da ampi edifici postali, ed altra architettura effimera, seguita dalla fase del tempio principale, per cui l’architettura della prima fase era sullo stesso piano e rimpiazzata da una piattaforma di pietra conficcata in una fossa per fondamenta.

Hatshepsut76
00lunedì 2 luglio 2012 16:01

Fase uno

Una fondamenta rettangolare in mattoni di fango, delle dimensioni di 6,30m x 4,50 m si trova nel lato orientale della depressione della stele, con i resti di due basi in mattoni sul suo lato nord: delimitando, probabilmente, la fine di una scala fino alla piattaforma in mattoni di fango. Un’area di pavimento dal rivestimento solido sopravvive a ciò che sarebbero stato i piedi di queste scale. Sono stati trovati fossi profondi ed angusti che formavano tre lati di un rettangolo che circondava questa piattaforma in mattoni di fango.
Sul lato più occidentale della depressione, la superficie desertica erosa era stata trovata incise da molte piccolo particolarità. Queste includono un fossato poco profondo da nord a sud, depressioni circolari per contenere vascelli, ed un gran numero di piccli pozzi e [post-holes]. Quest’area sembra aver avuto un gran numero di utenti, probabilmente dovuta alla preparazione e consacrazione di offerte, ed essere stata il sito di un’architettura in legno di piccola scala, per esempio materiale per cinta, ripari o schermi
Sia sul lato orientale che su quello occidentale della depressione a stele, l’architettura della fase uno sembra essere stata pareggiata. La piattaforma in mattoni di fango è stata distrutta con l’ultimo strato di mattoni, i profondi pilastri dei pozzi erano riempiti di detriti di mattoni di fango, ed i pozzi piccoli, canali di scolo ed ubicazioni sembrano essere state deliberatamente riempite completamente di fango: il terreno si stava preparandop per l’architettura della Fase 2.

Hatshepsut76
00martedì 3 luglio 2012 11:26
E continuiamo...


La Fase Due

Un’ampia depressione rettangolare a forma di T è stata scavata con un’ estensione molto limitata sul lato sud. Ai piedi di questa, lungo i bordi, sono state trovate tracce di fondamenta in gesso. La fondamenta sembra essere stata più ampia della sua attuale estensione, ma molto è andato perduto con la rimozione dei blocchi, ed ulteriormente distrutta dagli scavi della EES. Le impronte dei blocchi suggeriscono che una larga piattaforma di blocchi in calcare sia stata costruita nella depressione, con l’estensione più a sud che rappresenta una scala che conduce alla sommità di questa.
Sulla cima dei detriti di costruzione di questa piattaforma, un rettangolo in mattoni di fango come pavimentazione era collocato a nord, guardando verso il padiglione dell’entrata nord, che si trova ai due lati del muro di cinta del tempio. Un composto di fango è stato usato per livellare l’area a sud e ad ovest, in attesa di preparare una pavimentazione in composto di gesso, di cui un frammento a sud delle fondamenta della scala. Alla fine è stato costruita una fondamenta rettangolare in composto di gesso fino all’area sud-ovest della piattaforma principale, probabilmente per mantenere una statua del re in posizione seduta. Il taglio per questa fondamenta ha interrotto le caratteristiche della Fase 1.




Scoperte

Uno degli scopi di questa stagione è stato raccogliere frammenti di stele che erano collocati sulla cima della piattaforma in pietra della Fase due. Tutti i frammenti di quarzite porpora all’interno dell’area di scavo sono stati esaminati, e quelli con immagini lavorate sono stati trattenuti per studi futuri. Sono stati scoperti molti piccoli frammenti con iscrizioni; in genere presentavano piccoli geroglifici suddivisi in registri, come si può vedere dai frammenti più ampi presenti al Metropolitan Museum, ma sono stati trovati anche alcuni elementi figurativi, tra cui un piccolissimo frammento con un occhio intagliato, forse di una principessa reale. Sono stati trovati anche piccoli frammenti di una statua in diorite.
Un ritrovamento commune sul sit è stato l’incenso, e frammenti sono stati trovati in quasi tutti i fossati, cave e [post-holes] della Fase Uno. Un po’ era sottoforma di cumuli grezzi, ma è stato più comunemente ritrovato in una forma definita, come piccoli bastoni ricurvi, simili a vetro rosso. In genere, molti pochi ritrovamenti sono stati ricoperti dal materiale scavato, ad indicare che l’area della stele del tempio è stata ripulita dalla spazzatura e dai detriti.



Non manca molto alla conclusione...
Hatshepsut76
00mercoledì 4 luglio 2012 11:27
Eccoci arrivati alla fine...


Lavoro alla casa di spedizione

Nello stesso periodo la casa di spedizioni ha svolto il ruolo di ospite verso gli studiosi che erano venuti al campo annuale di antropologia dall’Università dell’Arkansas. Alan Clapham ha completato il suo studio sui resti dello stabilimento dagli scavi del Villaggio di Pietra, ora oggetto di molte pubblicazioni, che speriamo andranno in stampa in estate. Willeke Wendrich sta continuando il suo studio sull’arte della cottura e finiture opache esaminando il materiale usato per realizzare gli economici sarcofagi simili a stuoie nel cimitero. Rainer Gerisch, oltre a cercare ulteriori campioni di carbone, ha esaminato la notevole crescita di piante negli wadi del deserto, che sono cresciute grazie alle forti piogge dell’anno scorso. Alexandra Winkels ha iniziato uno studio, includendo esami al microscopio, del gesso di cui era fatto ampio uso ad Amarna, soprattutto nelle fondamenta architettoniche. Marc Gabolde ha copiato e trascritto un vasto gruppo di documenti in ieratico, di cui molti provenienti dal centro della città. Il suo collega dell’università di Montpellier, Jean-Pierre Patznick, ha iniziato uno studio su piccoli sigilli in argilla, e le impronte di sigilli in argilla su tappi di anfore, provenienti da varie parti del sito. Kristin Thompson e Marsha Hill hanno fatto numerose aggiunte al catalogo dei frammenti delle sculture, concentrandosi sul materiale proveniente dal Grande Tempio di Aten, ma includendo anche revisioni al già esistente catalogo del materiale fatto nelle stagioni precedenti.
Il camposcuola dell’University of Arkansas, condotto da Jerry Rose, ha sottoposto a “processo” 41 scheletri ulteriori. L’ora familiare e oscuro quadro della vita ad Amarna è di nuovo emerso, contrassegnato da alta mortalità tra le fratture giovani e frequentemente rimarginate, e segni di problemi di metabolismo. Come estensione dello studio dei resti umani, Jolanda Bos ha fatto una stima iniziale di cosa dovrebbe essere fatto con gli ultimi campioni di capelli umani, che sono stati recuperati dal cimitero. Una delle sue osservazioni preliminari è che i “fat cones”, di cui un verosimile esempio è stato trovato nel 2010, potrebbero non essere stati non comuni nelle tombe.
un incarico maggiore che gli scavi nel cimitero hanno creato è la conservazione e il consolidamento dei resti di molti sarcofagi in legno decorati, preparandoli per una possibile esibizione pubblica in futuro. Supportare questo lavoro è il soggetto del nostro appello tramite il sito di Justgiving. Julie Dawson e Lucy Skinner hanno speso molto tempo e pazienza al compito, uno dei quail è destinato a continuare nel tempo.per continuare questo lavoro abbiamo un appello sul sito di Amarna Justgiving:

http://www.justgiving.com/Amarna-Project2

Uno sviluppo significativo sul modo in cui procede la spedizione è il crescente coinvolgimento di personale dal Ministero Egiziano delle Antichità. Alcuni sono ispettori locali che aspettano sessioni di apprendistato sul campo, ma siamo anche stati capaci di invitare al campo di antropologia tre specialisti di ossa egiziani.
Per il lavoro più recente riceviamo un supporto generoso dall’Amarna Trust e dai suoi supporter, dalla Amarna Research Foundation e dal Metropolitan Museum of Art, Egyptian Art Department. Ma adesso stiamo iniziando un considerevole ampliamento del lavoro ad Amarna, comprendente periodi più lunghi sul sito.
Abbiamo un lungo programma pianificato per l’autunno, che vedrà due ulteriori mesi di scavo nel cimitero delle Tombe Sud. Per aiutarci a portarlo avanti, spero fortemente che continuiate a supportarci.

Barry Kemp, 20 giugno 2012


-francis-
00mercoledì 4 luglio 2012 13:55
Grazie Luca!
Hatshepsut76
00mercoledì 4 luglio 2012 15:36
Di nulla, Franca! E' un piacere per me tradurre i report di scavo di Kemp
Hatshepsut76
00lunedì 8 ottobre 2012 12:02
Ecco la traduzione dell'ultima mail di aggiornamento che mi è pervenuta dal Prof. Kemp:


La casa scavata ad Amarna è stata riaperta l’altra settimana per l’inizio della stagione di scavo autunnale. Attualmente la casa è occupata da un team di volontari che stanno trasferendo le registrazioni cartacee di artefatti scavati ad Amarna a partire dal 1979 in un database elettronico. Dopo una settimana e mezzo di lavoro sono state digitalizzate circa 6000 registrazioni di oggetti, per un totale di circa 24000. la maggior parte dei seimila oggetti provengono dagli scavi effettuati nei tardi Anni Settanta e primi anni Ottanta nel villaggio dei lavoratori, ed è stato affascinante rivedere queste scoperte.


Questo è il primo passo verso la creazione di un archiio online integrato degli artefatti, resti ambientali e biologici, progetti di case, ed altre registrazioni per l’atlante digitale di Amarna. Confidiamo che, un giorno, tutti saranno abilitati ad esplorare e studiare in modo migliore l’archeoogia di Amarna.

Ringraziamenti spettano ai nostri volontari - Ashley Hayes, Megan Paqua, Melanie
Pitkin and Reinert Skumnes – per tutto il loro difficile lavoro. È fonte di ricompensa vedere le registrazioni scritte compilati da molti archivisti di oggetti nel corso degli anni trasferiti in una forma più ricercata.


Il prossimo passo sarà un campo scuola in tecniche di scavo, che si terrà da metà ottobre a metà novembre, ed una stagione di scavo estesa al cimitero delle tombe sud, che includerà un lavoro di illustrazione, ed ulteriore conservazione dei sarcophagi in legno. La stagione finirà appena prima Natale, quindi in futuro sarà un periodo affaccendato.

Vi terremo informati con il progresso della stagione, voi potrete seguirci, e vedere le immagini del lavoro su Amarna Project

Anna Stevens/Barry Kemp

Hatshepsut76
00mercoledì 24 ottobre 2012 11:50
Ecco l'ultimo aggiornamento del Professor Kemp, che ho ricevuto questa mattina:


Campo scuola autunnale ad Amarna

Il 14 ottobre ha iniziato a riunirsi l’attuale campo scuola ad Amarna, cinque studenti d’oltreoceano e sette ispettori dello SCA (presi in prevalenza dalla regione del Medio Egitto) diretti alla casa di spedizioni di Amarna. Il tema del campo scuola è lo scavo, inteso sia come mappatura e pianificazione, che attraverso l’apprezzamento dell’impatto umano sul paesaggio. Amarna è il posto ideale per questi propositi, poiché offre una varietà di esempi chiari e ragionevoli ed opportunità di istruzione. Il luogo di ritrovo di quest’anno per la pianificazione e il disegno della sagoma, con l’utilizzo di una stazione completa, misure basiche e strumenti di disegno e fotografia aerea dalla mongolfiera ad elio della spedizione è il Grande Tempio di Aten, e più precisamente una delle più ampie distese di calcestruzzo sul quale sono evidenziati gli schizzi di un gran numero di tavolete d’offerta. Gli esercizi settimanali sull’apprezzamento del paesaggio archeologico avvengono nel Cimitero delle tombe sud, l’area della città attorno alla casa di Tuthmose, il Villaggio di Pietra e la tomba di Pahnesy ed il territorio circostante. Conferenze serali e visite agli altri siti completano il programma.

Il campo scuola si tiene in collaborazione con l’Istituto per Campi di Ricerca della California e con il patrocinio del Consiglio Supremo delle Antichità in Egitto, in particolare con il supporto del Dr. Abd el-Rahman El-Aidi. Siamo grati al Dr Hans Barnard, Gwil Owen and Miriam Bertram per offrire volontariamente I loro servizi di istruttori.

La rimozione della superficie di gesso della prima corte del tempio ha rivelato un fatto sorprendente. L’area è circondata da un argine di sabbia arida, spesso circa un metro, con un capitello spesso fatto di calcestruzzo che rappresenta i resti della pavimentazione che, in origine, era distribuita per l’intero tempio. I lati dell’argine sono crollati nel corso degli anni. Nel corso della ripulitura dei bordi è risultato chiaro che contiene frammenti di fine scultura, e pezzi di intarsi intagliati in pietra scura. I frammenti includono pezzi di calcare indurito (evidentemente da un architrave largo ed ornato), travertine, granite e quartzite. Dobbiamo concluderne che, prima che la fase finale del tempio fosse completata, non ci fosse più bisogno di pezzi di scultura fine, e furono rotti definitivamente.


Il 22 ed il 23 ottobre la spedizione è stata onorata della visita dell’Ambasciatore britannico, James Watt, e sua moglia, Amal.

Il campo scuola è programmato per terminare il 15 novembre. Dal 28 ottobre si sovrapporrà con l’inizio della prossima stagione di scavo al Cimitero delle Tombe Sud, diretto dalla D.ssa Anna Stevens.

Hatshepsut76
00lunedì 26 novembre 2012 10:37
Ecco gli ultimi aggiornamenti:


Risultati del campo scuola al Grande Tempio di Aten

Il campo scuola ancora in corso, attivato di concerto con il Ministro dello Stato per le Antichità, su richiesta dell’Istituto per la Ricerca sul campo è terminato il 15 novembre.lo scopo principale era preparare un nuovo piano di parte del tempio principale, il primo di una serie di corti riempiti con tavolette d’offerta. Ciò che resta è una piatta diffusione di calcestruzzo, esposto per la prima volta nel 1932 dalla Egypt Exploration Society, sulla quale sono impressi gli schizzi delle particolarità architettoniche, per la maggior parte file di tavolette d’offerta rettangolari. Dalla fine del campo scuola una metà della prima corteè stata pulita in maniera rude dalla sabbia, e registrata con successo a una pianificazione in scala 1:25, e dalla fotografia, sia sul terreno, sia aerea. In più, in primavera è iniziato l’insegnamento di Hans Barnard con la stazione ha abilitato un’ampia estensione per essere realizzato su un piano di superficie digitale dell’area.

Si allega un breve report illustrato del lavoro del campo scuola.


Si è anche tenuto un esercizio settimanale di insegnamento sull’apprezzamento del paesaggio archeologico, in quattro luoghi: Il cimitero delle tombe sud, la casa dello scultore Tuthmose e l’area circostante, il villaggio di pietra e la tomba di Panehsy con il deserto circostante.


E’ stato dimostrato possibile provvedere all’esperienza di scavo al cimitero delle tombe sud. Lo scavo è iniziato il 28 ottobre e procede. Consultare: http://amarna-project.blogspot.com/


Il libro Barry Kemp, The City of Akhenaten and Nefertiti; Amarna and its
People
è stato pubblicato adesso dalla Thames and Hudson e, simultaneamente, dalla American University Press, al Cairo.


La spedizione è parte della strada attraverso un programma di ricerca sul campo e conservazione particolarmente ampio. Questo è reso possibile dalla continua generosità dei membri del pubblico, e dalle sovvenzioni dell’Amarna Research Foundation, la National Geographic Society, il Metropolitan Museum of Art e la University of Arkansas King Fahd Center for Middle East and Islamic Studies.


Barry Kemp/Anna Stevens

Hatshepsut76
00lunedì 26 novembre 2012 10:40
@ Kiya: se lo ritieni opportuno puoi caricare tu il pdf che ti ho inoltrato ieri sera, per piacere? Mi riporta "file too big".
Grazie! [SM=g999103]
Hatshepsut76
00martedì 18 dicembre 2012 10:02
Qui sotto, l'ultimo report del Professor Kemp sull'attività ad Amarna


GLI SCAVI DEL 2012 AL CIMITERO DELLE TOMBE SUD

La settima stagione di scavi al cimitero delle tombe sud, terreno di sepoltura per chi non aparteneva alla élite della città di Akhenaton, è adesso nella sua settima settimana, e si concluderà appena prima di Natale. Quest’anno stiamo conducedo una stagione di campo appena più lunga, con una squadra di archeologi più ampia, per cercare di massimizzare il numero di sepolture che possiamo completare.

Il lavoro è stato un gran successo. Stiamo scavando in tre posti diversi del sito: il basso sito,Wadi Mouth Site, ed una nuova area, nella più lontana fine del cimitero, il Wadi End Site. Le sepolture continuano ad essere pesantemente depredate da vecchi saccheggiatori, ma contengono ancora resti scheletrici, sarcofagi e, talvolta, reliquie. Una scoperta emozionante è stata un sarcofago antropoide fatto di fango grossolano, il primo [so far] trovato nel cimitero. Il lavoro allo Wadi Mouth Site ha anche prodotto un altro sarcofago in legno, decorato, ma molto fragile, portando così a sette il numero dei ritrovamenti nel sito. È stata anche una stagione interessante per il numero di piccoli amuleti e pezzi di gioielleria che stanno venendo fuori dalle tombe, inclusi scarabei, pendenti in faience, una scodella in faience, ed una collana fatta di dischi di perline parzialmente intatta. Nella tarda settimana scorsa abbiamo rabbrividito nel trovare un altro esempio di lapide in calcare, malandata dai segni del tempo, ma con le tipica caratteristica della sommità a punta delle stele da cimitero – in parte probabilmente invocante un’associazione solare.

Altrettanto importante, il numero dei campioni di scheletri sta incrementando giorno dopo giorno. Abbiamo circa 65 individui e stiamo lavorando duramente in questi ultimi giorni per portare il numero più vicino ad 80. questa settimana siamo stati raggiunti sul sito dal Professor Jerry Rose, che è a capo dello studio sui resti umani, e l’altra notte ha tenuto una straordinaria conferenza sull’importanza degli scavi al cimitero per capire le realtà della vita ad Amarna. Ha messo in luce la povera salute di questa gente, e le loro vite lavorative difficili – e l’affascinante idea che alcuni di questi seppelliti al cinmitero possano essere morti in massa per un’epidemia.

Sul sito ci sono anche i conservatori Julie Dawson e Lucy Skinner, che stanno dando una mano a sollevare il fango e i sarcofagi in legno fuori dal terreno e prepararli per l’immagazzinamento e lo studio. Questo tipo di lavoro, così cruciale per assicurare la sopravvivenza di questi fragili artefatti, è stata resa possibile attraverso i fondi raccolti durante la campagna di raccolta fondi Justgiving, iniziata presto nell’anno.

Alla casa degli scavi, l’illustratore Andy Boyce sta preparando pazientemente schizzi sulle scoperte degli scavi, che alla fine appariranno nella monografia sugli scavi.

Il culmine della stagione è stata una celebrazione del centenario della scoperta del busto di Nefertiti, lo scorso giovedì notte, completa di visita al laboratorio dello scultore Tuthmose, dove è stato rinvenuto il busto, ed una festa con i nostri colleghi ed amici dal Consiglio Supremo delle Antichità e dal vilaggio di El-Hagg Qandil verso la casa di scavi.


MOSTRA BERLINESE

Lo stesso cenetnario della scoperta del busto di Nefertiti è stata celebrate al Neues Museum di Berlino, dove si trova il busto, dall’apertura di una bella mostra che durerà fino a sabato 13 aprile. L’esibizione si concentra sugli scavi di Ludwig Borchardt adAmarna, ma concede spazio anche al lavoro del corrente Amarna Project.

http://www.smb.museum/smb/kalender/details.php?lang=en&objID=29934


Ad accompagnare questa esposizione, è stato pubblicato un catalogo con saggi specialistici, in Tedesco e in inglese. Edito da Friederike Seyfried la versione inglese è intitolata In the Light of Amarna; 100 Years of the Nefertiti Discovery. È pubblicato dallo Staatliche Museen zu Berlin (Ägyptisches Museum und Papyrussamlung). Le sue 496 pagine e ricchezza di illustrazioni ne fanno una fonte fondamentale per lo studio dell’arte e del’archeologia di Amarna.

Barry Kemp/Anna Stevens

-Kiya-
00giovedì 29 agosto 2013 04:16
Aggiornamento del 27/08/2013 del Prof. Kemp
Nonostante gli eventi che stanno interessando nuovamente l'Egitto da alcuni mesi a questa parte non lascino adito all'ottimismo, le notizie provenienti dal sito di Amarna e da quelli adiacenti sono piuttosto confortanti.
Alla notizia della devastazione operata presso il Mallawi Museum, ammetto che ho avvertito forte la preoccupazione, data la vicinanza di quest'ultimo al luogo dove sorgeva l'antica Akhetaton, e non solo. Invece le parole del Prof. Kemp, pervenute ieri via mail ad altri suoi colleghi Egittologi, rincuorano riferendo che i siti in questione non sono stati interessati da disordini, per il momento. Inoltre la Polizia Turistica e l'Ispettorato delle Antichità locale si stanno adoperando a mantenerli in sicurezza, ivi compresi i magazzini per lo stoccaggio dei reperti presenti in loco.

Il Prof. Kemp si dice poi fiducioso in merito alla riapertura dei lavori per l'imminente stagione autunnale, durante la quale frammenti di statue e blocchi scolpiti recuperati dall'area su cui sorgeva il grande tempio di Aton attendono di essere registrati e catalogati. Allo stato attuale il Team e i volontari non hanno ancora ricevuto le autorizzazioni necessarie per recarsi sul posto, ma si definiscono cautamente ottimisti. E con loro desideriamo esserlo anche noi.

Colgo l'occasione per condividere con voi una splendida e rara foto del sito in questione (la foto è parte dell'articolo pubblicato dal Prof. Tiradritti sul n.° 80 della rivista francese Dossier pour la Science, trimestrale Giugno/Agosto 2013, con il titolo 'La diplomatie d'Akhenaton':

Hotepibre
00giovedì 29 agosto 2013 11:21
...tra tanti disastri una buon anotizia? Speriamo!
-Kiya-
00giovedì 29 agosto 2013 11:24
Non so se basterà incrociare le dita.....
Ci stanno girando intorno.
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