Amarna: L'antica AkhetAton

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-Kiya-
00mercoledì 22 marzo 2006 14:20
Nome moderno per designare l'antica città di AkhetAton, capitale dell'Egitto sotto Akhenaton.
Il nome di El Amarna o sesemplicemente Amarna è preferibile a quello di Tell El Amarna, che deriva da un'erronea associazione fra i nomi dell'odierno villaggio di El Till e della tribù di Beni Amran.
Il sito, scelto da Akhenaton per la capitale, si trova poco a sud di Ermopoli, sulla riva est del Nilo.
L'area non ospitava insediamenti precedenti, nè templi, e dunque nessun dio da onorare o ricordare che non osse Aton.
L'immenso emiciclo di parti rocciose, che innalzano le loro scarpate dalla piana alluvionale fino agli altipiani orientali, chiude l'area su tre lati; il quarto, a occidente, è delimitato dal Nilo.
Questa vallata è una delle più fertili dell'Alto Egitto, e dunque rendeva la città autonoma per la produzione agricola. L'altopiano roccioso è tagliato da un profondo wadi (termine arabo che indica i fiumi preistorici, che oggi diventano corsi d'acqua a regim torrentizio solo per qualche giorno, nella stagione delle pioggie; si possono considerare veri fiumi fossili)- dove fu scavata la necropoli Reale - che da all'area l'aspetto del segno geroglifico akhet(orizzonte).



Era probabilmente questo "L'Akhet di Aton" (L'Orizzonte di Aton) originario, e ciò è confermato dal fatto che la prima installazione della nuova capitale fu un grande altare, poi divenuto tempio solare, noto come Hutbenben, che si trovava esattamente in asse con l'ingresso del Wadi Reale. Il nome fu poi dato all'intera città: Akhetaton, "L'orizzonte di Aton" o, più precisamente il "Santuario dell'Astro", "il Santuario di Aton".
Nel 6° anno di regno di Akhenaton i lavori erano già così avanti da permettere il trasferimento dell'intera corte nella nuova capitale, e le stel confinarie circondavano ormai tutto il territorio della città; di queste stele oggi se ne conoscono 14. La città era probabilmente più grande della stessa Tebe, e le sue rovine coprono un'area di più di 13 km lungo la riva del Nilo.
Gli scavi hanno innanzitutto restituito la pianta dettagliata della città, permettendo di conoscere l'organizzazione urbanistica e la struttura di ogni elemento. Inoltre hanno portato alla luce migliaia di reperti di quell'arte amarniana che rappresenta una delle vette assolute dell'arte mondiale di tutti i tempi.



Riproduzione virtuale di Amarna - cerchiati in rosso: il Palazzo Reale e il Tempio ad Aton



Riproduzione virtuale del porto


La città si sviluppava lungo un'arteria principale - la Via Regia - che correva da nord a sud, parallelamente al Nilo.
Partendo dal suo confine settentrionale, segnalato dalla stele X, si snodavano successivamente: Dogana, Città Settentrionale, Palazzo Nord (Opet), Sobborgo Nord, Quartiere Centrale (o Regio), Tempio del Fiume, Maru-Aton. Lungo l'arco della parete rocciosa, a est, si trovano le necropoli private, mentre nel cosiddetto Wadi Reale, sempre a oriente, c'erano le tombe di Akhenaton e di altri personaggi legati alla famiglia reale.
Sempre lungo quest'arco roccioso, si trovano le stele confinarie; al centro della vallata, fra la Città Reale e la scarpata, sorgevano il villaggio operaio con il suo tempio e, più a est, il villaggio delle cave. Gli altari del deserto si trovavano più a nord. Nel Quartiere Regio sorgevano i templi principali e il palazzo Reale. La Via Regia era attraversata da un ponte che connetteva il palazzo ufficiale con gli appartamenti privati, che ospitavano l'"harem" (meglio detto gineceo). A est del palazzo Reale sono stati rinvenuti gli archivi regi, che hanno restituito le celebri "Lettere di Amarna". A sud della città sono state ritrovate le cave di alabastro note agli egizi come Hatnub

Hatshepsut76
00martedì 3 ottobre 2006 23:20
A proposito di Amarna su Archaeology Magazine è apparso questo articolo, ovviamente in inglese...
-Kiya-
00martedì 3 ottobre 2006 23:37
Grazie Hat [SM=x822713]

provvederò al più presto a tradurlo per i nostr lettori [SM=x822709]
pizia.
00mercoledì 4 ottobre 2006 14:24
Bello! Bravo Hat, scovi sempre degli articoli interessanti! [SM=x822713]

Pensate un po' se spuntasse qualche cosa di nuovo, basterebbe un anello, uno scarabeo, un vaso da vino... [SM=x822718]
Hatshepsut76
00mercoledì 4 ottobre 2006 16:15
Re:

Scritto da: -Kiya- 03/10/2006 23.37
Grazie Hat [SM=x822713]

provvederò al più presto a tradurlo per i nostr lettori [SM=x822709]





Scritto da: pizia 04/10/2006 14.24
Bello! Bravo Hat, scovi sempre degli articoli interessanti!

Pensate un po' se spuntasse qualche cosa di nuovo, basterebbe un anello, uno scarabeo, un vaso da vino...



Ehi, grazie!! [SM=x822709]
-Kiya-
00mercoledì 4 ottobre 2006 21:09
Traduzione - I parte
Barry Kemp ci racconta dei recenti lavori e delle scoperte nella città reale del faraone Akhenaton.

Agli inizi di novembre, Philadelphia ospiterà “Amarna, Ancient Egypt’s Place in the Sun”, una nuova esposizione al Museo di Archeologia e Antropologia dell’Università della Pennsylvania che si focalizzerà sulla città reale di Amarna, costruita dal faraone Akhenaton, che fu la città di infanzia di Tutankhamon. E, a Febbraio, l’esposizione itinerante di Tutankhamon raggiungerà il Franklin Institute.


ARCHEOLOGIA parlando a proposito dei recenti scavi e scoperte ad Amarna con Barry Kemp che ha diretto fin dal 1977 l’Amarna Project, che include una spedizione dell’Egypt Exploration Society in associazione con il Supremo Consiglio delle Antichità Egizie.
L’Amarna Project è supportato dall’Amarna Trust, un’istituzione inglese.
Kemp è professore di Egittologia all’Università di Cambridge e membro della British Academy. I suoi libri, riguardanti l’antico Egitto sono: “Anatomy of a civilisation”, “Think like an egyptian: 100 Hieroglyphs, and how to red the Egyptian book of the deads”



Quali prove abbiamo sulle motivazioni che spinsero Akhenaton a scegliere quell’area per la sua nuova capitale? E perché fu creata dal nulla, come Amarna appare rispetto altre città dell’antico Egitto come Karnak, Tebe e Menfi?

Una serie di tavole o stele scolpite sul fronte dei rilievi che circondano Amarna (e di fronte dall’altro lato del Fiume) registrano la fondazione di Amarna secondo il disegno di Akhenaton, che desiderava che il luogo della sua città non fosse mai stato abitato in precedenza né tantomeno dedicato ad alcun dio. Amarna aveva queste caratteristiche. Fu anche rilevante la sua posizione, situata ad est, il luogo dell’alba.
La sua posizione a metà strada tra Menfi e Tebe, la rendeva inoltre quanto meno strategica, ma non sappiamo se tale condizione contribuì a influenzarne la scelta.
Durante il Nuovo Regno, Menfi e Tebe e i loro templi (Karnak, nel complesso di Tebe) furono ampiamente ricostruiti e integrati, in larga parte estendendo il territorio occupato in origine. Purtroppo noi conosciamo ben poco a riguardo dei piani di queste città e quindi la comparazione con Amarna è scarsamente possibile, oltre i confini dei recinti dei templi.

Cosa accadde alla città dopo la morte di Akhenaton? Avete trovato prove che suggeriscono la permanenza di abitanti dopo il ritorno della corte a Menfi o a Tebe, oppure fu abbandonata completamente?

E’ stato ritrovato sufficiente materiale scritto che suggerisce che Amarna continuò le sue funzioni come città completa durante il regno di Tutankhamon. Durante i primi scavi si sono anche trovate tracce di quello che probabilmente fu un piccolo santuario recante le insegne di Horemheb nel recinto del Grande Tempio di Aton. Fu durante il suo regno, tuttavia, che l’opera di smantellamento delle strutture in pietra ebbe inizio, accompagnata dalla rimozione delle stesse altrove e il reimpiego come materiale di riempimento.
Come gli abitanti ordinari reagirono alla situazione non lo possiamo dire. In molti o nella maggior parte dei casi, essi erano legati alla corte del Re e quindi la decisione di restare o partire non fu loro. Inoltre, una volta che l’amministrazione reale partì, non fu certo semplice ottenere forniture a sufficienza.
Non vi erano risorse naturali in loco a giustificare la presenza della città. Uno scavo, nel 1922, in un’area ora coperta dal moderno villaggio di El-Hagg Qandil rivelò costruzioni e murature che confermavano la continuità dell’occupazione durante il tardo Nuovo Regno. Ciò fornisce un valido paragone di come ogni altra area Amarniana potrebbe essere stata occupata più a lungo. Quest’area fa tuttavia eccezione. Potrebbe essere divenuta un locale villaggio auto sufficiente o una piccola città.

L’abbandono della città dopo una sola generazione aumenta il suo valore, trasformandola in una sorta di capsula del tempo se paragonata alle altre città abitate per periodi più lunghi?

Si. E’ questo il maggior valore archeologico di Amarna. Soprattutto perché molto può essere accaduto durante una singola generazione. Le costruzioni subirono cambiamenti, i rifiuti si accumularono, dando ad Amarna genericamente il caratteristico aspetto stratigrafico dei siti archeologici.
Ma l’evidenza delle prove conduce ad avallare l’ipotesi di una breve occupazione. Mentre il risultato della distribuzione dei campioni può essere analizzato con un maggior grado di sicurezza di quanto spesso è ritenuto necessario.

Ci sono prove di una differente stratificazione sociale in Amarna rispetto alle precedenti capitali? Come si differenziava l’economia della città rispetto alle altre città capitali d’Egitto? Vi erano più o meno contadini? Più o meno burocrati? Più o meno tasse? Più o meno militari?

Non è possibile rispondere alla domanda, se non attraverso supposizioni, a causa della costante mancanza di materiali comparativi provenienti da altri luoghi (ndt: paradossalmente Akhetaton è il sito archeologico più completo che sia mai stato riportato alla luce in terra egizia). Il tipo di amministrazione che Akhenaton applicò appare tradizionale, ma ciò non è comprovato in quanto a tutt’oggi non possediamo archivi scritti a riguardo degli affari interni del paese.
Maggiore è l’incertezza sul ruolo del tempio di Aton a favore dell’economia della città. Essi vi provvedevano con un numero abbastanza elevato di tavolette d’offerta – centinaia di esse – e si è tentati di inquadrarli quali elemento principale di sussistenza della città. Ma qualora così fosse, diviene impossibile quantificare un paragone con i periodi precedenti.

La gente è colpita dal posto di rilievo riservato ai soldati nelle scene che mostrano la vita del re. Ciò si adatta a quello che sembra essere un ruolo nascente per l’ambito militare durante il Nuovo Regno.
Andrebbe ricordato che chi beneficiò del fallimento di Akhenaton fu l’apparato militare e non quello sacerdotale. Il fallimento aprì la strada per il dominio del paese a una dinastia militare del Delta, quella di Seti e Ramesse. In che termini in larga parte il Regno di Akhenaton fece da cardine in questo sviluppo è impossibile da dire.

Le abitazioni delle classi medie e agiate sono state descritte al più come tenute di campagna che non con le caratteristiche delle abitazioni cittadine trovate nelle maggiori città, quali Tebe. Questo cosa potrebbe suggerire a proposito del tipo di governo di Akhenaton?

Questa immagine è probabilmente un’illusione. Da un lato, le aree di Amarna erano densamente costruite, al punto da ridurre gli spazi occupati dalle case della gente più benestante. Era forse abituale che le case fossero costruite verso l’alto, a più di un piano. Per l’altro verso, dal momento che Menfi e Tebe si espansero a loro volta maggiormente durante il Nuovo Regno è abbastanza verosimile che assunsero un’apparenza più ampia rispetto a quella che gli era propria nell’era precedente. Ma finchè non avremo maggiori prove dirette da queste aree, soprattutto qualcosa di fondamentale a riguardo, tutto ciò resta ampiamente congetturato.


L’archeologia, ossia la struttura del villaggio, quella delle case e i reperti giunti fino a noi indicano che gli operai di Amarna vivevano in condizioni migliori rispetto agli operai di Deir el-Medina?

Deir el-Medina è marcatamente ben documentata ma solo per quel che riguarda il periodo Ramesside. La Deir el-Medina della XVIII non è così conosciuta. Il villaggio operaio di Amarna porta una ovvia rassomiglianza a Deir el-Medina in termini di struttura e nella maggioranza dei suoi reperti, ma il voler estendere l’elaborata vita sociale e religiosa della Deir el Medina di epoca Ramesside al villaggio Amarniano è frutto di convinzione personale. C’è forse qualcuno in grado di proiettare se stesso nella Deir el-Medina della XVIII dinastia? “Le vite degli Operai” è anche una frase che può includere molti degli abitanti di una città. Le loro vite sono probabilmente state dominate dalle trattative coi mecenati che si svolgevano nelle case dei funzionari. Questo potrebbe aver dato alle loro vite un carattere piuttosto differente da quelle che ci sono familiari della Deir el-Medina Ramesside.


(continua)

Nota: la traduzione è volutamente pressocchè letterale per via della presenza di termini tecnici e per non incorrere nel rischio di alterare le informazioni fornite dall'originale. Mi scuso se la lettura dovesse per questo risultare poco scorrevole
pizia.
00mercoledì 4 ottobre 2006 22:48
Bravi tutti e due, grazie per la traduzione! [SM=x822713]
-Kiya-
00mercoledì 4 ottobre 2006 22:54
domani vi posterò la seconda parte [SM=x822713]
-Kiya-
00lunedì 16 ottobre 2006 23:13
(segue)

Cosa hanno rivelato gli scavi nel cimitero ove furono sepolti gli abitanti più poveri di Amarna?

Abbiamo appena iniziato. Potrebbero essere necessari anni al progetto. La rivelazione principale consiste nel fatto che una considerevole proporzione delle centinaia, forse qualche migliaio, di persone che morì ad Amarna fu seppellita in loco, e i loro corpi furono lasciati là quando la città venne abbandonata.
Nella sezione che abbiamo liberato finora le sepolture sono malamente equipaggiate, con pochi reperti, vasellame mediocre, e probabilmente niente mummificazione.
Gli standard di sepoltura della gente comune del Nuovo Regno non sono ben documentati. Sebbene il nostro cimitero è stato depredato (probabilmente non molto dopo il periodo di sepoltura) fornirà un gradito apporto alle conoscenze sugli usi adottati all’epoca.
C’è già una traccia di quanto le tradizioni “famigliari” in fatto di orientamento fossero sviluppate. Ma la rivelazione più grande riguarda le ossa umane. Esse rapprentano un campione di una popolazione costituita da persone che vissero più o meno nello stesso periodo. Molti di loro devono essersi conosciuti l’uno con l’altro mentre erano in vita. L’esame delle ossa che è già stato intrapreso ci offrirà un profilo di una popolazione urbana del Nuovo Regno talmente preciso che sarà difficile da eguagliare. Ci ha già raccontato la triste storia di una vita dura e breve, molto più di quanto ce la saremmo aspettata in una capitale dell’antico Egitto in tempi ritenuti all’apice della prosperità.


L’incrementato accentramento del nuovo stile artistico durante il periodo amarniano e la scoperta dei lavori degli scultori in sito suggerisce ci fossero più artigiani concentrati lì oppure un’area più ampia della città era dedicata alla produzione artistica, rispetto ad altre capitali? O questo potrebbe semplicemente riflettere il fatto che i rilevamenti archeologici presso le altre città siano stati maggiormente disturbati da costruzioni più tarde, erette nei secoli successivi? O ancora potrebbero trovarsi sepolti sotto costruzioni moderne?


Nuovamente il paragone con altri posti risulta impossibile. Il fatto non è questo.
Akhenaton ha ereditato gli scultori dal Regno di suo padre, capaci di lavorare su vasta scala e con alto grado di sensibilità, la pietra dura.
Beneficiò di questo. D’altro canto, è chiaro che avesse un numero insufficiente di artisti davvero capaci in fatto di rilievi.

In altre parti d’Egitto l’innalzamento del livello dell’acqua e il forte turismo stanno minacciando gli antichi monumenti. Qual è la situazione ad Amarna?

C’è una leggera minaccia dovuta aLle infiltrazioni d’acqua, ma non tanto quanto in altri siti. C’è tuttavia un forte impegno da parte delle comunità locali volto ad incrementare le coltivazioni e i cimiteri locali e questo spesso anche a discapito dell’archeologia. Finora l’intervento dell’ispettorato alle antichità del Governo Egizio è riuscito a limitare questi rischi.
I turisti, che giungono ad Amarna, sono fortemente controllati dalla polizia e quindi non hanno la possibilità di girare liberamente. Il loro numero è tale da non sovraffollare mai i monumenti visitabili.
L’eccesso di misure di sicurezza adottate per la salvaguardia degli stranieri che vi giungono funge da deterrente e ne limita l’afflusso. D’altro canto, un incremento dei visitatori stimola tutto quanto è necessario ad esso per non essere trascurato, apportando un effetto benefico. Per questa ragione la costruzione del nuovo sito museo di Amarna sulla riva a el-Till vuole incoraggiare i numeri del turismo.
Una parte fondamentale del lavoro della spedizione è riparare le murature (costruzioni in mattoni) portate alla luce nel secolo scorso, che si stanno sbricciolando. Ad esempio la parte posteriore del Palazzo Nord di Amarna è stata inserita in un programma di ristrutturazione delle parti murarie e della sostituzione della pavimentazione in pietra andata perduta (i suoi confini sono salvaguardati dalle fondamenta).


(continua)
Neferneferuaton
00martedì 8 gennaio 2008 23:20
ho davvero gustato questo articolo, grazie Kya per la traduzione^_^
Teie
00venerdì 18 gennaio 2008 08:43
scusa Kiya,
so che hai molteplici impegni, ma sono molto interessata alla fine della traduzione dell'intervista di Barry Kemp. Me lo fai questo favore? Ti ringrazio in anticipo.

Teie
Hotepibre
00venerdì 18 gennaio 2008 16:08
Credo che Kiya in questo periodo non possa assolutamente dedicarsi a quanto richiesto da Teie; se mi indicherai tuttavia dove trovare l'articolo in questione, sarò ben felice di provvedere io.
Hotepibre
00venerdì 18 gennaio 2008 16:14
COme non detto Teie, ho trovato l'articolo; riporto qui di seguito il testo in inglese della parte ancora non tradotta solo per non "perderla" nei menadri informatici... appena avrò un attimo provvederò, promesso:

"Currently, conservation and repair work are being done on the crumbled brickwork. Are there plans to do more advanced reconstruction work?

I am not sure what you mean by "advanced." The new museum will contain a full-scale replica of one of the houses, made in modern materials, but that will remain exceptional. Everyone with responsibility for mud-brick sites faces a dilemma. Doing nothing is a quiet formula for destruction to continue. But is restoration better than reburial? In some cases where walls stand to some height in buildings that cover a lot of ground reburial is not feasible and then some basic consolidation is called for. At Amarna there are hundreds of houses exposed by excavation, all crumbling away. I am still not sure what the best solution is, and the scale of any solution that addressed the problem fully would significantly alter the appearance of the site. Yet simply leaving it is not a way to keep the site as it is. The decay is inexorable. It is a constant worry.

What specific research goals are you pursuing at the site today?

The overall research themes of the Amarna Project are:

Defining city life--the place of Amarna in the evolution from village to the kind of city that we are familiar with--Amarna as exemplar of the "pre-preindustrial city"

Defining material culture--the role of things in people's lives: making them, acquiring them, investing them with meaning, disposing of them

Defining spiritual landscape--the grand ideas of Akhenaten on the one hand, and the homely supports of domestic, private religion on the other

Did Akhenaten's actions--changing the religion, promoting new artistic style, and moving the capital--affect the everyday lives of Egyptians?

The lives of the people of Amarna were dramatically changed by the move to a new location, probably not a convenient or inviting one. It was a bleak strip of desert they had to colonize. The impact that his religion had upon them is one of the Project's research themes. At one end lie the Aten temples and their strange obsession with offering-tables. Are they a sign that a greater degree of public benefit was in Akhenaten's mind? The idea is quite attractive but hard to prove, the evidence in part being the archaeological remains of the offering-cult. At the other end is the fact that Amarna is richer in evidence for domestic religious cults and beliefs than other settlement sites of the period (Ramesside Deir el-Medina excepted) and for the most part they were not centered on Akhenaten's ideas.

Perceptions of Akhenaten have varied among scholars, from visionary to deranged tyrant. Has working at Amarna given you insights into the pharaoh's character?

It has always been the city and not the man that has attracted me. But I have been forced to form opinions. I do not think it is possible to know his character. He worked from a vision, of a city and of a new form of cult, so visionary is an appropriate term. I don't see evidence for tyranny. Kings had absolute powers and we have no basis for comparing whether Akhenaten was more or less benign in his treatment of his courtiers and people than other kings. Later kings judged him harshly, but they had agendas of their own. We lack independent witness testimony for his reign, as for others in ancient Egypt. Ancient Egypt is a more impenetrable society than we often like to think.

The evidence for domestic cults and beliefs at Amarna is so widespread as to suggest that the citizens retained a fairly normal profile in this area. The density of the housing and the constant proximity of the houses of officials make it implausible that these beliefs and practices were underground or clandestine.

Tutankhamun has been labeled the "boy king" and long been considered a minor ruler. Yet, during the decade he was on the throne, Amarna was abandoned, the royal burials were removed to the Valley of the Kings, the worship of Amun reestablished, etc. Is there evidence indicting that Tut, or his administration, was more successful or more important than generally credited for?

Your summary is the evidence for his/their success. We cannot credit him/them with less.

What impact (if any) do you think the recent findings in the Valley of the Kings (the embalmer's cache, KV63, and the possibility of "KV64") will have on our current understanding of the downfall and subsequent cover up of the Amarna period?

It depends upon the scope of the individual imagination. In the present stage of knowledge--KV63 is a very recent discovery--I do not see in what way it contributes to our understanding of the history of the time. As for "KV64," its very existence is still hypothetical.

One of the major unresolved and perhaps unresolvable difficulties with the Amarna Period is how to disentangle whatever hostility there might have been to Akhenaten's religious ideas with the dynastic politics of the day. The end of the Amarna Period witnessed the demise of a long established ruling family that was rooted in an even longer Theban ascendancy. It was the end of an era and the start of a new one. The advancement of those who took over might have dictated the agenda of court affairs just as much as dislike of Akhenaten's ideas. The fate of Nefertiti's mummy, even if we know what it was, is not likely to help us here.

Kemp will present more about his work at Amarna in a lecture at the University of Pennsylvania Museum on November 16. For reservations, call 215/898-4890."

Teie
00venerdì 18 gennaio 2008 18:59
Grazie Giuseppe

Teie
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