Akhenaton: il significato del nome

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-Kiya-
00mercoledì 21 gennaio 2009 22:22
Argomento assai dibattuto anche questo. Tuttavia, nonostante l'interesse da sempre manifestato nei riguardi di questo sovrano, qui su EgiTToPhiLìa, non ci siamo mai soffermati a parlare deil nostro punto di vista a riguardo del significato del suo nome.

"Gloria di Aton", "Servitore di Aton" e ancora molte altre le versioni offerte dall'Egittologia.

Ma... il vostro parere qual'è?
antonio crasto
00giovedì 22 gennaio 2009 09:32
Il significato del nome del faraone eretico sembra abbia messo in difficoltà gli Egittologi.
Lungi da effettuare una traduzione letterale, hanno preferito inventarsi un significati. Si trova dunque il termine "gradito" (Grimal), "soddisfatto, ecc.
Io sono propenso invece a tradurre letteralmente. Il geroglifico G25, l'ibis crestata, rappresenta l'anima akh, l'essenza divina che hanno gli uomini, per cui si potrebbe tradurre:

Colui che rappresenta l'akh dell'Aton-Ra.
Hotepibre
00giovedì 22 gennaio 2009 09:56
...non sono un esperto di geroglifici, ma la traduzione data da Antonio mi sembra decisamente idonea e più aderente a quel che è stato il programma politico-religioso di Akhenaton...
-Kiya-
00giovedì 22 gennaio 2009 22:30
Mi piace molto la versione di Antonio, la quale, se vogliamo, riprende un po' anche la mia idea, in quanto essenza, che però si attiene forse più a quella che era la funzione del Re, elevatosi al rango di tramite tra la divinità e gli uomini, al punto da risultarne egli stesso quale elevato alla sfera divina.

Mi piace pensare che nel cambiare il suo nome, Akhenaton abbia inteso definire se stesso quale "Emanazione di Aton". Ciò basato sul fatto che non tanto il Sole, quanto la Luce che da esso si propaga è da intendersi Aton. Propagazione, irradiazione, emanazione quale concetto di pienezza di essenza divina, che dal dio passa al figlio, per raggiungere il popolo ed ogni altra creatura a cui la stessa divinità ha dato, e da ogni giorno perpetuamente, vita.
Emanazione perchè il dio di Akhenaton non parla, ma è il Re a parlare per lui e a mostrare, attraverso le immagini più che con le parole, ciò che il suo dio ha creato erigenera ogni giorno.

Se poi consideriamo che in tempi più moderni (ma anche già nell'ebraismo) il termine "emanazione" fu adottato per designare proprio la Creazione divina, la mia convinzione si fa ancora più forte.
antonio crasto
00giovedì 22 gennaio 2009 23:57
Per calcare la mano, Amenhotep IV "Amen è soddisfatto" ha aggiunto al nuovo nome Akhenaton l'espressione waenra "l'unico (intermediario) di Ra".
-Kiya-
00venerdì 23 gennaio 2009 00:00
Non l'ha aggiunto, rientrava già nella sua prima titolatura. Però... l'ha mantenuto ;)
pizia.
00venerdì 23 gennaio 2009 00:00
Un Plotino ante litteram dunque!
Quando lessi quelle poche cose su Akhenaton rimasi colpita dalla definizione che ne diede Aldred, ma adesso non la ricordo nemmeno più, accidenti alla memoria [SM=x822706]
-Kiya-
00venerdì 23 gennaio 2009 00:05
Re:
pizia., 23/01/2009 0.00:

Un Plotino ante litteram dunque!
[SM=x822706]




precisamente [SM=g999103]


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