La città di Sais (Zaa, in egizio) fu capitale e sede della XXVI dinastia; doveva essere una città molto bella, con edifici sfarzosi e ricchi di statue di pietra locale (grovacche e basalti scuri), certamente spettacolare doveva essere il santuario della dea locale, Neith (Nit, in egizio) la Grande Madre creatrice (caso raro nella religione egizia, in genere gli dei creatori del mondo erano maschili), come pure c'erano un tempio di Atum, controparte maschile solare di Neith ed un altro di Osiride.
Erodoto narra che i faraoni venivano sepolti in una necropoli reale interna all'area del tempio di Neith; dalla statua acefala di Udjahorresne, sappiamo che durante la conquista persiana, il re Cambise fece trasferire delle truppe persiane che si erano accampate nell'area sacra del tempio di Neith, fece bonificare l'area e offrì pure sacrifici alla dea.
Di Sais non ci è rimasto nulla, a parte le belle e numerose statue sparse nei vari musei del mondo. Oggi il sito si chiama Sa el-Hagar (Sais di Pietra), un nome che evidenzia una presenza molto antica di insediamenti urbani.
Mi pare che già in età tolemaica non si parli più della città di Sais: nei testi dei re macedoni (decreti del Satrapo, di Canopo, di Rosetta) non figura più il nome della dea Neith tra i titoli e le divinità citate.
Sais, che pure aveva tenuto una politica filoellenica ed era anche geograficamente molto vicina ad Alessandria, era forse caduta in disgrazia ?
O piuttosto, era stata presa e rasa al suolo dai persiani a titolo di rappresaglia dopo uno della tante rivolte in Egitto, che avvenivano subito dopo la morte di uno dei Gran Re dei Re achemenidi ?
Insomma ... che fine ha fatto la città di Sais ?