Lo scorso 23 maggio sono state aperte al pubblico, per la prima volta, 7 tombe risalenti al Nuovo Regno collocate nella Necropoli Sud di Saqqara.
Tra queste vi è
la tomba di Maya, Tesoriere di Re Tutankhamon,
e quella di Horemheb, Generale sotto Akhenaton e Tutankhamon, e che successe ad Ay sul trono d'Egitto.
Indubbiamente due personaggi importanti, vissuti in un periodo chiave: a cavallo tra l'Epoca Amarniana e la fine della XVIII Dinastia. Entrambi parteciparono alla restaurazione del vecchio culto, successivamente alla morte di Akhenaton, entrambe vissero in prima persona il trasferimento della capitale del Regno, dapprima da Tebe ad Akhetaton e successivamente da Akhetaton a Tebe; entrambe ebbero un ruolo fondamentale durante gli anni di Regno del faraone bambino.
Maya, in quanto Tesoriere del Re, dovette risultare fondamentale, sia per l'operazione di riapertura dei vecchi templi, sia per la costruzione di nuovi monumenti. Possiamo ritenere che fu fondamentale per il ripristino dell'ordine in Egitto almeno tanto quanto Horemheb fu fondamentale al di fuori dei confini del Paese, in ambito militare. La tomba di quest'ultimo risulta incompiuta, poichè abbandonata a beneficio di una nuova dimora eterna, nella Valle dei Re, com'era convenzione a quell'epoca per un Sovrano Egizio. Nonostante questo, si ritiene che al momento della morte vi fu collocata la consorte Mutnodjemet. In un primo momento, dopo la sua incoronazione, infatti Horemheb ordinò che i lavori fossero portati avanti e forse solo negli ultimi anni della sua vita decise di optare per una tomba nella Valle (la KV57, rimasta anch'essa incompiuta), tant'è che gli artisti che operarono nella tomba di Saqqara, al momento dell'incoronazione, dovettero rimaneggiare le rappresentazioni del Generale, divenuto Re, per applicarvi l'Ureo Regale sul capo. Nella tomba di Maya, invece, trovarono riposo sia questi che la sua consorte, Meryt, com'è dimostrato dai bellissimi rilievi che ne animano le pareti. Entrambe le tombe sono decorate secondo il più puro stile Amarniano.
Tra le altre tombe che, da ora in poi, sarà concesso visitare vi sono:
- quella di Meryneith, sovrintendente al Tempio di Aton e scriba del medesimo Tempio, sotto Akhenaton. A seguito della morte di Akhenaton, presumibilmente durante l'anno di Regno di Smenkhkara, Meryneith divenne gran Sacerdote di Aton e contemporaneamente di Neith. La sua tomba è costruita in mattoni crudi, incassati in blocchi di calcare e comprende tre cappelle per le offerte al defunto. In quella centrale forse, originariamente, vi era una piccola piramide in mattoni;
- quella di Ptahemwia, maggiordomo Reale di Akhenaton e successivamente di Tutankhamon, che ottenne il titolo prestigioso di "Amato dal Re". Come la precedente, anche questa tomba è cotruita con mattoni crudi incassati in blocchi di calcare e comprende tre cappelle, in una delle quali Martin e il suo team trovarono 56 sarcofagi databili al Nuovo Regno, molti dei quali contenevano i resti di fanciulli.
- quella di Tia, un alto ufficiale durante il Regno di Ramesse II, che era anche sovrintendente al Tesoro. Tia sposò una delle sorelle del Re, sua omonima. La sua tomba fu utilizzata anche come Tempio Mortuario per Oriside e contiene rappresentazioni del defunto e della sua consorte nell'atto di fare pellegrinaggio ad Abido, centro di culto della medesima divinità.
- quella di Pay, sovrintendetente dell'Harem di Tutankhamon, e di suo figlio, Raia-Pay che gli successe nell'incarico dopo la morte del primo. La tomba si compone di una cappella che si apre su una corte a colonnato che contiene, a sua volta, tre cappelle per le offerte. Raya-Pay vi fece aggiungere una seconda corte e due stele, attualmente esposte a Berlino.
Alcune di queste tombe furono scoperte da Lepsius nel 1843, ma gli scavi che le interessarono furono portati a compimento soltanto tra il 1975 e 1988, diretti da Martin Goffrey e dal suo team. Attualmente il loco sta operando una missione tedesca del National Museum of Antiquity e della Leiden University, capeggiata dal dott. Maarten Raven, impegnata nei restauri conservativi.