Biceleon, 04/03/2011 22.44:
Può essere di no, ma il ferro meteorico era quello più facile da reperire e da lavorare, sicuramente è stato il primo “ferro” ad essere utilizzato come dimostrano i reperti archeologici più antichi.
Non sono d'accordo, ancora adesso il ferro più facile da reperire, anche per un perfetto ignorante in discipline geologiche è quello affiorante, soprattutto in zone umide o presso i fiumi con letto roccioso, perché si manifesta assumento il tipico aspetto rugginoso.
Questo particolare minerale può aver attratto l'attenzione dell'uomo primitivo, molto tempo prima che iniziasse ad apprezzarlo o lavorarlo, momento normalmente conosciuto come "Età del ferro".
Biceleon, 04/03/2011 22.44:
Certamente non tutte, ma la stragrande maggioranza delle “cose” che cadono dal cielo hanno una buona percentuale di ferro e nickel, l'elevata percentuale di quest'ultimo elemento è uno dei dati di riferimento per confermare se un reperto è composto da “ferro meteorico” o “terrestre”.
Per me questo significa solo che ai nostri giorni è ancora talmente difficile trovare un sasso di sicura provenienza meteoritica, da dover eseguire analisi statistiche sulla sua composizione, in particolare quelle del nichel, analisi in cui probabilmente gli egizi non eccellevano.
Biceleon, 04/03/2011 22.44:
Voglio ricordare che anche in altre lingue abbiamo quasi lo stesso curioso modo di chiamare il “ferro” ad esempio: il termine utilizzato dagli ittiti per definire il metallo letteralmente si legge “il nero ferro dal cielo, i sumeri chiamavano il ferro AN.BAR letteralmente si può anche leggere “il metallo dal cielo”.
Vista l'utilità del materiale e i vantaggi esclusivi ottenuti dal suo uso, certo doveva essere un gran bel dono del cielo, cioé degli dei (perché nel frattempo gli "antenati" si erano trasformati in dei nel pensiero speculativo teologico umano), per chi scoprì come usarlo!
Ma, lo ripeto, parafrasando ancora una volta le prime due parole di apertura del thread, secondo me, il problema del "ferro" nel linguaggio degli egizi e dei popoli mediterranei durante il Nuovo Regno è un aspetto marginale rispetto alla vastità buia del cielo africano di migliaia di anni fa; potrebbe però spiegare la "costruzione mentale" occorsa in segiuto alla sua entrata nell'economia delle società civili della fine del Bronzo.