| | | OFFLINE | | Post: 41.058 Post: 22.720 | Registrato il: 24/08/2005 | Sacerdotessa di ATON | Thiatj | - ḥtm mr r ry.t '3.t wts rn n ՚ḫ n itn, S3t n m3't - | |
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13/09/2010 23:32 | |
Hai ragione, Rahotep era un membro della famiglia reale. Quindi non fa testo in questo contesto. Chiedo scusa per l'inesattezza.
Dobbiamo ricordare, innanzitutto, che il concetto di "arte" è un concetto "moderno" che non trova riscontri nell'espressione monumentale e nella statuaria dell'antico Egitto. Gli Egizi, sostanzialmente, non possedevano una "coscienza artistica". Ogni rappresentazione aveva uno scopo religioso. Un aspetto che ci impone di non guardare mai a una statua o ad un rilievo come ad un elemento puramente decorativo, estetico, ma piuttosto come alla summa di uno specifico rituale. Per questo le statue erano ritenute vere e proprie "figure viventi".
Aldilà dell'esplicita presenza di iscrizioni, quindi, credo che sia sufficiente la loro collocazione a configurarle come tali, come funerarie. Posizionarle all'interno delle tombe aveva funzione commemorativa, ma anche evocativa. |