Io procederò ad ambiti distinti, poichè le mie preferenze sono sparpagliate lungo tutto l'arco di storia Egizia.
Elevo l'Antico Regno per quel che riguarda l'architettura: il fatto che ancor oggi ci interroghiamo su come furono costruite le Piramidi la dice lunga sulle motivazioni di questa mia posizione.
Al Medio Regno riconosco un primato nel sociale, con la democratizzazione dell'Aldilà (la sepoltura non è più vista come esclusiva per il sovrano e i dignitari, ma diviene un diritto esteso a tutti) .
Il Nuovo Regno si distinse su più fronti: indubbiamente da un punto di vista strategico-militare, con la cacciata degli Hyksos, l'espansionismo e la "colonizzazione". Ma anche da un punto di vista religioso, artistico e letterario: non posso non citare "l'esperimento" Amarniano, sia nel culto, che nell'espressione artistica, ma anche per l'adozione del medio-Egizio come lingua ufficiale scritta. Per me l'epoca che molti definiscono con il termine "eresia", rappresenta, invece, il primo approccio alla filosofia.
All'Epoca Tarda lascio l'approfondimento delle scienze matematiche e astronomiche, seppur poterono contare su ampie basi gettate in precedenza.
[Modificato da -Kiya- 06/08/2010 00:23]