A dir la verità sembra siano più comuni le mummie con le ossa mescolate di quelle perfettamente articolate... vuoi vedere che Bottigliengo aveva ragione...
Ok per quanto riguarda le persone, chi aveva meno possibilità economiche veniva mummificato con meno cura di chi aveva grandi risorse, anche se la scarsità di fondi non giustifica il rimescolamento delle ossa...
Ma l'animale non pagava di persona, sia che venisse cacciato appositamente, o che venisse allevato per questo scopo; non disponeva di un patrimonio privato, era in balia del volere dei sacerdoti del tempio, perché quindi mescolare le ossa?
Quando ciò succede agli umani si ventila l'ipotesi di permanenza dei riti di scarnificazione, che fossero anche applicati agli animali da sacrificio?
Ancora una cosa: si tratta di una mummia tarda oppure del Nuovo Regno?
Perché nel periodo tardo e fino alla soppressione della mummificazione rituale, quello delle mummie animali diventò un mercato fiorente, che ebbe per conseguenza l'eccessiva attenzione per il prodotto finito (la mummia richiesta), mentre l'animale in vita perdeva importanza.
Ecco così come da un cadavere se ne traevano due o più, mettendo poche ossa in ogni involto, fino ad arrivare alla truffa di vendere mummie di sole bende e imbottitura.
In questa fase cosa fosse stata la mummia in precedenza non aveva più alcuna rilevanza.
Le cose cambiano però se consideriamo un periodo in cui non si era ancora sviluppato questo mercato.
Il problema era contrario, la mummificazione forse era la risposta ovvia alla domanda: "Cosa fare degli animali sacri una volta morti?"
Quindi gli animali conducevano una vita comoda, in cui erano curati e rispettati, al punto che, una volta morti non poevano essere abbandonati o buttati, ma dovevano seguire lo stesso destino degli uomini.
Ma quelle ossa mescolate mi fanno pensare... e se avessero mummificato un coccodrillo trovato morto già da un po' in natura?
Si tratterebbe comunque dell'animale sacro...