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Storia e Mnemostoria dell'Antico Egitto, ossia la storia per come recepita, nel tentativo di comprendere la storia per come stata.
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Lingua ergativa-assolutiva

Ultimo Aggiornamento: 13/02/2010 17:25
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EgiTToPhiLo/a
Suddito
01/02/2010 12:38
 
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Qualcuno mi potrebbe spiegare che cosa è e in che consiste la lingua ergativa?? [SM=x822718]

Leggendo sono incappato su questo termine che faceva riferimento alla lingua egiziana.

Grazie
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Colei/Colui che siede alla
destra della Sacerdotessa
Capo del Tesoro

Scriba del
Tempio di Thot

01/02/2010 13:13
 
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...ehm oserei dire che è lapalissiano [SM=x822728] ... intanto guarda un po' se tu, di certo più fresco di studi e peraltro addentro allo specifico campo "classico" riesci a capirci qualcosa di più di quanto non ci abbia capito io (quel che ho capito io oscilla tra 0 e niente) da questo link
CLICCA QUI! (Wikipedia Italia)
...poi, girando per il web, mi sono imbattuto in questa risposta di un tal Andrea che, per quanto ancora poco chiara per me, forse è un po' più semplice della definizione enciclopedica (fonte (Yahoo! Answers"):

"Lingue come il sumerico, il basco o il georgiano appartengono ad un gruppo di antiche lingue agglutinanti dette “lingue ergative”, a differenza di quelle indoeuropee e semitiche “dette nominative/ accusative” e di tipo flessivo.
La caratteristica più evidente di queste lingue è la presenza - per così dire - di due casi nominativi: il caso ergativo, tipico di un soggetto (agente) che compie un'azione (valore transitivo) ed il caso assoluto, tipico di un soggetto (paziente) che esprime uno stato (valore intransitivo) o che subisce un'azione; quest'ultimo aspetto è la differenza decisiva con le lingue "nominative/accusative" che infatti usano per questa funzione grammaticale un caso diverso: l'accusativo o caso dell'oggetto diretto
."

mai come in questo caso, direi che per me è...arabo [SM=g1621246] !
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EgiTToPhiLo/a
Suddito
01/02/2010 13:32
 
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grazie tante.... credo che ci dovrò riflettere un po, anzi un po di più di un po ( sembra uno scioglilingua), anzi visto che ci sto : chissà se in egiziano esistevano scioglilingua???
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Scriba

Akhu-en-inpu
Haw-erhefetkher-netjeru
Gemet-ef-reh-neb
01/02/2010 15:30
 
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E' effettivamente un oggetto un po' ostico da capire, e ancora più ostico da spiegare.. Per rendere l'idea, sono lingue in cui il "soggetto" è "morfologicamente diverso" a seconda che si tratti di verbi transitivi o intransitivi... è come se con i trasntivi le lingue ergative trattassero il soggetto come quello che per noi è un oggetto (me beve la birra!) ... ... si ok.. lasciamo stare.. non sono in grado di spiegarlo
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Sacerdotessa
di ATON
Thiatj

- ḥtm mr r ry.t '3.t
wts rn n ՚ḫ n itn,
S3t n m3't -
01/02/2010 17:34
 
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Condivido i pareri espressi, che definiscono di ostica comprensione l'argomento.

Ma, facciamo un tentativo... proviamo a partire dalle radici, ovvero dalla definizione offerta, per il termine "ergativo", dal dizionario Treccani:

"In linguistica, caso che indica l’agente in alcune lingue (basco, lingue caucasiche, ecc.), con un verbo fondamentalmente intransitivo o corrispondente al nostro passivo."
Il contrario di ergativo è assolutivo.

Sostanzialmente, mi pare di capire (chiedo tuttavia conferma a chi ne sa di più) che le lingue appartenenti a questo ceppo, si contraddistinguono perchè usano personalizzare il soggetto con particelle specifiche, a seconda del tipo di costruzione della frase in cui lo stesso è impiegato.

Per comprenderne il significato è necessario focalizzare la propria attenzione su "agente" (il soggetto che compie l'azione - verbo transitivo, attivo) e "paziente" (il soggetto che subisce l'azione - verbo intransitivo, passivo), anzichè su "soggetto" ed "oggetto", come ad esempio noi siamo abituati a fare. Le lingue ergative pertanto, si distinguono per l'uso di specifiche particelle (un morfema, ovvero una particella inscindibile) per distinguere il soggetto di un verbo agente (caso ergativo) da quello di un verbo paziente (che subisce - caso assolutivo).



[Modificato da -Kiya- 01/02/2010 17:36]
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EgiTToPhiLo/a
Suddito
01/02/2010 19:02
 
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molte grazie per le delucidazioni, credo di aver afferrato il concetto correggimi se sbaglio [SM=g1619689] faccio degli esempi :
Marco cammina ( Marco va in ergativo poiché ha verbo intransitivo)
Marco mangia la mela ( Marco va in assolutivo mentre la mela va in ergativo poiché subisce l'azione)

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La Divina Cantatrice
- HdjetmeMaat
MerytAton Sitenjterw -
01/02/2010 19:45
 
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Non ho capito niente, mi sembra un rompicapo, un cane che morde la sua coda, una esigenza assolutamente letterario/grammaticale di sottolineare differenze che richiedono una competenza linguistica "esagerata".
Mi basterà sapere che esiste questa parola poi.....chissà proseguendo nello studio del geroglifico, forse si accenderà una lampadina per illuminare questa distinzione.
01/02/2010 19:47
 
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l'argomento risulta ostico anche a me, Roberta
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Suddito
st hr nb tAwy
imy-r rswt mr=f wsTn
01/02/2010 21:42
 
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Tratto da "Le lingue e il linguaggio, introduzione alla linguistica" di Giorgio Graffi e Sergio Scalise.


la caratteristica di essere accompagnati da sintagmi nominali in posizione oggetto, collegati alla posizione soggetto in modo da assumere il caso nominativo, appartiene a tutti i verbi con l'ausiliare essere, che vengono chiamati ergativi e contrapposti agli intransitivi con ausiliare avere.
Il termine ergativo si riferisce a certe lingue come il basco o il georgiano, in cui il soggetto di un intransitivo (Anna è partita) e l'oggetto di un transitivo (Paolo ha visto Anna) Vanno nello staesso caso detto assolutivo, mentre il soggetto del transitivo (Paolo) va in un caso marcato detto ergativo.

Non chiedetemi cosa significhi!!!!
[Modificato da sethorus 01/02/2010 21:45]
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Akhu-en-inpu
Haw-erhefetkher-netjeru
Gemet-ef-reh-neb
01/02/2010 21:46
 
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Re:
Tratto da "Le lingue e il linguaggio, introduzione alla linguistica" di Giorgio Graffi e Sergio Scalise.


la caratteristica di essere accompagnati da sintagmi nominali in posizione oggetto, collegati alla posizione soggetto in modo da assumere il caso nominativo, appartiene a tutti i verbi con l'ausiliare essere, che vengono chiamati "ergativi" e contrapposti agli "intransitivi" con ausiliare avere.
Il termine ergativo si riferisce a certe lingue come il basco o il georgiano, in cui il soggetto di un intransitivo (Anna è partita) e l'oggetto di un transitivo (Paolo ha visto Anna) Vanno nello staesso casa detto "assolutivo", mentre il soggetto del transitivo (Paolo) va in un caso marcato detto "ergativo".




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