Trucco "antibatterico"per le Regine egizie
ROMA - Belle e protette: così le antiche regine egizie facevano del marcato trucco agli occhi uno schemo preventivo e terapeutico dalle infezioni batteriche. Le malattie agli occhi erano, infatti, una piaga nell'antico Egitto, ricco di zone paludose e tropicali. A sostenere la tesi è un team di scienziati francesi dell'Ecole Normale Superieure e del Cnrs.
Fino a quest'ultima ricerca gli scienziati erano convinti che tutto quel piombo fosse tossico. Nello studio pubblicato sulla rivista Analytical Chemistry, invece, Christian Amatore, Philippe Walter hanno considerato 52 reperti di trucco egizio conservati al Louvre, scoprendo che queste sostanze incrementano la produzione di ossido nitrico fino al 240% in colture di cellule di pelle umana. Proprio l'ossido nitrico, inoltre, può aiutare il sistema immunitario a combattere le infezioni.
Gli antichi abitanti del Nilo e dintorni, quindi, possono avere deliberatamente usato questi prodotti cosmetici a base di piombo per aiutare a prevenire o curare le malattie degli occhi, osservando addirittura che due dei composti rilevati non sono presenti in natura, e che quindi devono essere stati sintetizzati da antichi chimici all'avanguardia. Non è un caso che l'antica parola egizia "kemej", che indica la terra nera del Nilo, infatti, è alla base della radice etimologica della parola "chimica". Una riprova questa che il piombo nel make up egizio, sarebbe per gli scienziati francesi "il primo esempio conosciuto di un prodotto chimico su larga scala".
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