In sintesi:
Più di quattromila anni fa l'ultracentenario Ptahhotep, un visir d'Egitto vissuto nell'Antico Regno al tempo delle piramidi, compose in forma di massime alcuni insegnamenti per trasmettere la sua esperienza e la sua saggezza alle generazioni future. Un miracolo ha permesso che il papiro si conservasse e che una delle testimonianze scritte più antiche arrivasse fino a noi. In un linguaggio semplice, diretto, rivolto al cuore, il vecchio saggio parla dell'umiltà, dell'arte del governo, della vanità degli uomini, della coscienza, della giustizia, dell'ignoranza, della sapienza. Nella traduzione e con la presentazione di Christian Jacq, questo libro risorge dal passato rivelandosi di una modernità stupefacente, tracciando con profondità e precisione il cammino di vita e l'universo dei valori che aiutano l'uomo a costruire la propria esistenza in modo positivo e armonioso
[dalla quarta di copertina]
Il mio commento: ho letto anni fa questo testo, ed è stato interessare come quatromila anni fa potesse esserci tanta sensibilità per dei valori, o per quelle piccole cose, cui oggi nessuno dà importanza. L'idea di raggruppare questi insegnamenti in forma di massime è piacevole, in quanto subito si coglie l'essenza stessa dell'argomento che Ptahhotep vuole trattare
[Modificato da -Kiya- 09/01/2011 06:40]