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Storia e Mnemostoria dell'Antico Egitto, ossia la storia per come recepita, nel tentativo di comprendere la storia per come stata.
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La determinazione delle date assolute

Ultimo Aggiornamento: 13/08/2009 14:55
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16/07/2009 16:17
 
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Prendendo spunto dall'evoluzione della discussione relativa agli accadimenti riferiti al 2770 a.C., proposta da Diego Baratono, nella quale si è giunti inevitabilmente a trattare di Sirio e delle date assolute, propongo qui di seguito l'argomento specifico, introducendo il problema delle date sothiache e della determinazione delle date assolute utilizzate dall'Egittologia.
Per questo mi baserò sui calcoli forniti dal Prof. Carlo Gallo, nel testo "L'Astronomia Egizia".

La definizione di date assolute, che potessero permettere agli egittologi di ottenere una cronologia valida, è frutto dell'analisi di una serie di dati astronomici scaturiti dalle registrazioni eseguite da alcuni sacerdoti "astronomi" dell'antichità e basate sulle levate eliache mattutine della stella Sirio, con esplicito riferimento al calendario civile (365 giorni, composti da 12 mesi di 30 giorni ciascuno integrati da 5 giorni epagomeni).

Occorre, a questo punto, fare delle precisazioni.

E' noto che gli Egizi non adottarono mai un metodo di datazione progressivo e continuativo. Essi avevano piuttosto una nozione ciclica del tempo, un ciclo che iniziava con la salita al trono di un sovrano e aveva termine con la sua morte. Per l'intera storia Egizia poi, fatta esclusione per l'epoca del Nuovo Regno, l'ultimo anno di Regno di un Re coincideva col primo del suo successore. Con lo stesso aveva inizio un nuovo ciclo temporale.

La figura dello storico è di concezione relativamente moderna. Nell'antico Egitto questa mansione non era contemplata. Il compito di registrare gli eventi degni di nota era affidato agli scribi e ai sacerdoti, i quali, non possedendo riferimenti specifici, redassero eslusivamente annali incompleti, dove ci si riferiva al passato non in termini concreti, bensì leggendari.
Essi lasciarono ai moderni studiosi una discreta eredità, composta da alcune liste, cinque per l'esattezza, provenienti da reperti archeologici, che forniscono l'elenco dei re che si sono avvicendati sul trono, con notazioni dei relativi anni di regno.
Le cinque liste in questione sono: la "Pietra di Palermo", la "Tavola di Karnak" (Thutmosi III), la "Tavola di Abido" (Sethi I), la "Tavola di Saqqara" e il "Canone dei Re" (entrambi redatti durante il regno di Ramesse II).

Questi documenti, integrati con la lista dei Re redatta da Manetone rappresentano tutto quanto in possesso degli Egittologi, utile a definire una cronologia. Le liste sono tutte di per sè frammentarie e spesso non seguono un ordine preciso. Questo, aggravato da quanto già riportato precedentemente (la nozione ciclica tipica egizia e l'assenza di punti di riferimento precisi), rese necessario l'intervento di astronomi, il cui contributo per il raggiungimento dello scopo fu essenziale.

Gli astronomi, quindi, agli inizi del '900, grazie alle registrazioni delle levate eliache di Sirio riscontrate nei documenti egizi, diedero vita a una nuova teoria che permise di stabilire alcune date assolute riferite al Medio e al Nuovo Regno.

Per eseguire i loro calcoli, gli astronomi dovettero innanzitutto considerare che l'anno civile egizio era sensibilmente più corto dell'anno di Sirio (corrispondente all'anno solare), il quale contava 365 giorni e 1/4.
Tale differenza generava tra i due un giorno di scarto ogni 4 anni.

L'importanza di Sirio per gli Egizi fu tale da indurli a redigere un calendario che prevedeva l'inizio del nuovo anno in corrispondenza alla ricomparsa di Sirio nel cielo in levata eliaca, dopo un'assenza di 70 giorni. Al tempo in cui ciò fu stabilito, la comparsa di Sirio in levata eliaca corrispondeva, inoltre, all'inizio della piena del Nilo. Con ogni probabilità quindi, l'intento fu proprio quello di voler sottolineare che la Stella annunciava la piena.

Come abbiamo già detto, però, l'anno civile era più corto di quello di Sirio. Dopo 4 anni dal primo Capodanno coincidente con la levata eliaca di Sirio, quindi la stessa ebbe luogo il 2° giorno del 1° mese di Akhet. Dopo otto anni, sarebbe stata posticipata di due giorni, quindi nel 3° giorno del 1° mese di Akhet, e così via, ritardando di un giorno in più ogni 4 anni. Stessa sorte, di conseguenza, ebbe il Capodanno Egizio, che gli Egizi lasciarono scorrere lungo tutto l'arco dell'anno, col passare del tempo. Affinchè i due giorni tornassero a coincidere, e quindi nel 1° giorno del 1° mese di Akhet si osservasse Sirio in levata eliaca, e la stessa preannunciasse la piena, erano necessari 1460 anni Giuliani (o solari, anni di 365.25 giorni circa), corrispondenti a 1461 anni civili (365 giorni).

Le levate eliache di Sirio registrate nell'antichità sono, pertanto, da ritenersi sempre datate in base all'anno civile, come dimostrerebbe Censorino nel suo trattato astronomico risalente al 239 d.C. Testo da cui è tratta una delle date di nostro interesse.

Censorino, infatti, definisce "Anno divino" il ciclo sothiaco di 1461 anni. E afferma che l'anno in cui sta scrivendo è il centesimo anno di un Anno Divino. Il documento fu redatto nel 239 d.C., pertanto l'anno in cui la levata eliaca di Sirio coincise con il 1° Thot (1° giorno del 1° mese della stagione di Akhet) fu il 139 d.C.

Partendo da questa data è possibile ottenere quelle precedenti, in anni Giuliani, in cui la levata eliaca di Sirio coincise con il 1° giorno del 1° mese dell'inondazione:

Data di partenza: 139 d.C.
1460 (anni Giuliani) - 139 = 1321 a.C.
1321 a.C. + 1460 (anni Giuliani - aggiunti poichè procediamo a ritroso) = 2781 a.C.
2781 a.C. + 1460 (anni giuliani - come sopra) = 4241 a.C.

e così via....

A questo punto, il passo successivo era quello di trovare corrispondenza tra il risultato qui ottenuto e le registrazioni delle levate eliache di Sirio, riscontrate nella documentazione Egizia.


[continua]

[Modificato da -Kiya- 16/07/2009 18:06]
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16/07/2009 17:17
 
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Il valore medio dell'anno di Sirio fu calcolato dal dr. Schoch (astronomo) che definì una durata pari a 365,2507 giorni.
Partendo dal 139 d.C. e procedendo a ritroso di 4 anni in quattro anni, possiamo quindi stabilire che le precedenti levate eliache di Sirio avvennero:

nel 135 d.C. in corrispoindenza del 5° giorno epagomeno;
nel 131 d.C. in corrispondenza del 4°;
nel 127 d.C. in corrispondenza del 3° e così a seguire...

Come già sottolineato, tra l'anno di Sirio e quello civile Egizio vi è uno scarto, che con precisione è pari a 0.2507.

Dividendo i 365,25 giorni dell'anno Giuliano per la differenza tra l'anno di Sirio e il medesimo (365,25 : 0.2507) otteniamo che saranno necessari 1457 anni civili affinchè la levata eliaca torni a corrispondere esattamente con il Capodanno Egizio.
Se, però procediamo a dividere i 365 giorni dell'anno civile per la stessa differenza (365 : 0.2507) otteniamo che il risultato è di 1456 anni Giuliani.
1457 anni civili egizi corrispondono quindi a 1456 anni Giuliani.
In base a ciò, si rese necessario rivedere i calcoli eseguiti in precedenza.

Partendo sempre dalla data fornita da Censorino, quindi otteniamo:

139 d.C.
1456 (anni giuliani) - 139 = 1317 a.C.
1317 a.C. + 1456 (anni giuliani) = 2773 a.C.
2773 a.C. + 1456 (anni giuliani) = 4229 a.C.


Procediamo ora con la datazione effettiva dei documenti originali egizi in cui compare esplicitamente una data relativa alla levata eliaca di Sirio, tenendo conto di tutto quanto stabilito finora, soprattutto che la data Egizia anticipa sul calendario Giuliano di 1 giorno ogni 4 anni.

1^ data Sothiaca: XVIII dinastia - Regno di Thutmosi III, anno non precisato.

In un frammento rinvenuto a Elefantina si legge il seguente testo:

"Levata eliaca di Sirio, il 28° giorno del 3° mese di Shemu ... "


Il 3° mese di Shemu corrisponde all'11° mese del calendario civile Egizio. Per calcolare i giorni di anticipo sul Calendario Giuliano procediamo nel seguente modo:

3 giorni da aggiungere all'11° mese (contando anche il 28° per raggiungere i 30 effettivi) + i 30 gg. del mese 12 (4° mese di Shemu) + 5 epagomeni = 38 giorni.
I giorni risultanti vanno poi moltiplicati per 4, ottenendo gli anni di da considerare per differenza. In questo caso 152.
A questo punto si prende in considerazione la data della levata eliaca più vicina all'epoca di Thutmosi III (certamente il 1317 a.C., successiva rispetto al regno del Sovrano citato) e si procede a calcolare la data del documento: 1317 + 152 = 1469 a.C.

[peccato che non ci sia stato riferito l'anno di Regno del Re in cui il documento fu redatto...]


2^ data Sothiaca: XVIII dinastia - Anno IX del Regno di Amenhotep I.

Dal Papiro Ebers apprendiamo:

"L'anno IX sotto sua Maestà il Re Djeserkara, festa del Capodanno, 3° mese di Shemu, 9° giorno, levata di Sirio."


Stesso mese del caso precedente, ma stavolta i giorni necessari a completarlo sono 22 + i 30 del mese successivo, + i 5 epagomeni, otteniamo 57 giorni, quindi 57 cicli da 4 anni, per un totale di 228 anni, che sommati alla data relativa alla levata eliaca di Sirio restituiscono: 1317 + 228 = 1545 a.C.

In tal caso conosciamo anche il dato relativo all'anno di Regno del Re, che ci lascia supporre che Amenhotep I salì al trono nel 1554 a.C.

3^ data Sothiaca: XII dinastia - Anno VII del Regno di Sesostri III.

Da una lettera rinvenuta da Borchardt tra i Papiri di Kahoun si legge:

"Tu devi sapere che la levata di Sirio, ha luogo il 16 Pharmouthi"


La data riferita corrisponde al 16° giorno del 4° mese della stagione di Peret (8 mese dell'anno).

Procediamo al calcolo:

15 giorni restanti del 4° mese + 120 gg. relativi ai mesi mancanti + 5 giorni epagomeni = 140 giorni di anticipo.
140 giorni x 4 e otteniamo 560 anni.
La data più prossima a Sesostri III è sempre quella del 1317 a.C., quindi 1317 + 560 = 1877 a.C.

Sesostri III quindi fu incoronato, secondo questi calcoli - che l'autore stesso definisce "teorici" -, nel 1884 a.C.




[Modificato da -Kiya- 16/07/2009 18:08]
ExploraTetide
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16/07/2009 18:12
 
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una puntualizzazione sulle date assolute
Risalve,
una piccola puntualizzazione sulle date assolute (senza alcuna velleità di fare polemiche):
in ambito scientifico esistono solo due tipi primari di datazioni: relative ed assolute (più una serie di sottogruppi ma che essenzialmente possono essere ricondotte a queste 2 tipi principali),
quelle relative (intuibile dal termine stesso) sono ascrivibili ad una porzione di tempo ben precise scollegata dal fluire temporale generale e nascono dalla necessità di creare una cronologia di eventi collocabili tra un prima e tra un dopo
quelle assolute (anche qui il termine rende già ...!) identificano in assoluto una collocazione temporale nella freccia del tempo: a questa famiglia, per intenderci, appartengono le datazioni al carbonio, con gli isotopi di ossigeno e via via con lo stronzio ecc. in sintesi ci danno una collocazione determinista e precisa (a prescindere dello scarto) dell'evento studiato nel tempo: esempio tipico del rapporto Sr87/Sr86

beh basta così per il momento che devo scappare a presto
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16/07/2009 18:35
 
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Grazie per la precisazione, certamente interessante, seppur non comprenda quale sia l'intenzione che l'abbia motivata. Confido, tuttavia, che non appena ne avrai la possibilità, vorrai approfondire il tuo pensiero in proposito ;)
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17/07/2009 11:54
 
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Grazie Mary...........i tuoi neuroni si saranno affaticati.......ma ci sono ancora tutti e fanno un ottimo lavoro. Ancora complimenti al tuo prezioso stakanovismo !
Exploratetide
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17/07/2009 12:50
 
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datazioni assolute
salve,
si cercherò ora di spiegarmi meglio dopo l'introduzione di ieri (al solito la mancanza di tempo)
dunque se ho compreso l'analisi delle datazioni assolute il collegamento e la conversione con i moderni sistemi di misura del tempo (noti anche col nome di calendari) è avvenuta collegando determinati passaggi dei testi a posizioni delle costellazioni: ribadisco ovviamente il concetto del " se ho compreso, in sintesi, (estrema sintesi!), l'esposizione precedente.
Bene se ciò è vero, come metodo di traslazione/conversione, potrebbe esserci un piccolo problema alla base di questa costruzione: infatti il terremoto "recente" del dicembre 2004 (Sumatra) ha variato l'asse terrestre (ovviamente di pochi centimetri o decimi di grado) ma quello che è interessante che ci sono circa 4-5 eventi del genere per secolo: quindi 20 secoli per 4 = 80 variazioni (e siamo arrivati solo al 0 a.C.) a ritroso basta aggiungere i pezzi mancanti ... per farla breve (visto che sono ospite e più esperto di altre materie) potrebbero (il condizionale è ovviamente d'obbligo) esserci delle sorprese pesanti nelle datazioni assolute precedentemente illustrate basate unicamente su allineamenti astronomici assunti a comportamento lineare (come posizione e meccanica celeste di osservazione); forse per le datazioni assolute potrebbe essere di vostro interesse usare quello degli elementi/isotopi ... che ormai si riesce applicare a praticamente qualunque cosa (ovviamente sorgono altri tipi di problemi .. più che altro di natura economica). bane spero di essere stato maggiormente esaustico e soprattutto comprensibile
a presto
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Sacerdotessa
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17/07/2009 13:19
 
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Ringrazio per l'approfondimento.
I calcoli sopra esposti sono esclusivamente basati sulla levata eliaca di Sirio, stella del Cane Maggiore, tenendo presente il fatto che vi fu un tempo in cui tale levata eliaca annunciava la piena del Nilo e quindi aveva luogo nei primi giorni del mese di Luglio. Naturalmente si trattava di un evento ciclico che, come abbiamo visto, avveniva ogni 1461 anni civili (da 365 giorni).
Doveroso precisare che anche se le date di cui stiamo discutendo qui sono indicate abitualmente con il termine "assolute", egittologi e scienziati sottolineano che si tratta di riferimenti puramente teorici. Le stesse possono quindi dare un idea a riguardo dell'epoca in cui ha avuto luogo un dato avvenimento, ma non possono essere ritenute precise. Presumo, quindi, che si sia tenuto conto di "interferenze" responsabili di variazioni (come la precessione degli equinozi, ad esempio, ma credo non solo) e che vanno, pertanto, a inficiare i risultati ottenuti. Il testo che ho consultato non riferisce nulla in proposito, pertanto non so dire se tra le possibili variabili si sia, o meno, tenuto conto di eventi catastrofici, i quali come conferma lei qui, sono stati effettivamente responsabili di variazioni dell'asse terrestre.

Alcune domande da completa profana (non ho preparazione in materia geologica, quindi mi scuso fin d'ora per eventuali sciocchezze o per l'eventuale banalità delle richieste):

1) la variazione dell'asse terrestre registrata dopo il terremoto di Sumatra, quanto ha potuto influire sugli eventi astronomici come quello qui descritto?

2) di che entità potrebbe essere la variazione totale, limitandoci a considerare, per il momento, soltanto quelle stimate fino all'anno 0?

3) è possibile ritenere che "piccole" variazioni, avvenute più volte (presumo quando in una direzione e quando nell'altra) abbiano potuto "annullarsi" vicendevolmente?

4) Oltre ai terremoti/tsunami, quali altri eventi possono provocare una variazione dell'asse della terra?
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17/07/2009 13:20
 
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Re:
roberta.maat, 17/07/2009 11.54:

Grazie Mary...........i tuoi neuroni si saranno affaticati.......ma ci sono ancora tutti e fanno un ottimo lavoro. Ancora complimenti al tuo prezioso stakanovismo !




Grazie a te, Roby ;) spero che lo sviluppo che ho proposto qui sopra sia servito a fugare almeno qualcuno dei vostri dubbi su un argomento indubbiamente ostico ...
ExploraTetide
[Non Registrato]
Viandante
17/07/2009 13:37
 
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datazioni assolute
e rieccomi,
dunque nell'ordine non si preoccupi in quanto ognuno negli anni ha approfondito tematiche riguardanti la "propria" materia e quindi non esistono di per se domande banali ... così come quelle che anch'io potrei fare (in un altro momento) a riguardo della vostra materia; (se desidera possiamo passare dal Lei al Tu ..)
Invece per quanto concerne i quesiti posti risponderò (per quello che è possibile) nell'ordine
Alcune domande da completa profana (non ho preparazione in materia geologica, quindi mi scuso fin d'ora per eventuali sciocchezze o per l'eventuale banalità delle richieste):


1) la variazione dell'asse terrestre registrata dopo il terremoto di Sumatra, quanto ha potuto influire sugli eventi astronomici come quello qui descritto?


Sicuramente di per se poco in quanto si tratta di fluttuazioni minimali ma quello che entra in gioco veramente, a mio parere, riguarda l'inerzia tempo (ci sarebbero anche altre variabili ma al momento trascuriamole): in altre parole un piccolo movimento moltiplicato per migliaia di anni da una grande movimento: per usare un esempio più comprensibile (in voga in questi giorni per il 40° anniversario dello sbarco sulla luna), se l'Apollo di ritorno dalla Luna avesse veramente sbagliato (come stava accadendo) anche di un decimo l'angolo di ritorno .... sui circa 300.000 km di percorso avrebbe anche potuto mancare la Terra ... ed è bella grossa! quindi il problema sono le piccole fluttuazioni che nel tempo acquisiscono un peso gigantesco ... e queste fluttuazioni .. proprio per la loro difficoltà a quantificarle quasi mai sono messe nei simulatori e/o nei calcoli delle posizioni "celesti" del passato ... con quello che comporta ...

segue--->
[Modificato da -Kiya- 17/07/2009 14:21]
ExploraTetide
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Viandante
17/07/2009 13:51
 
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datazioni assolute
pag 2:
2) di che entità potrebbe essere la variazione totale, limitandoci a considerare, per il momento, soltanto quelle stimate fino all'anno 0?
questa è una domanda ostica ... a livello quantitativo al momento non ho la più pallida idea (vedrò di indagare in giro per vedere se qualcuno ha fatto conti del genere) posso però affermare che sicuramente non sono qualitativamente trascurabili in quanto sono noti gli effetti perturbatori di accidenti sismici e simili (qualcuno ipotizza che anche l'evento della cometa di Tuguska del 1908 abbia avuto influenza sul moto orbitale ... ma ciò non è affatto provato) che correlati a quelli da Lei citati (precessione abbinata agli altri moti orbitali dell'asse e rivoluzione) sicuramente induco un effetto: ma capiamoci io non sostengo gli effetti catastrofici in se (con quello che comporta) piuttosto applico la teoria dei piccoli effetti nel tempo (Effetto farfalla come è nota ai giorni notri o scientificamente Teoria del caos); quindi per finire cercherò di quantificare questi effetti ... (potremmo parlarne per giorni!)
segue
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