da ile89: Stelle imperiture

salve,
io sono ilenia, sono appasionata di egittologia da molto tempo.
stò leggendo il diario di Howard Carter sulla scoperta della tomba di Tutankhamon.
su secondo sarcofago un'incisione racava riferimenti alle Stelle Imperiture.
mi potreste dare qualche informazione riguardo queste stelle?
voi siete molto più informati di me.
grazie.

"Nut, madre mia, distenditi su di me
e fai di me una delle tue stelle imperiture,
affinchè io possa non morire mai"

Credo sia questa, ile, la citazione (peraltro a me particolarmente cara...) che ha attirato la tua curiosità, conducendoti fin qui a porre la tua domanda.
Essa si legge su un reperto rinvenuto nella tomba di Tutankhamon, che mi pare fosse una coppa in alabastro.

Gli antichi Egizi definivano "stelle imperiture" o "perenni" quelle stelle del cielo che non tramontano mai, che restano sempre visibili in cielo e che pertanto essi attribuivano agli Dei. Si tratta delle Stelle circumpolari, come l'Orsa Maggiore, situate nell'emisfero settentrionale, che restano visibili di giorno e di notte, in ogni periodo dell'anno.
Divenire un stella imperitura significava, per gli antichi Egizi, sconfiggere la morte e accedere alla vita eterna.



Benvenuta fra noi, ile89. Confido che tu possa apprezzare il nostro Forum e che tu sia motivata a farne parte ;)

Benvenuta nel forum.

Teie

Benvenuta Ile, nel libro La donna nell'antico Egitto -
di Enrichetta Leospo, Mario Tosi - 1997, puoi trovare la stessa invocazione, stavolta attribuita a Nefertari.
Sul coperchio del sarcofago in granito rosa le ali di Nut accolgono la regina defunta. Ella sarà annoverata tra le stelle che non tramontano mai.

Approfitto per segnalare anche a te, la nostra nuova iniziativa:

si chiama "Approccio ai Geroglifici" e avrà inizio nel prossimo mese di ottobre 2009.

Qualora tu fossi interessata ad avvicinarti al mondo dei geroglifici, leggi il dettaglio qui:

freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=8641578

Ciao Ilenia,benvenuta!!!

Benvenuta anche da parte mia!

Benvenuta Ilenia.
Gli Egizi videro negli astri del Sistema solare i loro dèi principali. Questi venivano osservati lungo l'Eclittica, erranti e sovrapposti alle dodici costellazioni zodiacali. Forse la necessità di un riferimento di divinità che non scomparissero alla loro vista durante il corso dell'anno portò i sacerdoti egizi a guardare con interesse quelle stelle e costellazioni che per la loro declinazione (distanza dal Polo nord celeste) erano sempre visibili durante le notti. Queste costellazioni ruotano intorno al Polo nord celeste, ma non scendono mai sotto l'orizzonte.
Da qui nacque l'idea di considerare nelle costellazioni polari delle importanti divinità e ipotizzare che le anime dei i sovrani dovessero recarsi, dopo la morte del corpo, presso quelle stelle.
Si ipotizza che questo credo sia antichissimo e comunque antecedente la III dinastia.
Tutte le piramidi hanno infatti l'ingresso sulla faccia nord, così che il condotto discendente potesse costituire uno stargate verso la stella polare o una particolare costellazione imperitura.
Senza addentrarci nella problematica ti dico solo che i condotti stellari della Piramide di Cheope furono sicuramente orientati simbolicamente verso la parte terminale del Piccolo Carro (quello della camera della Regina) per mandare l'anima da Anubis e verso la Stella Polare del momento, Alfa Draconis (quello della camera del Re) per consentire all'anima il ritorno dopo la giustificazione divina nella piramide.