| | | OFFLINE | | Post: 41.058 Post: 22.720 | Registrato il: 24/08/2005 | Sacerdotessa di ATON | Thiatj | - ḥtm mr r ry.t '3.t wts rn n ՚ḫ n itn, S3t n m3't - | |
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22/02/2009 00:53 | |
Voglio credere che in tempi moderni le cose siano, almeno in parte, migliorate.
All'epoca di Borchardt, l'Egittologia era materia, possiamo dire, appena nata, quindi troppo recente per poter contare su un'effettiva sensibilizzazione, in termini di passione. Avere la possibilità di scavare in Egitto era più assimilabile all'idea di una sorta di "corsa all'oro", in cui prestigio e ricchezza rappresentavano il riscatto più ambito.
Nonostante questo vi furono persone che si distinsero anche allora. E mi sento di citare Howard Carter tra questi.
Indipendentemente dalle capacità e dalle interferenze, o meno, del traduttore, nei suoi scritti non mi sono mai imbattuta in tali ... "eresie".
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