Storia e Mnemostoria dell'Antico Egitto, ossia la storia per come recepita, nel tentativo di comprendere la storia per come stata.
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Giza, Grande Piramide: trasporto e posa dei blocchi

Ultimo Aggiornamento: 06/11/2023 20:32
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- ShemsetRa -
Architetto Reale

09/11/2008 12:59
 
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Ma non è questo che mi ha scandalizzato.

La dimostrazione va avanti, con il blocco di peso proposto dall'autore, il quale dunque non risulta essere il più pesante della costruzione.
Ciò vuol dire che, pure in caso di esito positivo, bisognerà ripetere i calcoli per accertarsi che sia possibile anche il trasporto di un blocco come quello rivelatosi il più pesante.

La rampa considerata ha una pendenza di 3 o 4 dita egizie per ogni doppio cubito, cioé circa 3° 30', dato accettabile per una rampa piuttosto comoda, visto che gli egittologi sono arrivati a tollerare persino i 10°!

Applicando la formula
F = (P x sen 3°30') + ( m x P x cos 3°30')

con F = forza richiesta
P = peso del blocco, 41 tonnellate
m = coefficiente d'attrito

ottiene un valore della forza richiesta per spostare il blocco lungo la rampa di circa 13 tonnellate.

Considerato che ogni uomo può trainare, con uno sforzo continuativo circa 12 kg, il risultato ottenuto è un fabbisogno di 1066 uomini.
Non ho effettuato un ricontrollo su questo calcolo, ma forse, alla luce di certi fatti, sarebbe necessario eseguire anche tutte queste operazioni matematiche; mi ripropongo di farlo, per completezza.

Non si capisce bene se il risultato gli sembri o no accettabile, in ogni caso è comunque troppo per un singolo blocco, dunque decide, contro ogni etica, di annullare il coefficiente d'attrito e ridurre così la necessità a 214 uomini!

Forse mi è sfuggito il senso specifico della decisione, forse è il risultato compromesso di una traduzione effettuata da un esperto di lingua francese e non abbastanza di tecnica delle costruzioni, ma non si può ridurre così arbitrariamente le forze in gioco in un problema di fisica, non è un comportamento ... deontologico!

Anzi, di solito si introducono i così detti coefficienti di sicurezza, genericamente si moltiplica il risultato per 1,5 in modo da ottenere un certo margine in gradoi di assorbire errori "per eccesso".

Insomma, per vari vizi di forma e di sostanza anche la proposta di Goyon non è esaustiva.
Peccato, perché si fondava su buoni propositi e solide premesse.
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