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Storia e Mnemostoria dell'Antico Egitto, ossia la storia per come recepita, nel tentativo di comprendere la storia per come stata.
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Sacrifici umani

Ultimo Aggiornamento: 18/12/2017 21:24
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- ShemsetRa -
Architetto Reale

13/08/2008 15:23
 
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I dipendenti, servitori, servi o anche nobili o membri della famiglia sacrificati avevano ognuno la propria fossa sepolcrale, come parte del complesso cimiteriale di Abtu (Abydos) per ciscun regnante della 1^ Dinastia. Questa gente ebbe cura di portare avanti la rispettiva posizione nell’aldilà, per esempio schiavi e servi venivano uccisi in modo da poter continuare a praticare il loro lavoro per il loro padrne.

Nel caso del Re Aha, la sua tomba fu saccheggiata nell’antichità, ma le ossa sparpagliate attorno alla fossa sepolcrale appartenevano tutte a giovani uomini e donne sui 20-25 anni di età. Ciò indicherebbe che probabilmente non morirono per cause naturali, ma furono selezionati per essere sepolti con Aha. La tomba una volta conteneva utensili di rame, recipienti di pietra e sculture di avorio, alcune avevano anche il nome dell’occupante iscritto su stele di arenaria. Queste stele si attribuiscono a servitori, nani, donne, cani ed anche un gruppo di giovani leoni.

Djed, d’alto canto, mostra probabilmente il picco di massima dei sacrifici umani per il funerale del re. Le 318 fosse sepolcrali attorno alla sua tomba, così come numerose altre sepolture nella sua necropoli, circa due kilometri tutto attorno, possono essere state un tempio mortuario. Gli egizi del tardo Medio Regno credevano che la tomba di Djer ad Abydos fosse la tomba di Osiride stesso e questa tradizione durò anche fino al periodo romano.

Nella tomba della regina Merytnit, la maggior parte degli scheletri fu trovata rivolta nella medesima direzione, ma senza presentare segni di violenza sugli scheletri. Questo suggerisce non che fossero seppelliti vivi, dopo che i corpi furono piazzati tutti nella tomba in una specifica direzione per propositi religiosi, ma che fossero morti prima di essere inumati. W.B. Emery, che scavò le tombe di Abtu, formulò una teoria secondo la quale la gente venisse uccisa col veleno prima di essere sepolta con la regina.

Il sacrificio umano non era solo usato ad Abtu, ma anche a Saqqara. Originariamente si credeva che i re della 1^ Dinastia avessero due tombe, una a Saqqara e una ad Abtu, ma le ricerche hanno condotto alla conclusione che le tombe di Saqqara fossero per nobili della 1^ Dinastia.
La Tomba S3500, appartenente ad un nobile del regno di Qa’a, ebbe l’ultimo dei sacrifici trovati a Saqqara.:
3 delle 4 sepolture sussidiarie furono trovate intatte e quelle più ad ovest (n° 1 e 2) ancora conservano i corpi morti (un uomo di mezza età e una anziana donna; testa a sud rivolta ad ovest), avvolti in lini dentro a sarcofagi; ciascuno aveva una borraccia straniera e un sigillo a cilindro di legno (uno non iscritto e uno con una iscrizione vaga)

--Saqqara: Monumenti Protodinastici (Dinastie 1-3), Francesco Raffaele

Questa pratica fu abbandonata dopo l’ultimo sacrificio di servitore fatto da Qa’a, ma fu rimpiazzaa dalla rappresentazione del servo sacrificato nella forma di figure ushabti. Tali figure sarebbero magicamente diventate servitori che avrebbero svolto i lavori per il defunto nell’aldilà. Un piccolo accenno che il popolo egizio, nei periodi seguenti aborrì i sacrifici umani può essere visto nella storia di Khufu e i Maghi.

Khufu allora ordinò di condurre un prigioniero, pensando di mozzare la sua testaper vedere la magia di Djed-Djedi. Protestando il mago disse di non poter fare ciò ad un umano. Invece trovbarono che su un’oca Djed-Djedi avrebbe potuto eseguire la sua magia.

--Fiabe di Magia nell’Antico Egitto, C. Seawright

Alcuni re della Dinastia 0, della 1^ e della 2^ furono seppelliti ad Abtu. La divinità locale della necropoli era Khentamentiu (fila di tre ampolle, piuma attaccata a pane con due nastrini che pendono, due pani, determinativo delle terre desertiche) (Khontamentiu, Khentamenti, Khenty Amentiu, Khenti Amentiu), Primo degli Occidentali, dio della morte che aiutò il defunto ad andare nella Terra dell’Ovest, pilota della barca solare durante la traversata notturna. Il tempio più antico trovato ad Abtu era per Khentamentiu. Fu più tardi associato con Osiride come Osiride-Khentamentiu e come la divinità sciacallo Anubi.
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