Chi è l'Egittologo | Ultimo Aggiornamento: 28/07/2008 22:42 |
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| | | OFFLINE | | Post: 4.090 Post: 4.089 | Registrato il: 04/04/2007 | | Scriba Reale | La Divina Cantatrice - HdjetmeMaat MerytAton Sitenjterw - | |
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21/07/2008 16:37 | |
Mi riferisco allo specifico titolo di Egittologo che a mio parere se è "titolo" ......lo è come "penalista", "civilista","oculista","pediatra",
"vulcanologo" e quanti altri te ne suggerisce la fantasia.......che hanno pubblica rilevanza solo se preceduti dal più generico "dott."
In tutti gli altri casi "egittologo", sempre secondo la mia idea, non è un titolo ma l'espressione del risultato di una passione che ha convogliato interesse e studi nel settore della storia dell'Antico egitto.
Mi rendo conto della difficoltà di inquadrare inequivocabilmente questa parola, ma comunque penso che la "definizione" ometta il particolare importante dell'esercizio della "professione egittologo" e pertanto non mi sembra completa. [Modificato da roberta.maat 21/07/2008 16:39] |
| | | OFFLINE | | Post: 7.073 Post: 6.865 | Registrato il: 12/02/2006 | Colei/Colui che siede alla destra della Sacerdotessa | Capo del Tesoro | - ShemsetRa - Architetto Reale | |
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21/07/2008 22:39 | |
Ma l'esercizio della professione non è necessaria per avere il titolo.
Esistono ingegneri che non esercitano la professione, ma sono, ad esempio, lavoratori dipendenti o disoccupati. |
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22/07/2008 02:35 | |
roberta.maat, 21/07/2008 16.37:
Mi riferisco allo specifico titolo di Egittologo che a mio parere se è "titolo" ......lo è come "penalista", "civilista","oculista","pediatra",
"vulcanologo" e quanti altri te ne suggerisce la fantasia.......che hanno pubblica rilevanza solo se preceduti dal più generico "dott."
In tutti gli altri casi "egittologo", sempre secondo la mia idea, non è un titolo ma l'espressione del risultato di una passione che ha convogliato interesse e studi nel settore della storia dell'Antico egitto.
Mi rendo conto della difficoltà di inquadrare inequivocabilmente questa parola, ma comunque penso che la "definizione" ometta il particolare importante dell'esercizio della "professione egittologo" e pertanto non mi sembra completa.
parte di quelle professioni che citi sono specializzazioni effettive, raggiungibili esclusivamente con l'aggiunta di ulteriori anni di studio. E' così per l'oculista, per il pediatra, ma non lo è per il civilista o per il penalista che, al contrario dei primi, lo diventano semplicemente attraverso un percorso specifico ed esami mirati, negli ultimi due anni del quinquennio universitario.
E' noto che in Italia la Laurea in Egittologia non esista. Per diventare Egittologo, pertanto, bisogna diventare prima Archeologo o frequentare indirizzi idonei, come, ad esempio, Conservazione dei Beni Culturali. In ogni caso è necessario innanzitutto affrontare il quinquennio (una triennale non basta - salvo che negli ultimi Ordinamenti Universitari le cose non siano cambiate) e solo allora procedere con la specializzazione per l'acquisizione del titolo vero e proprio.
Non ritengo possa esistere un Egittologo che non sia, prima di tutto "dottore" e non si tratta di pubblica rilevanza, semplicemente non vi sono alternative.
Esso è un titolo a tutti gli effetti, a meno che non lo si voglia estendere a persone che hanno sì fatto dell'Egittologia una passione a cui hanno dedicato l'intera vita (ne conosciamo parecchie, no?), ma che non hanno seguito percorsi di studi che gli abbiano conferito i dovuti riconoscimenti ufficiali, quelli necessari per renderla una professione (credo sia solo questa la differenza). Personalmente, in tal caso, non ritengo si possa parlare di "Egittologi" (sempre da un punto di vista professionale, s'intende, ma è poi questo l'unico ufficiale), per quanto queste persone abbiano tutta la mia stima e forse di più, tenuto conto che è mia ambizione accostarmi quanto più possibile a loro.
[Modificato da -Kiya- 22/07/2008 02:37] |
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22/07/2008 09:51 | |
parte di quelle professioni che citi sono specializzazioni effettive, raggiungibili esclusivamente con l'aggiunta di ulteriori anni di studio. E' così per l'oculista, per il pediatra, ma non lo è per il civilista o per il penalista che, al contrario dei primi, lo diventano semplicemente attraverso un percorso specifico ed esami mirati, negli ultimi due anni del quinquennio universitario.
E' noto che in Italia la Laurea in Egittologia non esista. Per diventare Egittologo, pertanto, bisogna diventare prima Archeologo o frequentare indirizzi idonei, come, ad esempio, Conservazione dei Beni Culturali. In ogni caso è necessario innanzitutto affrontare il quinquennio (una triennale non basta - salvo che negli ultimi Ordinamenti Universitari le cose non siano cambiate) e solo allora procedere con la specializzazione per l'acquisizione del titolo vero e proprio.
Non ritengo possa esistere un Egittologo che non sia, prima di tutto "dottore" e non si tratta di pubblica rilevanza, semplicemente non vi sono alternative.
Esso è un titolo a tutti gli effetti, a meno che non lo si voglia estendere a persone che hanno sì fatto dell'Egittologia una passione a cui hanno dedicato l'intera vita (ne conosciamo parecchie, no?), ma che non hanno seguito percorsi di studi che gli abbiano conferito i dovuti riconoscimenti ufficiali, quelli necessari per renderla una professione (credo sia solo questa la differenza). Personalmente, in tal caso, non ritengo si possa parlare di "Egittologi" (sempre da un punto di vista professionale, s'intende, ma è poi questo l'unico ufficiale), per quanto queste persone abbiano tutta la mia stima e forse di più, tenuto conto che è mia ambizione accostarmi quanto più possibile a loro.
Vedo che la richiesta di altre spiegazioni era superflua in quanto dalla tue parole si capisce che avevi ben chiaro il concetto
Le specializzazioni di cui parli sono ovviamente il frutto del compimento di iter universitari indispensabili per esercitare professioni.
Aggiugerei a quelle mediche anche le altre perchè comunque, nel risvolto pubblico, attestano l'indirizzo degli studi effettuati che, in ogni caso consentono di esercitare richiedendo anche una iscrizione all'Ordine o all'Albo.
Tutte le specializzazioni necessitano del titolo generico precedente che si acquisisce con la regolare frequenza dei vari corsi di laurea articolati nei differenti indirizzi. Successivamente al titolo accademico di dott. potranno essere aggiunti altri titoli per la esatta individuazione,che dichiareranno senza ombra di dubbio e nel rigore delle normative.....IL TITOLO.
Il campo dell'egittologia si colloca esattamente nell'ultima fase del percorso che ho appena descritto.
Concludo che gli appassionati, per quanto possano essere preparati in modo superlativo non possono dichiararsi EGITTOLOGI ma esperti di....,studiosi di...,ecc.ecc.
Nel "salotto" si usa correntemente la dicitura egittologo ma, sempre secondo me, questa parola è mutitilata del suo aspetto fondamentale.
[Modificato da roberta.maat 22/07/2008 09:53] |
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22/07/2008 10:03 | |
roberta.maat, 22/07/2008 9.51:
Vedo che la richiesta di altre spiegazioni era superflua in quanto dalla tue parole si capisce che avevi ben chiaro il concetto
me l'hai chiarito tu, con la tua risposta alla mia richiesta
roberta.maat, 22/07/2008 9.51:
Le specializzazioni di cui parli sono ovviamente il frutto del compimento di iter universitari indispensabili per esercitare professioni.
Aggiugerei a quelle mediche anche le altre perchè comunque, nel risvolto pubblico, attestano l'indirizzo degli studi effettuati che, in ogni caso consentono di esercitare richiedendo anche una iscrizione all'Ordine o all'Albo.
Tutte le specializzazioni necessitano del titolo generico precedente che si acquisisce con la regolare frequenza dei vari corsi di laurea articolati nei differenti indirizzi. Successivamente al titolo accademico di dott. potranno essere aggiunti altri titoli per la esatta individuazione,che dichiareranno senza ombra di dubbio e nel rigore delle normative.....IL TITOLO.
Il campo dell'egittologia si colloca esattamente nell'ultima fase del percorso che ho appena descritto.
Concludo che gli appassionati, per quanto possano essere preparati in modo superlativo non possono dichiararsi EGITTOLOGI ma esperti di....,studiosi di...,ecc.ecc.
Nel "salotto" si usa correntemente la dicitura egittologo ma, sempre secondo me, questa parola è mutitilata del suo aspetto fondamentale.
mi sbaglio se affermo che stiamo esprimendo lo stesso punto di vista con differenti parole?
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22/07/2008 13:11 | |
mi sbaglio se affermo che stiamo esprimendo lo stesso punto di vista con differenti parole?
No no, non ti sbagli......aggiungo che spesso abbiamo sentito abusare di questo "titolo", in rete si trovano molti articoli di presunti egittologi.....purtroppo è un termine usato nella consuetudine e che troppo spesso è privato del suo valore.
Sono anche in accordo con te che a volte, per fortuna raramente, c'è chi ha il titolo ma non la sostanza.
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23/07/2008 18:13 | |
aggiungo che spesso abbiamo sentito abusare di questo "titolo", in rete si trovano molti articoli di presunti egittologi.....purtroppo è un termine usato nella consuetudine e che troppo spesso è privato del suo valore.
molti sedicenti egittologi "abusivi" (privi di titolo, mi riferisco a costoro) avrebbero parecchio ancora da imparare... prima di tutto, una buona dose di umiltà.... |
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24/07/2008 14:09 | |
Visto quanti problemi emergono anche dalla sola definizione del termine?
Dunque per essere archeologo è necessario avere il titolo giusto, fornito dalla scuola in cui si ha studiato la materia.
Ho chiesto un po’ in giro e mi risulta non essere obbligatoria, per quanto consigliata l’eperienza sul campo, quindi, teoricamente si può accedere a quel titolo di “archeologo” senza partecipare attivamente a scavi.
Certamente questo rappresenta un limite (non insormontabile) nella formazione individuale, perciò, chi è motivato a seguire un certo percorso, opterà per partecipare anche alle esercitazioni pratiche, onde procurarsi una preparazione più completa possibile.
Durante il percorso universitario lo studente si indirizza già verso alcuni argomenti, vuoi per interesse oppure per convenienza o calcolo, quindi opera delle scelte; ma su alcune cose è vincolato e non può scegliere.
Abbiamo visto come uno di questi vincoli sia l’autorizzazione allo scavo che l’ateneo di appartenenza possiede: pur essendo appassionata di predinastico e decisa a continuare lo studio di questo argomento, se la mia università non avesse un sito predinastico da propormi ( e le università italiane non ne hanno davvero molti!) dovrei accontentarmi di qualunque altra località egiziana e anche del Sudan.
Anche Natale Barca, ha scritto un bel libro, ma non credo proprio sia andato a rovistare nelle sabbie di Naqada.
Che dire poi di Franco Cimmino, è un punto di riferimento per tutti noi, i suoi saggi sul periodo amarniano sono quanto di più completo esista nella nostra lingua, il suo metodo rigoroso è garanzia per le sue affermazioni, possiamo non essere d’accordo con il suo parere personale su alcuni aspetti della storia, ma dobbiamo riconoscere il grande contributo che ha dato all’egittologia; eppure anche lui non ha raccolto un sasso dalla terra di AkhetAton.
E FrAnkh, il nostro?
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27/07/2008 23:35 | |
per quanto riguarda il nostro FrAnkh, a mio avviso, meriterebbe la Laurea Ad Honorem
E' solo troppo modesto, caratteristica che poco si sposa con la categoria e motivo ulteriore degno del più grande rispetto, secondo me.
Tornando all'argomento principale, finora direi che abbiamo ben definito l'Egittologo da un punto di vista prettamente Accademico, ma quali sono le qualità indispensabili per poter essere ritenuto a pieno diritto un "Grande Egittologo", sia dal punto di vista Istituzionale, che da quello dei "semplici" Appassionati?
Ritenete che esse coincidano? |
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28/07/2008 22:42 | |
-Kiya-, 27/07/2008 23.35:
per quanto riguarda il nostro FrAnkh, a mio avviso, meriterebbe la Laurea Ad Honorem
quoto quoto
Ad esempio riconoscimenti ufficiali dal mondo accademico, tipo quelli che proprio FrAnkh può vantare....
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