| | | OFFLINE | | Post: 2.316 Post: 1.739 | Registrato il: 22/05/2007 | EgiTToPhiLo/a | Scriba | |
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05/06/2008 10:16 | |
Cara Maria,
era mia intenzione fornire elementi di discussione a piccole dosi. Avevo incominciato con le problematiche relative ai pianeti del Sistema Solare sia perché mi interessa in modo particolare un’eventuale connessione col mondo egizio, sia per non complicare troppo la discussione.
In effetti Sitchin avrebbe trovato spunti nei documenti sumeri e babilonesi che vanno molto oltre, arrivando a parlare del 12° pianeta come un pianeta abitato dagli dèi, del loro sbarco sulla Terra e del loro intervento nella creazione dell’homo sapiens.
Un confronto col testo biblico suggerirebbe secondo Sitchin un’ispirazione sumera-babilonese dei versetti della Genesi.
Le critiche ai vari libri di Sitchin sembrano concentrate su possibili interpretazioni libere dei testi cuneiformi, mentre quelle sulle ipotesi dei Sumeri sembrano concentrarsi su una loro difficile accettazione da un punto di vista scientifico.
Il problema va affrontato, a mio parere, dando una risposta alle seguenti domande:
- Sitchin ha alterato il senso dei testi sumeri e/o babilonesi?
- Questa eventuale alterazione è stata fatta in buona fede o no?
- Una volta stabilite le interpretazioni più corrette dei testi sumeri e babilonesi, il senso della “Creazione” risulterebbe cambiato?
- Nel caso ciò non si verificasse, bisognerebbe dare una risposta su come i Sumeri sarebbero arrivati a queste teorie strabilianti (rimango dell’idea che alcune ipotesi non possono essere frutto di soli ragionamenti filosofici)?
Il fatto che alcune ipotesi dei Sumeri sembrino contrarie alle attuali conoscenze scientifiche non sminuisce l’opera di divulgazione di Sitchin.
Forse certe ipotesi hanno un significato simbolico a noi sconosciuto.
Sarebbe un po’come dire che la creazione del Dio degli Ebrei non ha alcun riscontro scientifico, in quanto creare una donna da una costola di un uomo sembra inconcepibile.
Occorre cogliere il significato simbolico dei miti e aver fede, forse la stessa fede che le popolazioni della Mesopotamia avevano per le vicende narrate dai loro sacerdoti.
Cara Ivana,
io non sto dicendo di essere d'accordo con le teorie dei Sumeri e dei Babilonesi, così come non concordo con alcuni aspetti della filosofia egizia, ma ciò non vuol dire che non dobbiamo conoscere le conoscenze dei popoli antichi e verificare eventuali influssi sulle nostre credenze.
Ben altra cosa sarebbe se ciò che dice Sitchin fosse frutto di alterazioni del senso filosofico dei Sumeri e Babilonesi, allora si potrebbe parlare di opera di fantascienza passata per analisi archeo-filosofica. |