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Zacharia Sitchin - Il pianeta degli dei

Ultimo Aggiornamento: 11/08/2010 22:05
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17/07/2010 11:21
 
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gizidda, 15/07/2010 23.40:


1) Botterò non é 'caduto in contraddizione', semplicemente ha espresso un suo modo di vedere, una identificazione che poi é caduta. Chi la ha abbandonata? Per esempio Jacobsen.



L'interpretazione di MUMMU nel quarto verso di Enuma Elish non è caduta è cambiata dando più meno lo stesso risultato, vedi Michalowski.
Jacobsen può aver abbandonato quel particolare punto di vista di Botterò, non certo un improbabile interpretazione dove ogni volta che si legge la parola MUMMU bisogna intenderla come un epiteto di Tiamat, ribadisco di non conoscere nessun studioso che l'abbia inteso in questo modo.

gizidda, 15/07/2010 23.40:


2)
52. [Since] he (i.e. Mummu) planned evil against the gods his sons.
53. [...] he was afraid [...],
54. His knees [became weak(?)], they gave way beneath him,
55. [Because of the evil] which their first-born had planned.

versione di King

His knees became weak; they gave way beneath him,
Because of the evil which their first-born had planned.
... their... they altered.

versione di Sandars

Lascia perdere le 'versioni poetiche', cerca quelle più letterali.



Qui veramente non so da dove cominciare!

Cominciamo col dire col dire che la versione di Sandars che tu presenti è la fotocopia di quella di King mentre lui dice ben altro?

«The decision was known to all their children; confusion seized them and after, a great silence, for they were confounded.»

Il termine accadico che è stato tradotto con “loro primo figlio/i (primogenito/i)” e “loro figlio/i (rampollo/i) è Bu-uk-ri-su-nu .

Questo termine compare anche nella I tavola al verso 34 dove King traduce “loro figli” e Sandars “loro primogeniti figli”!

King: «They consulted on a plan with regard to the gods [their sons

Sandars: «They sit down and talk together about the young gods, their first-born children»

Sembra che sia stata fatta un po di confusione ma non è così, il termine “primo figlio” o più propriamente “primogenito” in alcune lingue antiche non significa solo “figlio maggiore”, ma anche “preminente” e “prediletto”, un esempio su tutti, nella Bibbia Dio parlando di Davide afferma:

«Lo costituirò mio primogenito» - Salmo 89,27

Vista in questo modo tradurre “primogenito” potrebbe andar bene, il fatto che versioni più moderne come quelle di Botterò e Lambert preferiscono utilizzare termini come “rampollo” o semplicemente “figlio” serve anche a fugare il suddetto equivoco.

Ho scritto anche perché esiste un ulteriore motivo, quello filologico come ci spiega The Assyrian Dictionary vol. B:

«La parola burku, come la sua controparte femminile, bukurtu, è utilizzata principalmente in contesti poetici: si riferisce raramente agli esseri umani. Anche se la radice bhr nelle altre lingue semitiche significa spesso "primogenito", "primo", ecc, non c'è alcuna cenno di tale variante in accadico. In effetti, il sostantivo al plurale (che si riferisce ai figli dello stesso padre), e l'ulteriore specificazione come restu è usato quando si intende indicare che la parola erede significa "figlio" senza la connotazione di "maggiore".» p. 310

gizidda, 15/07/2010 23.40:


Riguardo al LHM ACCADICO ti devo contraddire... già Leslau nel 1969 nel suo 'southeast semitic cognate to the akkadian vocabulary' (volume 3) scrive: (…)

Anche nel : Dictionary of deities and demons in the Bible di K. van der Toorn, Bob Becking e Pieter Willem van der Horst troviamo scritto: (…)



I testi da te segnalati parlano del significato che la radice LHM ebraica/aramaica ha mutuato da quella accadica.
La radice ebraica/aramaica può aver assunto ulteriori significati non ascrivibili direttamente alla radice accadica LHM, lo si è visto con la radice BHR per il termine “primogenito”.

gizidda, 15/07/2010 23.40:


La radice accadica ha dato origine a questi termini:
lehemu = mangiare, da cui deriva l' ebraico lahem = pane
lahamu = essere peloso, da cui deriva l' ebraico lahamu = essere peloso
lemenu - lehemenu = essere cattivo, comportarsi in modo ostile e bellicoso, muovere battaglia, da cui deriverebbe l' ebraico Lahama = fare guerra

c' é ahcne Lemutu - lehemutu = avversario, ostile, ma qi si va troppo sul vago.




Quanto da te riportato confermo quello che ho detto. L'ebraico LAHAM deriva dall'accadico LEMENU ma non hanno la stessa radice LHM, il termine accadico(?) LEHEMENU che tu associ a LEMENU non compare in nessuno dizionario in mio possesso, nemmeno nel miglior dizionario in materia che abbiamo a disposizione The Assyrian Dictionary (21 volumi!) dell'università di Chicago. Stesso discorso per il termine LEHEMUTU da te associato a LEMUNTU o LEMUTTU. Puoi dirci da quali fonti li hai tratti?

gizidda, 15/07/2010 23.40:


Cosa intendi con 'il metodo sitchin'?



Se hai voglia puoi andarlo a leggerlo nei miei post precedenti.
[Modificato da Biceleon 17/07/2010 12:21]
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