sethorus, 7/15/2010 10:33 PM:
Ricordo di aver letto un passo dove parlava del numero 12 (ora non ricordo a cosa si riferisse di preciso, forse al numero di pianeti o altro, comunque non importa), qualche pagina avanti mentre continuava ad esporre la sua tesi mostra un immagine di un monumento ittita, situato ad Eflatun Pinar, dicendo che su quel monumento erano rappresentate 12 figure e sottolineava la il rapporto che c'era tra questa immagine ed altre e il numero 12. Ora per chi non conosce il monumento, è facile fargli credere che questo sia composto da solo 12 figure (effettivamente la foto allegata ne mostrava 12), per chi al contrario conosce il monumento sa benissimo che si tratta di una immagine modificata e che a questa è stata tolta una parte della base, dove compaiono altre figure. Ora se si prende il monumento nella sua totalità si vede che la teoria sitchiana non torna più.
Non proprio, la parte superiore mostra solo esclusivamente divinità a cui son associati corpi celesti, la parte inferiore, che sitchin non riporta, mostra divinità non associate a corpi celesti (ningishzidda, gibil e altri), dunque perchè mostrarla?
Un esempio di quel tipo di kudurru é questo:
www.ezida.com/kudurru.htm
che riporta i primi 12, tutti dei a cui i babilonesi assegnavano un corpo celeste, con i loro vari epiteti. Gli altri, da Guila in poi, non erano assocciati a corpi celesti.
Il discorso viene afrontato da Veede in 'understanding planets in ancient mesopitamia', che mostra i 12 nomi a cui vengono assocciati (secondo noi) 8 corpicelesti, 6 pianeti + sole e luna). Ciò fa si che alcuni pianeti abbiano lo stesso nome (mai spiegato da nessuno). Es Mul.Babbar era sia il sole che giove, e Neberu era (secondo la versione ufficiale) sia giove, che mercurio, che la stella a-canis minoris.
Il discorso pianeti é troppo vasto...