Storia e Mnemostoria dell'Antico Egitto, ossia la storia per come recepita, nel tentativo di comprendere la storia per come stata.
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Sodoma e Gomorra: Su una tavoletta astronomica Sumera, la verità

Ultimo Aggiornamento: 22/07/2010 13:17
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EgiTToPhiLo/a
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02/04/2008 12:26
 
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L’esistenza e la distruzione di Sodoma e Gomorra non è un dato storico, per cui riesce difficile inquadrarla nel tempo.
I ricercatori hanno cercato di identificare le due città sulle rive del Mar Morto o addirittura sotto la superficie del mare. Le immagini satellitari sembrano infatti individuare i resi di alcune città sommerse.
Per quanto ne so, non è stata fornita alcuna prova di una individuazione certa e tanto meno una datazione precisa.
Non ci rimane pertanto che considerare i periodi riportati dalla Bibbia e cercare di ricostruire una datazione assoluta sulla base di alcune ipotesi.

Esistono molti studi relativi agli impatti di circa il 3200 e 2300 a.C. Tutta l’Alta Mesopotamia è costellata di tectiti, elementi pietrosi di forma più o meno sferica formatesi per impatto di un corpo celeste sulla superficie terreste, lanciate in cielo a causa dell’impatto e ricaduti sulla terra in un’area più o meno estesa a seconda dei venti.
E’ stato individuato poi un cratere d’impatto nelle vicinanze di Bagdad, che secondo i ricercatori non dovrebbe essere più vecchio di 5000 anni.

La ricostruzione storica della cronologia biblica da me effettuata individua due possibili “diluvi” proprio intorno a queste date, a conferma che si potrebbe trattare di qualcosa di realmente accaduto e rimasto, se pur confuso, nella memoria del popolo ebraico.

Così come la catastrofe del 3200 a.C. giustificherebbe la fine della II dinastia egizia, quella del 2300 a.C. giustificherebbe la momentanea crisi dell’impero dei Sumeri e la conquista della Bassa Mesopotamia da parte di Akkad.
Una prova di una possibile catastrofe intorno al 2300 a.C. è stata fornita dagli alti strati di argilla rinvenuti in alcune città della Bassa Mesopotamia, a conferma che qualcosa di catastrofico dovette verificarsi.

In una visione egizia e sempre tenendo conto della cronologia lunga di Manetone / Crasto, questa seconda catastrofe potrebbe aver determinato un nuovo cambiamento climatico e una grave carestia, la quale potrebbe avere causato l’anarchia che pose fine all’Antico Regno.
Questa sarebbe la grave carestia di sette anni descritta dalla Stele della Carestia e riferita al regno di Djoser.
Non dovette essere un caso, a mio parere, che con la III dinastia iniziò l’età delle piramidi, intese come omaggio al Dio creatore.

In merito alla tua terza domanda, tutto dipende dalle dimensioni del corpo celeste e dal fatto che esso cada in terra o in acqua. Esistono moltissimi studi al riguardo e tutti dimostrano che un corpo di dimensioni notevoli (qualche centinaio di metri) può creare notevoli distruzioni e sicuramente arrecare una piccola rivoluzione climatologica.
La massa di polveri e vapor acqueo proiettata nell’atmosfera è così grande da costituire spesso uno schermo di lunga durata per le radiazioni solari, provocando gravi modifiche del clima, di non facile quantificazione.
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