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01/02/2008 17:15 | |
Cara Kiya, l'unica cosa che ho trovato è questa...
IL CARNEVALE RISALE AI TEMPI DELL'ANTICO EGITTO. MASCHERE, CORANDIOLI E RICHI D'OLTRE TEMPO SI INCROCIANO A META' STRADA TRA TEMPO E STORIA
Spesso ci interroghiamo di che materia siano fatti i sogni. Potrebbero essere di cartapesta come le maschere che indossiamo a Carnevale. E' un atto magico e sacrilego allo stesso tempo. Annulliamo la nostra personalità per dare vita ad un personaggio che ci trascina via dal palcoscenico della vita. La maschera di Pulcinella o Arlecchino si sovrappone al nostro volto e ricarica la pura essenza della nostra esistenza, in bilico tra vita e morte, passato e presente, inizio e fine. Il Carnevale, un vero e proprio rito religioso che risale ai tempi degli Egiziani, racchiude a livello etimologico "l'addio all'abbondanza della carne". All'epoca dei faraoni, il popolo mascherato, intonando inni e lodi, accompagnava una sfilata di buoi che venivano sacrificati in onore del dio Nilo. Qualsiasi sia la data stabilita, il Carnevale segna la fine dell'inverno. Se i Greci dedicavano il rito al dio del vino Dionisio, i Romani si lasciavano prendere dall'euforia nelle feste popolari delle Saturnali: le prime maschere vengono dipinte sul viso con feccia di vino e succo di more. La festa carnevalesca raggiungerà il massimo splendore nel XVI secolo, nelle strade della Firenze di Lorenzo dei Medici. Danze, lunghe sfilate di carri allegorici e costumi sfarzosi segnano una svolta di questa festa, vezzeggiata nella culla rinascimentale. Con gli attori della "Commedia dell'Arte", quei personaggi strampalati prendono forma, vengono caratterizzati nel linguaggio e nella gestualità. Nascono "le maschere" che penetrano nel nostra tradizione collettiva e ci accompagneranno fino ai giorni nostri, scavalcando l'usura del tempo.
Ciao da cennis :D
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