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"Io leggo i geroglifici" di J. Capart

Ultimo Aggiornamento: 09/01/2011 03:47
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06/01/2008 10:52
 
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Re: Re:
Men-Maat-Ra, 02/01/2008 20.32:




Il libro di Capart lo trovo ottimo, certamente non se lo si acquista pensando di trovarsi davanti ad una vera e propria grammatica.
Offre una serie di informazioni porte in modo semplice e di notevole validità scientifica.
Volevo precisare che questo libro è praticamente una ristampa dell'originale in francese pubblicato dall'eminente egittolo Capart alla metà degli anni '40. Pertanto è impossibile che imiti il libro di Jacq. Casomai è il contrario.
Secondo me la scelta tra Capart e Jacq non si pone nemmeno. Capart, naturalmente.


Grazie, Men-Maat-Ra per queste tue precisazioni. Vedo solo ora la tua risposta, scusa se non ho replicato prima.... Non ho mai letto il testo di Capart e sono solo riuscita a scorrere l'indice in maniera molto superficiale. Il libro che ho visto io, comunque, è molto sottile...Capisco che non sia una grammatica, vorrei sapere in quale maniera tratta l'argomento, se per esempio si propone semplicemente di offrire un appoggio all'interpretazione di altre grammatiche, oppure se si tratta di appunti di lezioni...sai dirmi di più? [SM=x822715]

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06/01/2008 10:55
 
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Re:
ely.91, 03/01/2008 11.15:

il libro il segreto dei geroglifici di Jacq non mi è piaciuto molto perchè ho trovato che era meno spiegato bene rispetto a quello di M.Collier &B.Manley (che devo ancora finire) mentre quello di Capart lo devo ancora leggere appena finisco quello di Manley



E' comprensibile che non regga il confronto con il testo di Collier & Manley. Il libro di Jacq è solo un piccolo testo divulgativo, cioè di avvicinamento alla filosofia e struttura della scrittura geroglifica, senza alcuna pretesa; mentre il testo di C&M nasce con altre intenzioni... [SM=x822712]

Con questo non voglio passare nemmeno per quella che deve a tutti i costi far "pubblicità" a Jacq, che per altre sue produzioni davvero non mi ha fatto assolutamente impazzire... [SM=x822717]


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06/01/2008 13:52
 
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Re: Re: Re:
Maat Ka Ra, 06/01/2008 10.52:


Grazie, Men-Maat-Ra per queste tue precisazioni. Vedo solo ora la tua risposta, scusa se non ho replicato prima.... Non ho mai letto il testo di Capart e sono solo riuscita a scorrere l'indice in maniera molto superficiale. Il libro che ho visto io, comunque, è molto sottile...Capisco che non sia una grammatica, vorrei sapere in quale maniera tratta l'argomento, se per esempio si propone semplicemente di offrire un appoggio all'interpretazione di altre grammatiche, oppure se si tratta di appunti di lezioni...sai dirmi di più? [SM=x822715]




Non essendo a casa, non ho il libro sotto mano per poterti riportare l'indice.
Comunque, lo spirito del libro non è quello di essere una grammatica per lo studio della lingua, cioè i singoli fenomeni grammaticali non vengono presentati analiticamente.
L'autore offre invece in ciascun capitolo delle nozioni sintetiche che descrivono alcune caratteristiche della lingua. Quindi è molto utile per chi completamente ignaro del funzionamente della lingua egizia (nello stadio medio-egiziano) voglia avere una idea di come fosse, di come, ad esempio, fosse costruita una frase etc, anche nell'ottica di effettuare una comparazione rispetto alle lingue moderne.
Inoltre, l'autore descrive tutta una serie di curiosità sempre legate alla limgua, come ad esempio alcuni nomi comuni europei che derivano da nomi egiziani.
Lo spirito è dunque altamente discorisvo ma serio. Ogni lettore, anche quello più informato, troverà qualcosa che non sa.
Se invece si vuole imparare l'egiziano, allora il discorso cambia. In quel caso non esistono scappatoie. Gli unici testi veramente utili sono due:
1) Gardiner
2) Allen
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06/01/2008 13:59
 
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...che sono quelli che utilizziamo comunemente...grazie...:)
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06/01/2008 14:47
 
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....che usiamo comunemente........ma non proviamo a portarceli in tasca !
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06/01/2008 15:15
 
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....sto tentanto assunzione di nozioni durante il sonno, ponendo l'Allen esattamente sotto la mia crapa....risultati discutibili! [SM=x822720]
15/07/2009 12:13
 
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In questi giorni sto dando un'occhiata a questo testo: non nego che possa essere un aiuto iniziale per lo studio di quell'universo complicato che sono i geroglifici; però mi sembra che il tutto sia trattato in maniera molto discorsiva, senza approfondire; e poi comunque non c'è un minimo di eserciziario per poter approfondire... Se devo fare un paragone con dei testi facilmente portabili, preferisco il Collier e Manley; se poi vogliamo metterci un testo di abbastanza semplice portabilità, includerei l'Allen... per non parlare poi del Gardiner, che però finora non ho affrontato...
[Modificato da Hatshepsut76 15/07/2009 12:13]
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Sacerdotessa
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Thiatj

- ḥtm mr r ry.t '3.t
wts rn n ՚ḫ n itn,
S3t n m3't -
15/07/2009 13:02
 
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Come aveva già sottolineato Men-Maat-Ra, il testo non è una grammatica, e non ha nemmeno la pretesa di esserlo. Potremmo piuttosto definirlo un'introduzione al Geroglifico, al quale attingere prima di immergersi nello studio delle regole di scrittura.
15/07/2009 13:36
 
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Infatti non pretendo che ne voglia fare le veci; è solo che pensavo si addentrasse almeno un po' di più nello specifico...
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