| | | OFFLINE | | Post: 14.452 Post: 3.441 | Registrato il: 26/02/2006 | Colei/Colui che siede alla destra della Sacerdotessa | Scriba Reale | - Waenra, MerytWaenRa, Semenet - | |
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30/06/2007 13:12 | |
La dea "Bastet", nel pantheon delle divinità egiziane, era rappresentata come una donna con la testa di gatto. Gli antichi Egizi adoravano l'immagine del felino, e nei secoli si è diffusa la credenza che l'animale fosse stato addomesticato per la prima volta proprio durante l'era dei Faraoni. A smentire questa tesi è però uno studio pubblicato sulla rivista Science, che rivela come diverse migliaia di anni prima degli Egizi, i gatti fossero già di casa (amati e rispettati) nella Mezzaluna fertile.
I genetisti guidati da Stehephen O Brien, che stanno lavorando a un progetto genoma per i felini, hanno analizzato il dna mitocondriale di 979 gatti moderni, appartenenti sia alle specie domestiche che alle cinque specie selvagge ad oggi conosciute. Questo materiale genetico, che si trasmette solo per via materna, è quello più usato per questo tipo di studi, perché meno suscettibile di variazioni anche in caso di incroci fra razze diverse.
I gatti selvaggi analizzati appartengono a specie che vivono in diverse aree del pianeta: Europa, Africa sub-Sahariana, Cina, Asia Centrale e Medio Oriente. Dall'analisi è emerso che gli antenati dei felini addomesticati erano proprio quelli selvatici che vivevano 130mila anni fa in Mesopotamia, un'area che si estende dal Mediterraneo Orientale alla Turchia. «Questo è esattamente il posto dove circa dodicimila anni fa l'uomo ha smesso la vita nomade e ha iniziato a coltivare i campi - spiega O Brien - e dove sono stati addomesticati quasi tutti gli altri animali domestici»
Secondo la ricerca, i gatti selvatici sono stati attirati verso gli insediamenti umani per la presenza dei neonati granai, e quindi dei topi al loro interno. Per i ricercatori americani del National Cancer Institute di Bethesda, proprio questa abilità avrebbe dato il via al rapporto tra uomini e felini, nato in quest'area del mondo e non in Egitto, come si pensava.
L'uomo avrebbe tollerato la presenza dell'animale proprio per l'abilita nello scacciare i roditori, e avrebbe portato con sé i felini nei successivi spostamenti per proteggere i depositi di grano. Il passaggio dagli antichi granai ai divani, invece, non è stato ancora datato. I ricercatori hanno trovato almeno cinque linee di dna mitocondriale nei gatti moderni, concludendo che le progenitrici sono state almeno 5 gatte, che hanno dato vita a tutti i felini domestici che vediamo al giorno d'oggi.
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