Macchè gatto d'Egitto... il micio è mediorientale!

La dea "Bastet", nel pantheon delle divinità egiziane, era rappresentata come una donna con la testa di gatto. Gli antichi Egizi adoravano l'immagine del felino, e nei secoli si è diffusa la credenza che l'animale fosse stato addomesticato per la prima volta proprio durante l'era dei Faraoni. A smentire questa tesi è però uno studio pubblicato sulla rivista Science, che rivela come diverse migliaia di anni prima degli Egizi, i gatti fossero già di casa (amati e rispettati) nella Mezzaluna fertile.

I genetisti guidati da Stehephen O Brien, che stanno lavorando a un progetto genoma per i felini, hanno analizzato il dna mitocondriale di 979 gatti moderni, appartenenti sia alle specie domestiche che alle cinque specie selvagge ad oggi conosciute. Questo materiale genetico, che si trasmette solo per via materna, è quello più usato per questo tipo di studi, perché meno suscettibile di variazioni anche in caso di incroci fra razze diverse.

I gatti selvaggi analizzati appartengono a specie che vivono in diverse aree del pianeta: Europa, Africa sub-Sahariana, Cina, Asia Centrale e Medio Oriente. Dall'analisi è emerso che gli antenati dei felini addomesticati erano proprio quelli selvatici che vivevano 130mila anni fa in Mesopotamia, un'area che si estende dal Mediterraneo Orientale alla Turchia. «Questo è esattamente il posto dove circa dodicimila anni fa l'uomo ha smesso la vita nomade e ha iniziato a coltivare i campi - spiega O Brien - e dove sono stati addomesticati quasi tutti gli altri animali domestici»

Secondo la ricerca, i gatti selvatici sono stati attirati verso gli insediamenti umani per la presenza dei neonati granai, e quindi dei topi al loro interno. Per i ricercatori americani del National Cancer Institute di Bethesda, proprio questa abilità avrebbe dato il via al rapporto tra uomini e felini, nato in quest'area del mondo e non in Egitto, come si pensava.

L'uomo avrebbe tollerato la presenza dell'animale proprio per l'abilita nello scacciare i roditori, e avrebbe portato con sé i felini nei successivi spostamenti per proteggere i depositi di grano. Il passaggio dagli antichi granai ai divani, invece, non è stato ancora datato. I ricercatori hanno trovato almeno cinque linee di dna mitocondriale nei gatti moderni, concludendo che le progenitrici sono state almeno 5 gatte, che hanno dato vita a tutti i felini domestici che vediamo al giorno d'oggi.

speriamo che almeno il primato del divano sia Egittogeno!

eravamo a conoscenza della presenza felina domestica in Mesopotamia, intorno al 9000 a.C.
Ora quindi si fa retrocedere questa data di 3000 anni.
Non mi è chiaro però come fanno ad escludere che in parallelo, o addirittura prima, ciò non sia avvenuto anche in Egitto. Tenuto conto che sappiamo poco o nulla di quell'epoca, a parte la presenza di insediamenti umani già organizzati per allevamento e agricoltura, non credo ci siano i presupposti per affermare quanto indicato come dato certo

Ben detto!
La storia è piena di primati mediorientali ceduti all'Africa!
Un esempio?
Anche l'uomo.
Si pensava che l'uomo fosse apparso per la prima volta nel Vicino Oriente, forse per accondiscendenza verso le Sacre Scritture, ma poi sono arrivate le prove che il primo uomo era africano!
Forse anche il primo gatto, e forse anche il primo gatto amico dell'uomo!

non capisco molto del dna mitocondriale, la culla è l'Africa
e questo lo so da micio e da umano.
Quello che trovo strano è che la culla sia oggi nulla, devastata
da malattie che vanno dal morbillo all'aids, dalla malaria alla dissenteria....si muore di tutto.
Forse sono i pochi interessi delle nazioni potenti,
il fatto che non ci sia nulla da prendere e forse la storia
funziona a quel modo.....

e oltre sapere da dove arrivo vorrei capire dove andiamo,
l'intreccio tra il passato il presente ed il futuro
è come lega tra le migliori d'acciao.
So da gatto di un grande passato, il presente nn parleri e del futuro sarebbe per i cuccioli