Storia e Mnemostoria dell'Antico Egitto, ossia la storia per come recepita, nel tentativo di comprendere la storia per come stata.
Ti piace questo Forum? Dillo ai tuoi Amici su




Discussioni Recenti
In cooperazione con Amazon.it

 
Pagina precedente | 1 2 | Pagina successiva

Voyager del 23/04/07 Si torna a parlare della Piramide di Cheope...

Ultimo Aggiornamento: 25/04/2007 18:31
Autore
Vota | Stampa | Notifica email    
OFFLINE
Post: 954
Post: 954
Registrato il: 20/07/2006
Artista del Re
24/04/2007 14:47
 
Quota

Re: Re:

Scritto da: -Kiya- 22/04/2007 13.34
Pubblico porta turismo. Turismo porta soldi. Per l'altro verso: Pubblico porta audience, audience porta soldi. Un fine comune unisce due personalità nemmeno tanto diverse tra loro, il cui interesse primario è fondamentalmente lo stesso: sentire parlare di sè.

E' questo l'aspetto che, contrapposto al suo amore per la sua terra, mi fa "respingere" Zahi Hawass, almeno tanto quanto me lo fa apprezzare sotto altro aspetto (sapete bene che comunque gli riconosco delle "buone azioni")



Sono perfettamente d'accordo con te, Kiya.
Vorrei una precisazione su di una cosa che ho sentito ieri sera.
Ad un certo punto parlando del sarcofago di Cheope (è vero che ha detto che Cheope non è mai esistito? Questa parte l'ho persa) ha detto che il suo volume esterno è il doppio del suo volume interno così come l'arca (dell'alleanza) che la conteneva.
Ho capito bene?
E infine è prorprio vero, Kiya, nessun parere personale nessuna ipotesi diversa e/o interessante. Per quanto riguarda il Santo Graal si è limitato a descrivere quello che già si sa dopo l'exploit del libro di Dan Brown. Che pena.
Come dicevo prima, boicottiamo sta trasmissione qualunquista. Per quanto mi riguarda è l'ultima volta che la seguo.

Teie

[Modificato da Teie 24/04/2007 14.53]

OFFLINE
Post: 14.452
Post: 3.441
Registrato il: 26/02/2006
Colei/Colui che siede alla
destra della Sacerdotessa
Scriba Reale

- Waenra,
MerytWaenRa, Semenet -
24/04/2007 15:50
 
Quota

Purtroppo è vero, lo ha detto l'ing. Pincherle traducendo il nome Khufu. Ma sull'argomento vorrei riparlarne dopo aver visto la registrazione, nella quale sono state dette tante castronerie che sono ancora indignata.
Le elencherò tutte.
Per il sarcofago è vero, le misure esterne sono il doppio di quelle interne, e se anche le misure coincidono con quelle dell'arca (ma qualcuno l'ha mai vista e misurata?) ciò non vuol dire che ci sia un'attinenza fra i due reperti.
OFFLINE
Post: 7.073
Post: 6.865
Registrato il: 12/02/2006
Colei/Colui che siede alla
destra della Sacerdotessa
Capo del Tesoro


- ShemsetRa -
Architetto Reale

24/04/2007 16:10
 
Quota

Secondo i miei calcoli, che potrebbero anche essere sbagliati, perciò vi prego di verificare, la storia del volume del sarcofago non è vera.

Forse Francis è in possesso di misure affidabili per averle rilevate di persona?

Personalmente non ho ancora avuto occasione di misurare il sarcofago che sta nella Grande Piramide, ma lo farò certamente appena possibile.
Nel frattempo per i miei calcoli ho cercato i dati in pubblicazioni accessibili.
Ne ho scritto qualcosa qui l'anno scorso:
Numeri e piramidi

Quella citata è l'unica fonte a mia disposizione che riporti delle misure precise.
Naturalmente l'ipotesi del volume pieno uguale a quello vuoto non è vera nemmeno per i sarcofagi che stanno nelle altre piramidi, se può interessare posso postare la tabella con dimensioni, volumi, rapporto reale ed "errore" percentuale.
OFFLINE
Post: 41.058
Post: 22.720
Registrato il: 24/08/2005

Sacerdotessa
di ATON
Thiatj

- ḥtm mr r ry.t '3.t
wts rn n ՚ḫ n itn,
S3t n m3't -
24/04/2007 17:00
 
Quota

Re: Re: Re:

Scritto da: Teie 24/04/2007 14.47


Sono perfettamente d'accordo con te, Kiya.
Vorrei una precisazione su di una cosa che ho sentito ieri sera.
Ad un certo punto parlando del sarcofago di Cheope (è vero che ha detto che Cheope non è mai esistito? Questa parte l'ho persa) ha detto che il suo volume esterno è il doppio del suo volume interno così come l'arca (dell'alleanza) che la conteneva.
Ho capito bene?



confermo, Teie: hai ben inteso.
Mario Pincherle ha affermato che secondo lui non esistette un sovrano di nome Khufu, ma che l'idioma fosse in origine accadico e che definisse... qualcosa che ora mi sfugge, attinente alla Piramide.
Lo confesso, 10 minuti di ascolto a orecchie tese, ma poi non sono riuscita ad andare oltre. Persino l'enfasi vocale di Giacobbo mi infastidisce. E' come se ad ogni frase debba rivelare la parola divina in prima persona....

In merito alle dimensioni, precisamente è stato detto che il volume esterno del sarcofago è doppio rispetto a quello interno, esaltando le capacità matematiche degli antichi egizi e sottolineando le possibili conoscenze superiori. L'arca èè stata tirata in ballo poichè le misure interne del sarcofago corrispondenderebbero alle sue.... ma mi è sfuggito se abbia o meno detto con chiarezza che il sarcofago potesse esserne il contenitore. Di certo l'ha lasciato supporre....

A riguardo delle misure, do ragione a Pizia. Il motivo lo leggete qui di seguito tratto dal Vecchio Testamento:

"Seguendo alla lettera le indicazioni ricevute dal suo Dio, Mosè obbedì e costruì una cassa 125 cm di lunghezza x 75 cm di altezza x 75 cm di larghezza e la ricoprì di purissimo oro."


Ora.... d'accordo che gli antichi egizi non fossero particolarmente alti.... ma 125 cm di lunghezza per il sarcofago in granito rosso, mi pare un po'... pochino!
OFFLINE
Post: 41.058
Post: 22.720
Registrato il: 24/08/2005

Sacerdotessa
di ATON
Thiatj

- ḥtm mr r ry.t '3.t
wts rn n ՚ḫ n itn,
S3t n m3't -
24/04/2007 17:12
 
Quota

chiaramente le misure nel testo sono state riadattate in fase di traduzione. L'Esodo, infatti, parla espressamente di cubiti, misura a noi, certamente, nota [SM=x822712]


"Faranno dunque un'arca di legno di acacia: avrà due cubiti e mezzo di lunghezza, un cubito e mezzo di larghezza, un cubito e mezzo di altezza. La rivestirai d'oro puro...."
OFFLINE
Post: 14.452
Post: 3.441
Registrato il: 26/02/2006
Colei/Colui che siede alla
destra della Sacerdotessa
Scriba Reale

- Waenra,
MerytWaenRa, Semenet -
24/04/2007 17:19
 
Quota

Partiamo dalle dichiarazioni dell'ing. Pincherle. Afferma che Cheope non è mai esistito in quanto la parola Khufu significa "mangiatoia" e risale al tempo degli accadici. In sostanza Khufu non è il nome di un faraone ma significa letteralmente "mangiatoia sacra degli accadici".
Sostiene inoltre che nella camera del re il tempo è relativo. Lui si sarebbe sdraiato dentro al sarcofago ed avrebbe sentito il suo cuore battere a destra e a sinistra, e poi degli strani scricchiolii. Spaventato si sarebbe alzato convinto che fossero passate ore mentre invece erano trascorsi solo pochi minuti.
Un caso contrario è stato testimoniato da un archeologo che ha voluto mantenere l'anonimato per non avere problemi. Quali non so. Lui ed un suo accompagnatore sarebbero entrati nella camera del re alle 9.07 minuti e ne sarebbero usciti, stando ai loro orologi, alle 9.10, solo perchè sollecitati ad uscire dalle grida del guardiano, il quale avrebbe rivolto loro degli improperi in quanto sarebbero rimasti nella piramide ben tre ore, mentre invece i normali turisti possono sostare solo pochi minuti.
Sempre Pincherle avrebbe detto che quando c'è il kamsin la piramide fuma, cioè il vento rosicchia l'arenaria delle sue pietre tanto che, fra due o tremila anni, la piramide di Cheope si presenterà come quella di Zoser: a gradoni!
Ma veniamo agli scritti del patriarca Enoch, trovati a Qumran (primo secolo aC).
"Verrà il giorno in cui la torre renderà ciò che le è stato affidato. La piramide salterà come un ariete e allora terminerà la triste età del ferro".
E ancora.
"Vedo una moltitudine di carri e un uomo che cavalcava dietro di essi. I pilastri della terra erano smontati uno per uno e spostati dal loro posto e lo strepitio fu sentito da un capo all'altro della terra. E poi io giunsi in un altro luogo nell'estremo ovest dove mi fu mostrata un'alta torre di granito. E in questa torre vi erano 4 cripte vuote, scure, ampie, buie e ben levigate. Ma solo tre di esse erano buie perchè una era illuminata e vi era in essa proprio nel mezzo una vasca".
Da questo scritto è emersa la teoria che la piramide di Zoser terminasse con uno zed e che questo venne poi smontato e ricostruito all'interno della piramide di Cheope.
Altro non sarebbe che quello che alcuni dicono essere camere di scarico.
In uno di questi intercapedini c'è una scritta che dice: "I monoliti venivano tagliati con scalpelli di luce divina".
Ma esiste davvero questa frase? Io non l'ho mai sentita!
OFFLINE
Post: 41.058
Post: 22.720
Registrato il: 24/08/2005

Sacerdotessa
di ATON
Thiatj

- ḥtm mr r ry.t '3.t
wts rn n ՚ḫ n itn,
S3t n m3't -
24/04/2007 17:23
 
Quota

a proprosito della luce divina:

Giacobbo ha fatto riferimento al laser....

io dico, anche il rame, colpito dal sole, si illumina...
OFFLINE
Post: 4.090
Post: 4.089
Registrato il: 04/04/2007
Scriba Reale
La Divina Cantatrice
- HdjetmeMaat
MerytAton Sitenjterw -
24/04/2007 21:20
 
Quota

[SM=x822741] [SM=x822741] Qualcuno mi dà notizie sulle vertebre di Osiride ? Sono tre quattro o cinque,che senso ha quanto detto da Giacobbo a tale proposito ? Come avevo giù scritto non avevo mai notato le differenze tra uno zed e l'altro.perdonatemi ciao [SM=x822706]
OFFLINE
Post: 41.058
Post: 22.720
Registrato il: 24/08/2005

Sacerdotessa
di ATON
Thiatj

- ḥtm mr r ry.t '3.t
wts rn n ՚ḫ n itn,
S3t n m3't -
24/04/2007 21:57
 
Quota

Cara Roberta, purtroppo quella parte rientra fra quelle che non ho più seguito. In merito allo Zed, posso comunque dirti qualcosa, un po' da conoscenza storica e un po' basato su quanto ricordo del testo commentato a Voyager.
Innanzitutto esso è assimilato alla colonna vertebrale di Osiride, ma come si giunse a questo è poco chiaro. Da qui l'accostamento dello Zed alle costole a cui ti riferisci. Se non erro, lo Zed viene rappresentato con 4 piani di norma, quattro costole insomma, per usare termine a tema.

Per contro Pincherle, ospite di Giacobbo, nel suo libro ("Lo Zed") afferma che esistano Zed a 3, 4 e 5 piani (confesso: non ho appurato) e che questi piani abbiano significati messianici ben precisi. Nello specifico il quinto indica l'avvento sulla terra di Gesù, il quarto quello di Osiride e il terzo quello di Krisna. I riferimenti più antichi sarebbero andati perduti.

Da qualche parte devo aver letto che in realtà questo simbolo è più antico rispetto alla divinità a cui è assimilato. Probabilmente infatti si tratta dell'insegna di una tribù arcaica, antecedente all'epoca dinastica e predinastica tarda. Da alcuni è considerato un feticcio apparso nel Neolitico e raffigurante il potere del grano. Fu, probabilemente, proprio l'accostamento al grano che a seguire lo associò ad Osiride, divinità strettamente correlata all'agricoltura e propriamente al suddetto.
Si dice (e qui riprendo il tema della trasmissione di ieri sera) che all'interno della piramide di Cheope, proprio al centro, sia stato innalzato uno Zed, come simbolo di rinascita a tutela del sovrano che qui fu inumato (la teoria di Pincherle è che questi all'origine si trovasse sulla Piramide a gradoni di Saqqara, successivamente spostato).
Lo stesso simbolo, infatti era utilizzato durante la festa Sed, ossia la festa di rigenerazione che il sovrano compiva dopo il primo trentennio di regno. Simbolicamente (o forse, in taluni casi realmente) il Re doveva sollevare uno zed per mezzo di una fune per mostrare a tutti la sua possanza fisica e come augurio di vita eterna.

In altre occasioni si afferma che lo Zed rappresenti l'albero in cui Osiride si trasformò (trasformazione, si torna al concetto di nuova vita dopo la morte), quando fu ucciso da Seth. Albero, mi pare un sicomoro, che Iside individuò durante la sua disperata ricerca dello sposo, raccontata nel mito egizio.
OFFLINE
Post: 774
Post: 709
Registrato il: 26/10/2006

EgiTToPhiLo/a
Artista del Re
Colui che divenne Re
per onestà
25/04/2007 18:31
 
Quota

La puntata in questione mi ha incuriosito e ho fatto una piccola ricerca circa il sarcofago.

Quanto ripotato è ricavato dal sito: http:/digilander.libero.it/ombradeglidei/sarcofagi.htm lascio libera valutazione dei dati richiamando la vostra attenzione sulle note bibliografiche e all'autore delle stesse.

antico.egitto
Le Ricerche fine paginaI sarcofagi
Gli antichi Egizi il sarcofago era soliti definire il sarcofago col termine "signore della vita". Essi, infatti, attribuivano al sarcofago la capacità di conservare il corpo per garantirgli il passaggio nell'aldilà. La religione egizia, credeva che il ka (lo spirito) avesse bisogno del corpo per sopravvivere dopo la morte.
La nascita dei primi sarcofagi risale al Neolitico e si svilupperà per tutto il corso della millenaria esistenza della civiltà egizia.
I primi sarcofagi sono dunque da attribuirsi al periodo neolitico dove il cadavere veniva sepolto nella sabbia avvolto da pelli o tessuti. Le fosse che ospitavano il corpo, già posizionate a occidente, erano di forma circolare o ovale così come la forma alle abitazioni e questa caratteristica rimarrà costante durante l'evoluzione delle tecniche di sepoltura. Poichè non esisteva ancora un modello di società organizzata, tutte le persone godevano della stessa tecnica di sepoltura.
Tra Basso e Alto Egitto esistevano alcune differenze significative: nel Basso Egitto il defunto veniva seppellito all'interno del villaggio in posizioni varie, mentre nell'Alto Egitto la sepoltura aveva luogo al di fuori dei centri abitati e il corpo veniva perlopiù posizionato con il capo rivolto a sud ed il volto verso occidente. Verso la fine del Neolitico, a Deyr Tasa, compare una prima forma di sarcofago che consiste in una specie di "paniere" rettangolare fatto di bastoni e coperto da una stuoia. Al suo interno giaceva il cadavere, rannicchiato su sè stesso e coricato su un fianco, avvolto da tele e pelli il cui capo era, a volte, posato su un cuscino di paglia o pelli ripiegate.
Mentre nell'Eneolitico o età Badariana (dalla città di Badari) si assiste ad un consolidamento di questo tipo di sepolture, nel periodo denominato Naqada I avvengono alcuni cambiamenti. La trasformazione dei villaggi in città e le prime forme di organizzazione sociale tra gli abitanti danno luogo a differenze a seconda che si tratti di un capo o di un semplice abitante. Per cominciare la forma diventa rettangolare seguendo il medesimo sviluppo della forma delle abitazioni e poi la sepoltura viene realizzata in maniera più solida, ossia viene rivestita con argilla o mattoni cotti al sole e, più avanti, con legno. Se la sepoltura riguarda un appartenente al popolo non vi sono grandi progressi artistici rispetto alle tombe dell'Eneolitico, mentre se si tratta di un capo la tomba si evolve in dimensioni e bellezza.
I primi esemplari di sarcofagi vengono realizzati in argilla e in legno verso il 4000 a.C. I sarcofagi in legno sono più rari a causa della scarsa quantità di alberi, mentre quelli in argilla sostituiscono a poco a poco l'uso delle stuoie e delle ceste che, sebbene ancora in voga nel protodinastico, pare fossero riservate solo alle persone meno abbienti. Tra la cultura amraziana (Alto Egitto) e quella gerzeana (Basso Egitto) vi sono notevoli differenze che fanno pensare ad una influenza asiatica nel Basso Egitto, probabilmente dovuta ai già intensi contatti commerciali.
Durante le prime due dinastie non si segnalano rilevanti progressi: il corpo del defunto viene sempre sepolto rannicchiato e posizionato prevalentemente coricato sul fianco sinistro con la testa a sud ed il volto verso ovest.
Solo verso la fine della III dinastia, e più concretamente con la IV dinastia, il corpo assume una posizione definita all'interno del sarcofago e cioè coricato sul fianco sinistro con la testa indirizzata verso il nord e il volto rivolto a est. Tale disposizione sembra sia dovuta alla crescente diffusione del culto solare. In questo stesso periodo hanno inizio i primi tentativi di mummificazione.
Le prime operazioni di asportazione dei visceri sono certificate nella tomba di Hetepheres I, madre di Cheope, ma pare siano già entrate in uso in precedenza, ad appannaggio solo della famiglia reale. L'asportazione dei visceri ha originato la posizione distesa del corpo e, quindi, la forma rettangolare del sarcofago anche se lo stesso Reisner, autore di questo studi, non ha escluso che fosse già praticata durante la I dinastia.
Il materiale con cui esso viene realizzato varia a seconda della facoltà del defunto. Nel caso della famiglia reale viene utilizzata la pietra, il legno e l'argilla vengono adoperati per persone comunque agiate, mentre il popolo viene ancora sepolto nei cesti.
Il legno utilizzato per i sarcofagi è di varia natura: acacia, palma di datteri, fico sicomoro, tamarisco, carrubo, palma dum, persea, giuggiolo e salice. Dalle regioni a sud (Punt) proveniva l'ebano che veniva impiegato per i lavori più raffinati. Dalla costa siro-palestinese e dai monti del Libano venivano importati i legni d'abete, bosso, cedro, cipresso, ginepro, olmo, pino, quercia e tasso.
La pietra, che è entrata in uso probabilmente solo a partire dalla III dinastia, si differenzia in granito, alabastro, calcare e basalto. Pare che i faraoni delle dinastie tinite siano stati sepolti in sarcofagi di legno, mentre il primo sarcofago in pietra fu quello fatto per Zoser. La pietra, come dimostrano gli studi effettuati da Petrie, venivano lavorati con seghe, trapani, martelli e scalpelli.
A partire dalla IV dinastia i sarcofagi vengono decorati. Le prime iscrizioni sono da datarsi al periodo di Cheope, mentre i sarcofagi reali vengono iscritti solo dalla VI dinastia. L'iscrizione del nome del faraone viene incluso all'interno di altre decorazioni. Un'eccezione viene fornita dal sarcofago di Dedefra che, al centro, riporta una schematica iscrizione riportante il nome del faraone.
I sarcofagi reali mantennero la forma rettangolare sino al Medio Regno dove furono realizzati con forme antropoidi.
Nel Nuovo Regno i sarcofagi in pietra destinati al faraone assunsero la forma del cartiglio.
Durante l'età ramesside (XIX e XX dinastia) il sarcofago ligneo veniva dipinto con colori vivaci su sfondo giallo. La decorazione esterna e interna si arricchì notevolmente a partire dalla XXI dinastia, quando le iscrizioni geroglifiche vennero rimpiazzate dalle numerose scene raffiguranti riti funerari e cerimonie religiose.
Dalla XXVI dinastia e per tutto il Periodo Tardo i sarcofagi antropoidi in legno divennero sempre più massicci, decorati con iscrizioni geroglifiche intervallate da piccole scene figurate.
Il termine "sarcofago" deriva dal greco "sarcophàgos" che, letteralmente significa "mangiatore di carne".

Sarcofago di Cheope
materiale: granito rosso
misure: 2.276*0.978*1.051 (esterno), 1.983*0.681*0.874 (interno), 0.144 (spessore cassa), 0.175 (spessore fondo)
descrizione: cassa rettangolare liscia. Lavorazione scarsamente accurata che mostra ancora i tagli della sega e tracce del trapano tubolare usato per svuotare la cassa. Manca il coperchio. Il bordo superiore della cassa presenta tagli per l'incastro del coperchio. Petrie trovò un grande ciottolo di selce sotto il lato sud del sarcofago.
stato di conservazione: cattivo. L'angolo sud-est ha una grande frattura che giunge sino a metà dell'altezza.
BIBLIOGRAFIA
I sarcofagi egizi dalle origini alla fine dell'Antico Regno Anna Maria Donadoni Roveri
inizio paginaintroduzioneAltri argomenti: religione, mummie, valle dei re, faraoni

Che aggiungere?????????

Ciao, BATA [SM=x822715]


Vota:
Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 2 | Pagina successiva
Nuova Discussione
 | 
Rispondi

Feed | Forum | Bacheca | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 07:25. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com

Discussioni Recenti






ATTENZIONE!
Tutto quello che viene pubblicato nei forum di Freeforumzone S.n.c. e' sotto il nostro copyright e non puo' essere ridistribuito senza autorizzazione dell'Autore del messaggio e dell'Amministratore.
Tutti i contenuti (codice di programmazione, grafiche, testi, tabelle, immagini, e ogni altra informazione disponibile in qualunque forma) sono protetti ai sensi della normativa Italiana ed Europea in materia di opere dell'ingegno.
Ogni prodotto o Societa' menzionati sono marchi dei rispettivi proprietari o titolari e possono essere protetti da brevetti e/o copyright concessi o registrati presso le autorita' preposte.




Portale Chi Siamo Archeologando Articoli Forum WiKiHiero


Qualità e pertinenza certificata da


Dedico EgiTToPhiLìa a colui che ha saputo insegnarmi che cos'è l'umiltà, senza parole, ma coi gesti e con l'esempio quotidiano.
Un'altra delle ragioni per cui l'ho amato, e lo amo, più di chiunque altro. Oggi ch'egli vive ancora, e per sempre, dentro il mio cuore, dedico EgiTToPhiLìa a...
... mio padre.

© Egittophilìa, 2005 - 2016. All rights reserved.