è come se nel 1800 un archeologo inglese avesse ritrovato qualcosa di unico appertunata a Roma e noi che siamo figli di quel popolo non possiamo ammirarla perchè è in qualche lontano paese che non centra nulla con la gloria di Roma e con noi che siamo i figli di quella potenza!
Il paragone che fai regge fino a un certo punto e ti spiego perchè, secondo il mio punto di vista:
nulla da dire a riguardo dell'amore e della passione che Hawass mette nel suo lavoro. E' evidente che ami l'antico Egitto e che si ritenga un discendente di quell'antica civiltà. Ciò che condanno è l'eccessiva chiusura, volta a monopolizzare ricerche e scoperte, e questo credo risulti innegabile.
Leggo che tra le tue preferenze citi Reeves. Proprio Reeves e il suo lavoro, reso vano, nella Valle, sono l'esempio di quell'atteggiamento di Hawass che risulta difficile non condannare.
Ma parliamo del popolo egiziano, in generale.
Onestamente, nelle occasioni che ho avuto di vivere l'Egitto, visitandone siti e Musei mi è capitato assai raramente di incontrare gente del posto in visita come me, ma la loro presenza era, semmai, esclusivamente limitata a ragioni professionali.
Aldilà del fatto che anche io propendo per affermare che molti reperti dovrebbero restare nelle loro zone di origine, quindi, vorrei sottolineare che forse gli errori a cui ti riferisci come passati, non lo sono del tutto e ancora oggi prevale, tra la maggiorananza degli egiziani, non un sentimento verso chi ha fatto del loro Paese un luogo unico e meraviglioso, bensì un interesse materiale che trasforma il tutto in un mezzo per fare soldi.
Detto questo, voglio chiaramente sottolineare che non sminuisco il lavoro degli studiosi autoctoni, che, fortunatamente, esistono e per l'Egitto antico stanno facendo tutto quanto in loro potere.
Ora una postilla,
in via preventiva, rivolta a tutti i partecipanti:
in qualità di Admin del Forum, vorrei pregare di mantenere toni tranquilli e cordiali. Anche quando ci sentiamo di confutare o di non condividere quelli che sono i giudizi altrui, facciamolo con il dovuto rispetto, che, indipendentemente dal fatto che ciò che si legge ci piaccia o meno, ha la priorità.
Liberissimi quindi di esprimere i propri pensieri e di non condividere quelli altrui, ma vi prego di adottare modi consoni, nel farlo presente.
[Modificato da -Kiya- 15/02/2009 12:50]