Re: la maledizione di tutankhamon..
tidusvalle, 02/02/2011 0.15:
salve ragazzi, mi sono iscritto a questo forum in quanto ho veramente bisogno di voi, sono davvero appassionato dall'egitto e dal mistero riguardante tutankhamon..e alla sua maledizione...e stavo pensando a un tatuaggio, con scritta la maledizione del giovane faraone..."la morte colpirà con le sue ali chiunque disturberà il sonno del faraone"..solo che non la trovo scritta con i geroglifici...sapete dirmi dove posso trovarla..?! grazie mille..
...mi spiace deluderti, ma quella frase
NON esiste nella tomba di Tut e, che io sappia, non esiste in alcuna tomba.
Sulla
"maledizione" posso indirizzarti a questa voce di
Wikipedia Italia che tratta l'argomento in maneira decisamente meno "misterica" e forse più "storica":
la Maledizione di Tutankhamon.
Sostanzialmente, tutto il mistero e le dicerie di una maledizione
nacquero per motivi "pratici".
Come di certo saprai, la tomba venne scoperta nel
1922 (ma per lo svuotamento furono necessari, con alterne vicende, circa 10 anni).
Lord Carnarvon, sponsor della missione di scavo, ritenne opportuno
(forse anche per rientrare delle considerevoli spese sostenute in oltre 7 anni di scavi quasi infruttuosi) dare
l'esclusiva della scoperta ad un giornale americano lasciando fuori, di fatto
TUTTI gli altri cronisti e lostesso Governo egiziano che poteva avere notizie solo...acquistando quel giornale!
Ovvio che nascessero non solo gelosie giornalistiche, ma anche, e specialmente, vere e proprie situazioni di imbarazzo per i cronisti che vennero inviati sul posto
(e con quali spese, visto che siamo negli anni '20 del '900, è facile immaginare) dai rispettivi giornali e che dovevano pur produrre qualcosa per i loro lettori e per gli editori che pagavano profumatamente; ma
quel qualcosa era sempre di seconda mano poichè il giornale monopolista arrivava sempre, ovviamente, in congruo anticipo e gli altri potevano scrivere solo
"copiando" gli articoli del primo.
Ecco che quei cronisti, anche
per giustificare con i loro editori le spese e gli stipendi "faraonici", talvolta per anni interi, si videro spesso
costretti ad inventare l'inventabile.
Tra questi c'era anche un giornalista che di certo sarebbe diventato più famoso come scrittore:
Arthur Conan Doyle, il
"padre" di
Sherlock Holmes.
Proprio a costui, pare si debba la famosa frase che, ripeto
NON è mai esistita nella tomba di Tutankhamon, ne' che io sappia, in alcuna altra tomba, Reale o meno.
Lo so di aver forse fatto crollare un mito, ma
questa è la realtà dei fatti e se sei un vero appassionato, direi che è giusto tu sappia la
"cruda verità".
Posso suggerirti perciò di lasciar perdere il tatuaggio con una inesistente frase e puntare, se proprio ritieni di doverlo fare, al solo cartiglio del Re Fanciullo?
[Modificato da Hotepibre 02/02/2011 00:52]